PARROCO ARRESTATO:SPACCIATORE E FINANZIERE FORNITORI DROGA - FISCO: CGIA, STOP A SCONTRINI, SONO INUTILI. CON STUDI SETTORE ORMAI SUPERATI, IN 2001-2007 SOLO 20% SANZIONI
PARROCO ARRESTATO:SPACCIATORE E FINANZIERE FORNITORI DROGA
ARRESTATI IN STESSI GIORNI SACERDOTE DURANTE INDAGINE NAS MILANO
(di Francesco De Filippo)
(ANSA) - GENOVA, 28 MAG - Uno spacciatore e un militare della
Guardia di Finanza. Sono stati arrestati nei giorni scorsi
perche' fornitori di droga. Tra gli acquirenti anche un cliente
speciale, don Riccardo Seppia. I due sono stati fermati dai
carabinieri del Nas su esecuzione di provvedimenti emessi dal
Gip del tribunale di Milano. I militari che indagavano su un
giro illecito di anabolizzanti nelle palestre milanesi e di li'
su quello di cocaina in altri ambienti, hanno individuato i due
anche l'ex parroco. Le posizioni sono ovviamente diverse, i
due sarebbero stati fornitori abituali di don Seppia per quanto
riguarda la cocaina; questi la utilizzava per ''comprarsi''
prestazioni sessuali da minorenni. L'arresto dei due sarebbe
avvenuto nello stesso periodo in cui e' stato ammanettato anche
don Riccardo (il 14 maggio scorso).
La vicenda dell'ex parroco brucia ancora a Genova. Oggi l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, Angelo Bagnasco,
rientrando nella sua citta' e' tornato a parlare di pedofilia,
sottolineando che l'esortazione della Chiesa a denunciare i casi
di pedofilia nel clero "e' sempre stata fatta", e che presto non
sara' piu' soltanto un invito orale ma verra' sancito nelle
linee guida richieste dalla Congregazione a tutti gli Episcopati
nel mondo.
Don Seppia ieri e' stato interrogato nuovamente, nel carcere
di Marassi e ripetutamente avrebbe rigettato le accuse mossegli:
dalle dichiarazioni del ragazzo di origini egiziane che si
prostituiva, alla cessione di droga in cambio di sesso, dalle
frequentazioni alle foto e i video pornografici trovati nel
computer. ''Non sono mai stato a letto con quel ragazzo, la
droga l'ho data una volta sola a Emanuele Alfano. Quei siti
erano solo con gente adulta'', ha ribadito, assistito
dall'avvocato Paolo Bonanni. Ma intanto in carcere nei giorni
scorsi e' finito anche Emanuele Alfano, l'ex seminarista
accusato di induzione e favoreggiamento della prostituzione
minorile. In altre parole, sarebbe stato il procacciatore di
ragazzini per don Seppia. Le persone sentite dai carabinieri dei
Nas di Milano, coordinati dal pm Stefano Puppo della procura di
Genova, sono ragazzini. Tra di loro un quindicenne di origini
rom ma residente a Genova ''abbordato'' da Alfano, e che avrebbe
confermato: ''Si' ho avuto un rapporto con quell'uomo. Mi ha
dato 50 euro''. (ANSA).
FISCO: CGIA, STOP A SCONTRINI, SONO INUTILI
CON STUDI SETTORE ORMAI SUPERATI, IN 2001-2007 SOLO 20% SANZIONI
(ANSA) - ROMA, 28 MAG - Stop a scontrini e ricevute fiscali
per artigiani e commercianti. Sono inutili. Infatti, tra il 2001
ed il 2007, l'80% circa dei controlli eseguiti dalla guardia di
finanza sulla emissione di scontrini e ricevute fiscali ha dato
esito negativo. A dimostrazione che la maggior parte emette
regolarmente il titolo di acquisto.
La proposta arriva dal segretario degli artigiani della Cgia
di Mestre, Giuseppe Bortolussi, che spiega la ragione partendo
da una considerazione statistica: ''Baristi, fruttivendoli,
idraulici, autoriparatori, falegnami e commercianti nonostante
le campagne denigratorie che periodicamente subiscono li
emettono regolarmente. Solo il 20% circa di queste categorie e'
incorso nelle sanzioni comminate dalle fiamme gialle''.
La Cgia sottolinea ancora che nel 2008 e nel 2009, secondo le
statistiche estrapolate dai Rapporti annuali della guardia di
finanza, si conosce solo il numero assoluto dei controlli, che
hanno evidenziato dei rilievi positivi: dati pressoche' in linea
con quelli registrati negli anni precedenti. Per deduzione,
l'associazione degli artigiani ritiene che la positivita' sul
totale dei controlli non dovrebbe essersi discostata dal dato
medio registrato tra il 2001 ed il 2007 (cioe' attorno al 20%).
''Con gli studi di settore ormai a regime - prosegue
Bortolussi - la valenza fiscale di questi strumenti non ha piu'
senso, visto che i ricavi degli autonomi, e le conseguenti
imposte e contributi da versare allo Stato, sono stabiliti a
tavolino dall'amministrazione finanziaria''.
''Visto che in queste ultime settimane il ministro
dell'Economia Giulio Tremonti e' intervenuto opportunamente
contro l'oppressione fiscale a carico delle imprese - ricorda
Bortolussi - riteniamo sia il caso che si attivi anche per
l'abolizione di scontrini e ricevute''. Una proposta, ricorda il
segretario della Cgia, che era stata al centro di un accordo
fatto nel lontano 1996 tra il Governo di allora e le categorie
economiche degli artigiani, dei commercianti e dei piccoli
imprenditori. ''Intesa - conclude Bortolussi - che prevedeva il
superamento della valenza fiscale dello scontrino e della
ricevuta una volta che gli studi di settore fossero stati
introdotti e applicati a tutte le categorie. A distanza di 15
anni, e con gli studi ormai a regime - conclude - questo
impegno, purtroppo, non e' stato ancora mantenuto''. (ANSA).