IL FISCO VA A CACCIA DI SCATOLONI. NE SERVONO 615 MILA PER LA CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI (ItaliaOggi)
mercoledì 01 giugno 2011
ItaliaOggi – 28 maggio 2011
L'Agenzia delle entrate ricorre ai contenitori di cartone in attesa della riforma dei suoi archivi
IL FISCO VA A CACCIA DI SCATOLONI
NE SERVONO 615 MILA PER LA CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI
di Stefano Sansonetti
Digitalizzazione e dematerializzazione dei documenti. Due termini un po' ostici, ma da sempre pronunciati dal governo come obiettivi da raggiungere per una moderna pubblica amministrazione. Sarà  , ma anche se siamo nell'era di internet e dell'archiviazione informatica di qualsiasi file, dalle parti dell'Agenzia delle entrate stanno tornando utili i cari, vecchi scatoloni di cartone. Per fare cosa? Semplice, per conservare migliaia, forse milioni di documenti dell'Agenzia guidata da Attilio Befera. E così, qualche tempo fa, il direttore vicario dell'ente, Marco Di Capua, ha apposto la sua firma in calce a un bando di gara che ha il seguente oggetto: «fornitura e consegna di scatole di cartone a uso archivio per l'Agenzia delle entrate». La commessa, tra l'altro, dovrebbe essere ormai prossima all'aggiudicazione, se il termine per la presentazione delle offerte era fissato dai documenti di gara al 18 aprile scorso. Dalle carte, ad ogni modo, emerge il numero monstre di 615 mila contenitori che potranno essere ordinati dall'avamposto del Fisco nella lotta all'evasione. Cifra davvero consistente, che spinge a chiedersi perchà © la struttura di Befera e Di Capua abbia pensato di ricorrere a tutti questi contenitori per conservare un'incredibile mole di documenti. Una risposta viene fornita dal capitolato tecnico, in un passaggio in cui si legge che «l'Agenzia delle entrate, nell'ambito del progetto di riorganizzazione del proprio sistema archivistico nazionale, ha la necessità  di provvedere all'acquisizione di circa 615 mila contenitori standard per la conservazione della propria documentazione». Insomma, pare proprio di capire che in attesa di questa più generale riorganizzazione, sia necessario «piazzare» momentaneamente le carte negli scatoloni. Il che, effettivamente, rimanda un po' all'immagine di una pubblica amministrazione di qualche decennio fa. Impressionante lo scrupolo con cui l'Agenzia elenca le caratteristiche delle scatole. Che dovranno, tra le altre cose, essere prodotte da materia seconda, ossia da attività  da riciclo, essere del tipo «pop up», avere dimensioni pari a cm 47x38x30, essere dotate di maniglie sul lato corto, avere un fondo capace di sostenere un peso fino a un massimo di 20 kg, essere resistenti all'umidità  , essere prive di scritte identificative o colori particolari. L'importo unitario a base d'asta è stato indicato in 0,85 euro per ciascuno scatolone, per un importo massimale dell'appalto che di conseguenza può raggiungere i 522.750 euro. Con la società  aggiudicataria verrà  poi stipulato un contratto biennale, eventualmente prorogabile per ulteriori due annualità  .