SICUREZZA STRADALE: PARLAMENTO UE VOTA MULTE SENZA FRONTIERE
martedì 24 maggio 2011
SICUREZZA STRADALE: PARLAMENTO UE VOTA MULTE SENZA FRONTIERE
DOMANI L'IMPORTANTE PRONUNCIAMENTO DELLA COMMISSIONE TRASPORTI
(ANSA) - BRUXELLES, 23 MAG - Basta con gli sconti per gli
automobilisti che passano con il rosso, alzano il gomito o
spingono troppo sull'acceleratore appena entrano in un Paese
estero. E' quanto chiede la commissione Trasporti del Parlamento
europeo, che domani mattina votera' in seconda lettura una
proposta di risoluzione che mira a rendere possibili ''le multe
transfrontaliere''.
L'iniziativa si basa su un documento presentato dalla
Commissione europea che, dopo un primo passaggio all'
Europarlamento nel 2008, e' rimasto poi ancora fermo per due
anni in seno al Consiglio Ue. Nel dicembre 2010 i ministri hanno
trovato un accordo, modificando pero' sostanzialmente il testo e
sollevando alcune preoccupazioni da parte dei deputati.
In particolare, la relatrice del gruppo socialista Ines Ayala
Sender sottolinea l'importanza di garantire l'effettiva
applicazione della direttiva e la sicurezza dei dati degli
automobilisti trasmessi da un Paese all'altro. Un emendamento
chiede inoltre a Irlanda, Regno Unito e Danimarca di prendere
parte all'iniziativa, dato che durante i negoziati hanno
ottenuto la possibilita' di rimanerne fuori.
''Si tratta di una decisione che potrebbe ripercuotersi sul
trattamento equo e paritario dei cittadini europei, mantenendo
una sensazione di impunita''', si legge nelle motivazioni della
risoluzione.
Le nuove norme comprendono le infrazioni connesse all'eccesso
di velocita', alla guida in stato di ebbrezza, al mancato uso
della cintura di sicurezza e al passaggio con semaforo rosso.
Il Consiglio Ue ha anche proposto di comprendere la guida
sotto l'influsso di sostanze stupefacenti, il mancato uso del
casco, l'utilizzo della corsia di emergenza e l'uso di un
cellulare durante la guida. Su queste ultime infrazioni,
tuttavia, sono necessari ulteriori chiarimenti, dato che
esistono divergenze sulle norme in vigore negli Stati membri.
(ANSA).