TRASFERIMENTI GDF, QUALCOSA NON FUNZIONA: NEL PIANO D'IMPIEGO CENTRALIZZATO ANCHE QUEST'ANNO ACCOLTO SOLO L'8% DELLE DOMANDE - Francesco Zavattolo e Filippo Lo Presti
La procedura centralizzata dei trasferimenti a domanda del personale della Guardia di Finanza, quest’anno si è chiusa con un 91,73% di richieste non accolte: dato pressochà © invariato rispetto al 2010. Nonostante il totale dei finanzieri contingente ordinario non trasferiti (4936) rappresenti “solo” l’8% circa della forza organica complessiva del Corpo, rimane il fatto che ogni anno più o meno 5000 finanzieri (e rispettivi famigliari) sono delusi e sconfortati da un sistema che impedisce loro di poter prestare servizio nella sede desiderata (garantendo, probabilmente, anche un maggior profitto per la stessa Amministrazione).
CONTINGENTE ORDINARIO | 2010 | 2011 | ||
ISPETTORI | ||||
DOMANDE PRESENTATE | 1904 | 1861 | ||
DOMANDE ACCOLTE | 139 | 7,30% | 218 | 11,71% |
DOMANDE RESPINTE | 1765 | 92,70% | 1643 | 88,29% |
SOVRINTENDENTI | ||||
DOMANDE PRESENTATE | 293 | 199 | ||
DOMANDE ACCOLTE | 146 | 49,83% | 86 | 43,22% |
DOMANDE RESPINTE | 147 | 50,17% | 113 | 56,78% |
APPUNTATI E FINANZIERI | ||||
DOMANDE PRESENTATE | 3493 | 3322 | ||
DOMANDE ACCOLTE | 181 | 5,18% | 141 | 4,24% |
DOMANDE RESPINTE | 3312 | 94,82% | 3181 | 95,76% |
TOTALE | ||||
DOMANDE PRESENTATE | 5690 | 5381 | ||
DOMANDE ACCOLTE | 466 | 8,19% | 445 | 8,27% |
DOMANDE RESPINTE | 5224 | 91,81% | 4936 | 91,73% |
Dal prospetto sopra riportato ci sono due dati su cui discutere:
a) l’accettabile situazione del ruolo sovrintendenti che con un 43% circa di domande accolte va esattamente in controtendenza rispetto alla categoria Appuntati e Finanzieri, e al ruolo Ispettori;
b) l’elevato numero di domande non accolte.
Per quanto riguarda il fatto che i Sovrintendenti hanno maggiori changes di vedere accolta la propria domanda di trasferimento, questo è da ricercare anche nel fatto che probabilmente, per un fattore strutturale del ruolo stesso, i sovrintendenti hanno una percentuale maggiore (rispetto a Finanzieri e Ispettori) di militari che ogni anno vengono posti in quiescenza, e quindi si creano automaticamente delle vacanze organiche nei Comandi interessati.
Per quanto concerne il secondo punto, ovvero l'elevata percentuale di domande di mobilità  non accolte, le (con)cause andrebbero individuate sia nella perenne congestione organica dei Reparti richiesti, e sia nella necessità  dell’Amministrazione di evitare lo svuotamento di quelle articolazioni, già  sotto organico, da cui provengono la maggior parte delle richieste di trasferimento.
Sciogliere la matassa non sarà  semplice, ma per far aumentare la percentuale di accoglimento delle istanze (o disincentivarne la richiesta) si potrebbe partire da due punti:
1. Adeguare gli organici alle esigenze reali dei Reparti;
2. Analizzare e studiare le motivazioni che spingono migliaia di finanzieri a chiedere la mobilità  , ed intervenire strutturalmente sulle cause che generano questo notevole bisogno migratorio.
Per quanto concerne il primo punto bisognerebbe considerare che la vita operativa di un Reparto va decisamente oltre la sua situazione organica. In un Comando territoriale ci possono essere finanzieri prossimi alla quiescenza, altri in convalescenza, altri, ancora, impegnati nella frequenza di corsi di formazione (ad esempio per l’avanzamento in carriera o per l’acquisizione di professionalità  tecnico-specialistiche) che a conclusione dell’iter formativo verranno necessariamente destinati ad altro impiego, e quasi sempre anche ad altro Reparto. Quindi, alla luce delle considerazioni qui edotte, andrebbe realizzato una sorta di organico (sicuramente aggiornato al 2011) dinamico che sia la risultante di diversi fattori in modo da poter effettuare, quantomeno, una valutazione complessiva delle effettive esigenze di un reparto.
Per quanto concerne il secondo punto riteniamo sia arrivato il momento di prendere in considerazione la possibilità  di istituire una sorta di “cabina di regia per la mobilità  ” (come fatto per il piano casa – di cui, purtroppo, non si sa ancora nulla – ahimè!) che focalizzi le principali problematiche territoriali-economico-ambientali connesse ai luoghi in cui sono presenti articolazioni della Guardia di Finanza. Crediamo infatti che, al di là  della semplice nostalgia del voler tornare a casa, alla base del “desiderio” di rientrare nella propria provincia di origine ci siano soprattutto problemi di natura economico-gestionale connesse alla vita familiare del personale. Pertanto un’attenta politica per la casa, e un’adeguata assistenza alla prima infanzia sono il punto di partenza per incentivare la permanenza in quelle zone del Paese dove l’elevato costo della vita mette a dura prova una delle professioni più delicate del pubblico impiego.
Stiamo ipotizzando una sorta di federalismo stipendiale? Beh! c’è modo, e modo, per proporlo: far risparmiare alla famiglia di un finanziere anche fino a mille euro al mese (tra mutuo o affitto, e asilo nido) potrebbe essere un privilegio contro cui pochi farebbero obiezioni, se come contropartita si richiedesse la permanenza in quelle zone della penisola ad elevata migrazione. Ma per il momento torniamo con i piedi per terra e aspettiamo con ansia la manovra di giugno da 46 miliardi di euro; anche perchà © per la speranza, purtroppo, c'è sempre tempo.
Francesco Zavattolo
Segretario nazionale Ficiesse
Filippo Lo Presti
Componente direttivo nazionale Ficiesse