FISCO: LOTTA EVASIONE CAMBIA MARCIA, 80.000 NEL MIRINO - AGENTI E SOLDATI I PIU' GIOVANI NEL PUBBLICO IMPIEGO - FISCO: DA 1 GIUGNO ADDIO MARCA BOLLO,ARRIVA VALORE SU MISURA
FISCO: LOTTA EVASIONE CAMBIA MARCIA, 80.000 NEL MIRINO
OPERAZIONE STUDI, CONTROLLI SU COMMERCIANTI E ARTIGIANI
(ANSA) - ROMA, 3 GIU - La lotta all' evasione cambia marcia. E, finita la lunga stagione dei condoni, il fisco lancia l' operazione verita' sugli Studi di Settore. Gli ispettori dell' Agenzia delle Entrate nei prossimi giorni - in base ad alcune direttive inviate la scorsa settimana agli uffici decentrati - effettueranno controlli blitz, e poi verifiche piu' approfondite, nei confronti di 80.000 commercianti, artigiani, piccoli imprenditori gia'individuati e considerati a rischio.
L' obiettivo sara' quello di scoprire perche', nonostante mostrino indici di produttivita' particolari, si sono limitati a dichiarare il reddito minimo richiesto dal fisco con gli studi di settore. Ma si puntera' anche a trovare chi impiega lavoratori in nero o dichiara di appartenere a categorie sbagliate.
Le indicazioni inviate dagli uffici centrali competenti dell' Agenzia seguono solo di pochi giorni la nuova fase di lavoro annunciata dal direttore generale Raffaele Ferrara in un convegno che s' e' tenuto a Catanzaro. ''Occorre un ulteriore cambio di marcia - aveva detto Ferrara parlando delle strategie del Fisco - perche' siamo consapevoli che un sistema articolato e complesso come il nostro poteva indurre a fenomeni come quello dell' evasione, che comportano un eccessivo costo sociale. Occorre dunque ancora maggiore snellimento delle procedure, piu' comunicazione, efficace lotta contro l'evasione. E questo per dare concretezza al calo della pressione fiscale che, finalmente, comincia ad allinearci ai livelli europei''. Come dire: lotta all' evasione significa anche trovare risorse per ridurre le imposte.
E' cosi' partita l'operazione controllo sugli studi di settore che riguardera' l'anno 2003. Gli ispettori dell' Agenzia hanno gia' in mano due diverse liste. La prima e' di 80.000 contribuenti (lavoratori autonomi e piccole imprese) che pur risultando in regola con il fisco, cioe' congrui con i parametri fissati dagli 'studi di settore', mostrano pero' qualche incongruenza nei dati comunicati all' erario. Hanno cioe' strumenti che non dichiarano, mostrano una produttivita' troppo alta per il numero esiguo delle persone che impiegano, hanno un magazzino troppo pieno che non si svuota mai. Ma soprattutto hanno 'appiattito' progressivamente i proprio guadagni alla soglia degli importi che vengono richiesti dal sistema informatico del fisco (gli studi di settore, appunto) per evitare contestazioni tributarie. Anche la Guardia di Finanza ha parallelamente avviato controlli su questa tipologia di contribuenti, ma la lista e' diversa e complementare.
L' Agenzia delle Entrate ha poi messo a punto un secondo elenco di artigiani, commercianti e piccoli imprenditori a rischio. Sono quelli che dicono di non poter applicare gli studi di settore perche' non appartengono a nessuna delle categorie previste, ma hanno una attivita' 'residuale'. Le Entrate hanno pero' gia' svolto una attivita' di intelligence elettronica ed hanno scoperto che di fatto le caratteristiche del lavoro sono compatibili con l' applicazione degli 'studi di settore', oppure hanno trovato che gli stessi contribuenti nel passato dichiaravano di svolgere una attivita' che poi hanno apparentemente cambiato, ovviamente per ragioni di tipo fiscale.
Le indicazioni fornite agli uffici riguardano anche le modalita' di svolgimento dei controlli. Si partira' con 'accessi brevi', di fatto controlli-blitz, durante i quali bisognera' verificare effettivamente se vengono impiegati lavoratori in nero e la veridicita' dei dati dichiarati (che riguardano anche la grandezza dell' attivita' e gli strumenti utilizzati). Se emergono elementi che richiedono approfondimenti, la verifica diventera' piu' attenta, con l'obiettivo di ricostruire ricavi effettivamente conseguiti, anche utilizzando le metodologie di controllo, anche con accessi sui conti correnti bancari.
Lo scopo dell' operazione-studi settore sara' comunque duplice. Non si punta solo a recuperare imposte non pagate. Contemporaneamente i dati raccolti serviranno per adeguare gli 'studi di settore' per il futuro: di fatto e' una verifica sul campo della correttezza dei parametri utilizzati dal fisco, che potranno essere adeguati in base all' osservazione diretta dell' andamento dei prezzi e dei ricavi dopo l'introduzione dell'euro, senza passare per adeguamenti basati solo su rilevazioni statistiche.
(ANSA).
P.A: AGENTI E SOLDATI I PIU' GIOVANI NEL PUBBLICO IMPIEGO
IN CALO NUMERO POLIZIOTTI MENTRE FORZE ARMATE CRESCONO
(ANSA) - ROMA, 3 GIU - Se l'eta' anagrafica dei dipendenti pubblici aumenta costantemente di anno in anno, assestandosi a 45,4 anni nel 2003, a far si' che non si alzi ancora di piu' sono i corpi di polizia e le forze armate, che hanno nelle loro fila i piu' giovani dipendenti della Pubblica Amministrazione.
L'eta' media di un poliziotto, secondo quanto emerge dal Conto Annuale della Ragioneria dello Stato, e' infatti inferiore ai 40 anni, mentre quella dei militari si ferma addirittura a 35 (per le donne a 25): ben piu' bassa dunque dei 50 di media della magistratura, della scuola e dell'universita', ad esempio, o dei quasi 50 del servizio sanitario nazionale, degli enti pubblici non economici, degli enti di ricerca, dei diplomatici e prefetti.
Tra i due comparti emergono invece disparita' per quanto riguarda il personale assunto a tempo indeterminato, la presenza delle donne e la retribuzione. I corpi di polizia sono infatti in calo dello 0,14%, passando dalle 321.674 unita' del 2002 alle 321.238 del 2003, mentre le forze armate sono in crescita del 3,72% (da 125.564 unita' nel 2002 a 130.229 del 2003). Un fenomeno quest'ultimo in controtendenza rispetto a tutti gli altri comparti del pubblico impiego e dovuto, secondo il Conto Annuale, alla ''graduale sostituzione del servizio di leva'' con militari professionisti.
Quanto alla presenza delle donne nei due comparti, si registra un calo nei corpi di polizia del 2,6% (da 19.614 a 19.104) e una crescita del 10,9% nelle forze armate anche se, sottolinea ancora la Ragioneria dello Stato ''la presenza femminile rimane esigua'': solo 132 donne a fine 2003 (nel 2002 erano 119). Infine, la retribuzione: la media annuale per gli appartenenti ai corpi di polizia e' 30.577 euro (+ 5,9% rispetto al 2002) mentre per le forze armate e' 31.993 euro (+3,1% rispetto all'anno precedente). (ANSA).
FISCO: DA 1 GIUGNO ADDIO MARCA BOLLO,ARRIVA VALORE SU MISURA
(ANSA) - ROMA, 29 mag - Ultimi giorni per le vecchie marche da bollo. A partire da mercoledi' primo giugno, infatti, come annunciato arrivano i valori bollati su misura, tagliandi adesivi rilasciati da una macchinetta elettronica. In pratica, qualsiasi sia il valore del bollo, bastera' comunicare al tabaccaio l'importo desiderato per ottenere ''in diretta'' un unico tagliando con la cifra esatta.
Una comodita' in piu' che permettera' qualche risparmio anche alla pubblica amministrazione. Oltre ad arginare il fenomeno dell'evasione fiscale sulle marche da bollo, i nuovi valori stampati elettronicamente permetteranno infatti di risparmiare la spesa fino ad oggi sostenuta per la gestione delle marche tradizionali, il deposito presso il Poligrafico dello Stato e la distribuzione agli uffici di Poste Italiane. In tutto, hanno spiegato nei giorni scorsi all'Agenzia delle entrate, si parla quindi di ''qualche decina di milioni di euro in meno''.
Qualche vantaggio se lo porteranno a casa anche i tabaccai nei cui punti vendita saranno distribuite circa 35.000 macchinette elettroniche, visto che a loro non tocchera' piu' anticipare le somme per comprare le marche. E a beneficiarne, se non altro per comodita', saranno anche i cittadini. (ANSA).