QUANDO IL PUBBLICO PREMIA FEDELTA' E OBBEDIENZA PIU' DELLA CAPACITA' DI MIGLIORARE LA VITA DEI CITTADINI - di Giuseppe Fortuna

venerdì 17 giugno 2011

Una volta una persona impegnata in politica mi prese da parte e mi chiese se quel certo dirigente, avviato a una brillante carriera, fosse legato al centrodestra o al centrosinistra. Risposi che non lo sapevo, che anche se lo avessi saputo non glielo avrei detto, ma che comunque, proprio perché stava facendo carriera, molto probabilmente era legato a chi comandava, non importa se questi stesse a dritta o a mancina.

 

Il fatto è che in larga parte della pubblica amministrazione, nonostante quello che si trova scritto nelle ormai vecchie leggi Bassanini o nelle più recenti leggi Brunetta, per arrivare al vertice di una struttura pubblica contano sempre meno la capacità  di migliorare la vita dei cittadini e sempre più fedeltà  (a chi dà gli incarichi che contano sia nel corso della carriera che all'indomani del congedo) e fortuna (che quella cordata mantenga il suo peso).

 

“Signori, purtroppo, non si può fare diversamente, perché è impossibile misurare l’attività  della pubblica amministrazione": la solita tiritera ipocrita e stantia.

 

Non è vero. E per rendersene conto prendiamo il settore della sicurezza. Se c’è un ambito dell’agire pubblico nel quale i  miglioramenti dell’azione amministrativa in favore dei cittadini si possono misurare con assoluta precisione sul territorio è proprio questo: la sicurezza.

 

Quali e quanti reati sono stati commessi in provincia di Enna, piuttosto che di Bolzano o di Brindisi, nel 2010? Lo sappiamo con assoluta certezza dalle denunce presentate. Quante risorse hanno in provincia di Enna Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza? Anche questo è un dato che si può (e si dovrebbe) conoscere con altrettanta precisione. Quali sono gli obiettivi dei dirigenti di Polizia, Carabinieri e Fiamme Gialle a Enna per il 2011? I cittadini di Enna possono dire la loro su tali obiettivi? Perché deve essere una competenza esclusiva dei vertici burocratici e dell'autorità  politica nazionale? E arrivati al 2012, noi cittadini possiamo sapere, di grazia, se quei reati sono diminuiti? E se non sono diminuiti, perché è accaduto? Se invece la situazione è  migliorata, quali riconoscimenti sono stati dati al personale che è stato capace di migliorare la vita di noi cittadini di Enna?

 

Tutto questo si può fare. Bene, subito e con una certa semplicità . Ma semplicemente si cerca in tutti i modi di non farlo, nonostante il nuovo articolo 118 della Costituzione e il disagio crescente della gente verso la politica e verso molte amministrazioni. 
 

Nelle pubbliche amministrazioni italiane, infatti, ai risultati semplici ed esattamente misurabili si preferiscono ancora oggi i bizantinismi, gli equilibrismi dialettici, i giochi di parole, le aggettivazioni immaginifiche. Ce ne accorgiamo subito andando a leggere le sentenze che sono costretti a emettere Tar e Consiglio di Stato in materia di avanzamenti del personale delle Forze di Polizia.

 

Caro dirigente, è ben vero che tu hai diminuito i reati nella provincia di Enna. Nessuno lo nega, tant'è vero che i superiori ti hanno riconosciuto la classifica apicale di “eccellente”. Però è un fatto che il tuo concorrente in valutazione, che magari stava al comando superiore, ha avuto in più “l’apprezzamento”. E quell’altro addirittura il “vivissimo apprezzamento”. Son punti. E le lodi, dove le mettiamo? C'è la lode semplice, quella viva, quella vivissima, c'è la “più convinta" e anche la “più convinta e incondizionata delle lodi”. Se ci sono, avranno pure un peso in termini di punti. Per non dire di chi “è emerso nettamente tra i migliori parigrado”.

E stendiamo un velo su alcuni “riconoscimenti di ordine morale” (encomi, elogi, apprezzamenti e compagnia cantando) che a volte hanno francamente contenuti che indurrebbero al buonumore, se non avessero un peso in termini di trasferimenti e di carriere.

 

Allora, cosa consigliare a un giovane che vuol far carriera? Caro amico, cerca di capire in fretta chi comanda e attacca il ciuccio dove vuole il padrone (se non cambia nulla).

 

GIUSEPPE FORTUNA
Presidente Comitato Articolo 52
Militari tra la Gente
Direttore del sito www.ficiesse.it
g.fortuna@ficiesse.it


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