LAVORO: 150 DIPENDENTI KARNAK SI PRESENTANO AL COMANDO GDF DI RIMINI PER CAPIRE STATO AZIENDA - FISCO: KARNAK; CONDANNE PER DIRIGENTI AZIENDA SAMMARINESE
domenica 01 maggio 2011
LAVORO: DIPENDENTI KARNAK DA GDF PER CAPIRE STATO AZIENDA
(ANSA) - SAN MARINO, 21 APR - I dipendenti della Karnak,
almeno 150 persone, si sono presentati questa mattina davanti al
Comando provinciale della Guardia di Finanza di Rimini per
chiedere spiegazioni su cio' che sta accadendo all'azienda
sammarinese, oggetto di attenzione particolare da parte della
magistratura riminese e di quella bresciana.
La Karnak e' infatti al centro di un procedimento penale,
davanti al Tribunale di Rimini, per estero vestizione e di
un'inchiesta da parte della Guardia di Finanza di Desenzano del
Garda e dalla Procura di Brescia per evasione fiscale a carico
di 812 venditori italiani, tutti appartenenti all'agente
monomandatario Inter.Co e dipinti come indebitamente
''invisibili'' al Fisco.
I dipendenti che oggi si sono riuniti davanti ai cancelli
delle Guardie Gialle si sono detti preoccupati per il futuro
dell'azienda e del loro posto di lavoro. Una delegazione e'
stata quindi ricevuta in comando dal colonnello, Gianfranco
Lucignano, che ha spiegato i meccanismi legislativi che hanno
prodotto gli accertamenti sui dirigenti della Karnak da una
parte, e sugli agenti commerciali dall'altra.
L'inchiesta per estero vestizione, condotta nel 2006 dalla
Guardia di Finanza di Rimini, ha prodotto un processo penale a
carico di otto dirigenti dell'azienda per evasione fiscale. Il
15 marzo la pubblica accusa, secondo la quale la Karnak avrebbe
dovuto versare le tasse in Italia mercato di riferimento dell'
azienda e non a San Marino dove ha sede legale, aveva chiesto
per gli imputati due anni. L'udienza e' stata poi aggiornata al
29 aprile per la sentenza. (ANSA).
FISCO: KARNAK; CONDANNE PER DIRIGENTI AZIENDA SAMMARINESE
EVASIONE CON ESTEROVESTIZIONE E OMESSA DICHIARAZIONE REDDITI
(ANSA) - RIMINI, 29 APR - I titolari e dirigenti della
Karnak, azienda sammarinese leader nelle forniture di carta e
materiale d'ufficio, sono stati condannati a un anno e otto mesi
di reclusione in Tribunale a Rimini, davanti al giudice
monocratico e con rito abbreviato, per evasione fiscale
attraverso la presunta estero vestizione e omessa dichiarazione
dei redditi relativi agli anni 2002, 2003 e 2004. Sono stati
dichiarati prescritti gli addebiti relativi agli anni 2000 e
2001. La sentenza e' arrivata nel pomeriggio. Il collegio
difensivo della famiglia Bianchini, fondatrice dell'azienda,
aveva chiesto l'assoluzione con formula piena, a fronte della
richiesta di due anni per gli otto dirigenti formulata il 15
marzo dal Pm.
La sentenza di primo grado, emessa dal giudice Silvia
Corinaldesi, si basa sul presupposto che l'azienda sammarinese,
che nel giugno 2010 ha aperto due societa' in Italia del gruppo,
la Karnak Italia srl e BI/Holding Italia proprio per evitare
nuovi problemi legati al decreto incentivi e black list, deve
pagare le tasse in Italia dove opera con una stabile
organizzazione. Tesi opposta per la difesa che ha tentato di far
valere il principio Ocse, secondo cui un'azienda paga le imposte
la' dove risiede; per la Karnak e' San Marino.
''Sono sorpreso dalla sentenza di oggi, che contrasta quella
della Commissione Tributaria di Rimini del 2008. In quel caso,
mi preme sottolinearlo, Karnak era stata assolta da tutte le
accuse'', ha commentato a caldo di Marco Bianchini, presidente
del Gruppo BIHolding, condannato come Maurizio e Simona
Bianchini, Giuseppe Tedoldi, Marino Angelini e Marco Campidelli.
Assolti per non aver commesso il fatto, invece, Giovanni Pierani
e Gilberto Fantini. Tra 90 giorni verranno depositate le
motivazioni della sentenza, ma e' stata gia' espressa la
possibilita' di fare ricorso in appello. Per le vicende
giudiziarie della Karnak, almeno 150 dipendenti dell'azienda
sammarinese giovedi' scorso si erano presentati davanti al
Comando provinciale della Guardia di Finanza di Rimini per
chiedere spiegazioni sul procedimento penale di Rimini, ma anche
di quello di cui si occupa la Procura di Brescia per evasione
fiscale a carico di 812 rappresentati Karnak italiani, tutti
appartenenti all'agente monomandatario Inter.Co e dipinti come
indebitamente 'invisibili' al Fisco. (ANSA).