FISCO: MAPPA RISCOSSIONI; MAGGIOR AUMENTO SARDEGNA. RISCOSSIONI EQUITALIA AL TOP IN LOMBARDIA E LAZIO - P.A:ADDIO CONCERTAZIONE,PER SINDACATI SOLO MERA INFORMAZIONE. DENUNCIA CGIL, BRUNETTA VUOLE DECIDERE TUTTO DA SOLO
lunedì 23 maggio 2011
FISCO:CGIA,RISCOSSIONI EQUITALIA AL TOP IN LOMBARDIA E LAZIO
(ANSA) - ROMA, 21 MAG - E' la Lombardia la regione italiana
piu' ''vessata'' da Equitalia. Nel 2010 il gettito da
riscossione coattiva (a seguito di espropri, sequestri
conservativi, ipoteche, ganasce fiscali) ha raggiunto nella
regione Lombardia un importo pari 1,881 mld di euro. E' quanto
emerge da uno studio della Cgia di Mestre, che sottolinea come
risultato sia condizionato dal fatto che la Lombardia e' la
prima Regione d'Italia per numero di abitanti e per numero di
contribuenti, oltre ad avere un reddito medio tra i piu' elevati
del Paese. Al secondo posto troviamo il Lazio ed al terzo la
Campania. Tra il 2009 ed il 2010, invece, gli incrementi
percentuali di crescita piu' elevati si sono registrati in
Sardegna (+25,7%), in Molise (+25,1%) ed in Puglia
(+19,4%).(ANSA).
FISCO: LAZIO E LOMBARDIA I PIU' 'VESSATI' DA EQUITALIA
CGIA, LE DUE REGIONI PAGANO PER RISCOSSIONE COATTIVA 3 MLD
(ANSA) - VENEZIA, 21 MAG - E' la Lombardia la regione
italiana piu' ''vessata'' da Equitalia. La denuncia arriva dalla
Cgia di Mestre che ha analizzato l'attivita' di riscossione a
livello territoriale eseguita da Equitalia.
Nel 2010, infatti, il gettito da riscossione coattiva (a
seguito di espropri, sequestri conservativi, ipoteche, ganasce
fiscali) ha raggiunto nella regione Lombardia un importo pari
1,881 mld di euro. Chiaramente, sottolineano gli artigiani
mestrini, questo risultato e' condizionato dal fatto che la
Lombardia e' la prima Regione d'Italia per numero di abitanti e
per numero di contribuenti, oltre ad avere un reddito medio tra
i piu' elevati del Paese. Al secondo posto troviamo il Lazio,
con un gettito di 1,246 mld di euro ed al terzo la Campania,
con 868,9 milioni di euro. Tra il 2009 ed il 2010, invece, gli
incrementi percentuali di crescita piu' elevati si sono
registrati in Sardegna (+25,7%), in Molise (+25,1%) ed in Puglia
(+19,4%).
''La cosa paradossale - sottolinea Giuseppe Bortolussi
segretario della Cgia di Mestre - e' che lo Stato e' diventato
in questi ultimi anni sempre piu' efficiente, severo ed
inflessibile quando deve recuperare le sue spettanze, ma e' il
peggiore pagatore d'Europa quando deve liquidare i propri
fornitori. Appare evidente che in tutto questo c'e' qualcosa che
non va''. Infatti, sottolineano dalla Cgia di Mestre, il ritardo
medio con cui la Pubblica amministrazione italiana paga i propri
fornitori e' di 86 giorni, contro i 22 giorni di ritardo
dall'Amministrazione statale francese, i 19 giorni di quella
inglese e gli 11 giorni di quella tedesca.
''Le vibranti proteste sollevate in questi giorni da molti
contribuenti - conclude Bortolussi - ci fanno capire che il tema
della riscossione e' molto delicato, in quanto si tratta di
coniugare le esigenze dell'Amministrazione Finanziaria a far
rispettare le disposizioni tributarie, con il diritto del
contribuente di non vedersi aggredito con misure particolarmente
invasive. Per questo l'espropriazione, il sequestro
conservativo, l'iscrizione di ipoteca, il fermo del veicolo sono
misure necessarie, ma devono essere utilizzate con cautela
valutando la necessita' e la proporzionalita' con le somme non
versate. Per questo e' necessario mettere mano alla legge per
eliminare tutte quelle anomalie che, purtroppo, sono emerse in
maniera molto evidente in queste ultime settimane''.(ANSA).
FISCO: MAPPA RISCOSSIONI; MAGGIOR AUMENTO SARDEGNA
IN TESTA A CLASSIFICA LOMBARDIA E LAZIO
(ANSA) - ROMA, 21 MAG - Ecco la 'classifica' delle regioni
italiane in rapporto ai pagamenti, per ''riscossione coattiva'',
dovuti e incassati da Equitalia. In testa Lombardia e Lazio ma
la regione nella quale si e' avuto il maggio aumento in termini
percentuali e' la Sardegna.
GETTITO DA RISCOSSIONE COATTIVA
(milioni di euro)
==========================================
2010 2009 diff.%
2009/2010
----------------------------
Lombardia 1881,6 1604,7 +17,3
Lazio 1246,7 1112,0 +12,1
Campania 868,9 743,7 +16,8
Toscana 722,3 659,2 +9,6
Emilia R. 655,3 564,1 +16,2
Piemonte 628,9 563,1 +11,7
Veneto 582,4 497,7 +17,0
Puglia 544,0 455,5 +19,4
Calabria 289,3 248,4 +16,5
Liguria 256,4 221,3 +15,9
Sardegna 250,2 196,7 +27,2
Marche 194,3 172,7 +12,5
Abruzzo 190,1 185,4 +2,5
Friuli V.G. 173,4 146,1 +18,7
Umbria 132,9 116,1 +14,5
Trentino A.A. 102,7 109,3 -6,1
Basilicata 93,4 85,8 +8,9
Molise 46,9 37,5 +25,1
Valle d'A. 16,4 15,7 +4,4
-----------------------------------------
Tot. Italia 8.876,1 7.735,1 +14,8
Estrapolazione CGIA Mestre su dati Equitalia.
P.A:ADDIO CONCERTAZIONE,PER SINDACATI SOLO MERA INFORMAZIONE
DENUNCIA CGIL, BRUNETTA VUOLE DECIDERE TUTTO DA SOLO
(ANSA) - ROMA, 21 MAG - Addio alla concertazione con i
sindacati nella Pubblica Amministrazione: d'ora in avanti
bastera' la semplice informazione. Tutte le norme della riforma
Brunetta sono infatti ''immediatamente applicabili'' sin dalla
sua entrata in vigore (novembre 2009) comprese quelle sui poteri
delle amministrazioni pubbliche che ''sostituiscono alla vecchia
concertazione dei provvedimenti organizzatori la mera
informazione dei sindacati'': e' quanto si legge nello schema di
decreto ''correttivo'' e interpretativo della riforma Brunetta
presentato nei giorni scorsi al Senato. Il decreto - secondo
quanto denuncia la Cgil - stabilisce che sull'organizzazione
delle singole amministrazioni (orari, modalita' di lavoro ecc) e
su tutti gli aspetti del rapporto di lavoro regolati dalla
contrattazione nazionale e integrativa non sara' piu' necessario
coinvolgere le organizzazioni dei lavoratori ma bastera' solo
informarle.(ANSA).
P.A:ADDIO CONCERTAZIONE,PER SINDACATI SOLO MERA INFORMAZIONE (2)
(ANSA) - ROMA, 21 MAG - Il decreto correttivo si e' reso
necessario - secondo quanto si legge sulla relazione tecnico
normativa - a fronte dei disordini organizzativi nelle
amministrazioni pubbliche ''dovuti a divergenze interpretative
sui criteri di diritto intertemporale che hanno alimentato un
diffuso contenzioso e conflitti tra parti sociali e pubbliche
amministrazioni e tra pubbliche amministrazioni e personale
dalle stesse dipendente''.
''Il decreto - affermano il segretario confederale della Cgil
Nicola Nicolosi e il segretario della Fp-Cgil Rosanna Dettori -
ha l'unico obiettivo di bloccare le numerose sentenze della
magistratura contro la riforma e il suo attacco ai contratti
gia' firmati, tentando di annullare qualsiasi ruolo delle
organizzazioni sindacali nella contrattazione
dell'organizzazione del lavoro addirittura con 'effetto
retroattivo. E' un atto grave, illegittimo e assolutamente
lesivo dell'operato della magistratura, un atto contro tutti i
sindacati, anche quelli che hanno firmato accordi a perdere con
il ministro. La Cgil continuera' la sua battaglia contro il
blocco della contrattazione e assumera' - concludono Nicolosi e
Dettori - tutte le iniziative per contrastare questo ennesimo
provvedimento-danno''. Il decreto inoltre - denuncia ancora la
Cgil - ignora le richieste di correzione fatte da Regioni e enti
locali a difesa della loro autonomia, correzioni che avrebbero
dovuto essere normate entro due anni dall'entrata in vigore
della legge e quindi entro novembre 2011.(ANSA).
P.A.: STOP A CONCERTAZIONE, SINDACATI SOLO INFORMATI
CGIL DENUNCIA; BRUNETTA, SI RASSEGNI, BASTA CONDIZIONAMENTI
(ANSA) - ROMA, 21 MAG - Addio alla concertazione con i
sindacati nella Pubblica Amministrazione: d'ora in avanti
bastera' la semplice informazione. La denuncia arriva dalla
Cgil, che impugna il decreto correttivo e interpretativo della
riforma Brunetta, presentato nei giorni scorsi al Senato, per
sottolineare come tutte le norme della riforma siano
''immediatamente applicabili'' sin dalla sua entrata in vigore
(novembre 2009) comprese quelle sui poteri delle amministrazioni
pubbliche che ''sostituiscono alla vecchia concertazione dei
provvedimenti organizzatori la mera informazione dei
sindacati''.
Nei fatti, quindi, il decreto - secondo quanto denuncia la
Cgil - stabilisce che sull'organizzazione delle singole
amministrazioni (orari, modalita' di lavoro ecc) e su tutti gli
aspetti del rapporto di lavoro regolati dalla contrattazione
nazionale e integrativa non sara' piu' necessario coinvolgere le
organizzazioni dei lavoratori ma bastera' solo informarle.
Non tarda ad arrivare la risposta del ministro: ''la Cgil si
rassegni, datore di lavoro e sindacati torneranno a svolgere
ciascuno il suo ruolo, esattamente come succede in tutto il
mondo'', si legge in una nota, in cui il Ministero della
Pubblica amministrazione precisa che ''il decreto correttivo non
serve a contrastare alcuna sentenza, bensi' a sanare alcune
incertezze interpretative insorte nella giurisprudenza circa
l'entrata in vigore della norma, laddove alcune pronunce
(peraltro ancora solo in primo grado) hanno concluso per
l'immediata applicabilita' della disposizione, mentre altre
propendono per l'applicabilita' della stessa solo a partire
dalla nuova tornata contrattuale''.
La Cgil evidenzia infatti che il decreto correttivo si e'
reso necessario a fronte dei disordini organizzativi nelle
amministrazioni pubbliche ''dovuti a divergenze interpretative
sui criteri di diritto intertemporale che hanno alimentato un
diffuso contenzioso e conflitti tra parti sociali e pubbliche
amministrazioni e tra pubbliche amministrazioni e personale
dalle stesse dipendente''. Per questo motivo, il sindacato
ritiene che il testo abbia ''l'unico obiettivo di bloccare le
numerose sentenze della magistratura contro la riforma e il suo
attacco ai contratti gia' firmati, tentando di annullare
qualsiasi ruolo delle organizzazioni sindacali nella
contrattazione dell'organizzazione del lavoro addirittura con
'effetto retroattivo'. E' un atto grave, illegittimo,
assolutamente lesivo dell'operato della magistratura e contro
tutti i sindacati''. (ANSA).