DIFESA: DA GOVERNO NO A SOLDATESSE IN MATERNITA' - POLIZIA PENITENZIARIA: SAPPE, NO PROROGA DIRIGENTI PENSIONANDI - SICUREZZA: ROUTINE STRESSA FORZE SPECIALI - TORINO-LIONE: MARONI, NON SARA' IMPEGNATO ESERCITO

giovedì 09 giugno 2011


DIFESA: NEGRI (PD), DA GOVERNO NO A SOLDATESSE IN MATERNITA'
(ANSA) - ROMA, 8 GIU - ''Il governo ieri nella Commissione
Difesa del Senato, si e' espresso a sfavore del disegno di legge
che estende anche al personale militare le norme a sostegno
della maternita' e della paternita' gia' previste per tutti i
dipendenti pubblici''. Lo riferisce la senatrice del Pd Magda
Negri, prima firmataria della proposta di legge spiegando che si
tratta di una disposizione che ''consentirebbe ai militari
l'assegnazione temporanea del genitore con figli di eta'
inferiore ai tre anni, ad una sede di servizio ubicata nella
stessa provincia o regione nella quale l'altro genitore esercita
la propria attivita' lavorativa''.
''Il governo con la posizione assunta, si e' preso la
responsabilita' - osserva la senatrice del Pd - di non estendere
questa norma anche ai militari, in ragione di asseriti
'problemi' per l'amministrazione': e' una decisione estremamente
grave in quanto la famiglia e' tutelata dalla nostra
Costituzione; dovrebbe essere quindi tutelata anche la famiglia
dei militari, ai quali chiediamo molti sacrifici salvo poi
privarli di diritti fondamentali, quale quello di provvedere
alla propria famiglia''. ''A fare le spese di tutto cio' saranno
soprattutto i bambini'' conclude la senatrice Negri che assicura
l'impegno del Pd in commissione per approvare questa proposta di
legge. (ANSA).

POLIZIA PENITENZIARIA: SAPPE, NO PROROGA DIRIGENTI PENSIONANDI
(ANSA) - ROMA, 8 GIU - Non concedere alcuna proroga ai
dirigenti generali dell'amministrazione penitenziaria prossimi
al pensionamento: e' quanto propone il sindacato penitenziario
Sappe al ministro della Giustizia Angelino Alfano.
''Esiste una possibilita' per i dirigenti generali
dell'amministrazione penitenziaria prossimi alla pensione di
permanere in servizio altri due anni oltre il limite massimo di
eta' per il collocamento a riposo, che e' di 65 anni. Ma i costi
connessi ad un eventuale trattenimento in servizio - spiega in
una nota il segretario generale del Sappe, Donato Capece - e'
assai dispendioso e, in un momento di sfavorevole congiuntura
economica quale e' quello attuale, ingiustificato'' Ed infatti,
''trattenere in servizio altri due anni un dirigente generale
equivale a non poter assumere sei educatori penitenziari, sei
ragionieri o sei psicologi, tutte figure professionali
importantissime e necessarie nelle sovraffollate carceri
italiane''.Capece ha pertanto scritto al ministro Alfano
chiedendogli di ''rispondere 'picche' ad eventuali richieste di
proroga che dovessero pervenire dall'Amministrazione
Penitenziaria, anche perche' - sostiene - c'e' l'assoluta
necessita' di svecchiare i vertici direttivi del Dap''. Il Sappe
ha preannunciato dunque per il 14 giugno prossimo una
manifestazione sindacale davanti alla sede del Dap. (ANSA).

SICUREZZA: ROUTINE STRESSA FORZE SPECIALI PIU' DEGLI EVENTI
STUDIO COORDINATO DA ESPERTO VIMINALE SU 6/O REPARTO GENOVA
(ANSA) - GENOVA, 4 GIU - Per le forze speciali di polizia il
lavoro di routine risulta essere molto piu' stressante che non i
servizi effettuati in occasione di eventi speciali. E' quanto
risulta da uno studio compiuto da una equipe di esperti
coordinata da Sergio Garbarino del Dipartimento Salute del
Ministero degli Interni, sul sesto Reparto Mobile della Questura
di Genova dal titolo 'Police job strain during routine
activities and a major event', pubblicato sulla rivista
scientifica londinese Occupational Medicin.
Si tratta del primo studio scientifico compiuto sullo stress
negli operatori di polizia impiegati in servizio di ordine
pubblico. In particolare, l'analisi ha preso a riferimento i
poliziotti in servizio al G8 de L'Aquila: gli agenti hanno
compilato uno specifico questionario raffrontando l'impegno di
una giornata di routine, nel gennaio 2009, e quello di un grande
evento, il G8 appunto. Allo studio si sono sottoposti 292 su 294
poliziotti facenti parte del reparto. (ANSA).

TORINO-LIONE: MARONI, NON SARA' IMPEGNATO ESERCITO
(ANSA) - TORINO, 8 GIU - L'Esercito non verra' impegnato a
difesa dei cantieri della Torino-Lione. ''Le forze dell'ordine
hanno le risorse necessarie per il presidio'', ha detto oggi il
ministro dell'Interno Roberto Maroni, al termine della riunione
in Prefettura. (ANSA).

TORINO-LIONE: MARONI, NON SARA' IMPEGNATO ESERCITO (2)
(ANSA) - TORINO, 8 GIU - ''Ho escluso l'utilizzo
dell'Esercito - ha spiegato il ministro Maroni - perche' non
vedo le condizioni ne' oggi ne' domani ne' in futuro per
l'impiego delle forze armate. Quello della Tav e' un problema di
ordine pubblico''.
Rispondendo a una domanda sulla presenza di frange violente
tra i No Tav, Maroni ha aggiunto: ''Di la' ci possono essere i
professionisti della violenza, di qua ci sono i professionisti
della legalita', dell'antiviolenza, professionisti che sanno
cosa fare, abituati a combattere il terrorismo, la criminalita'
organizzata, a combattere chi usa i kalashnikov e la lupara''.
(ANSA).
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