MANOVRA: CACCIA A 40 MLD. MONTEZEMOLO, NON CI SONO CONDIZIONI PER RIDURRE TASSE - MARONI, RIVEDERE PATTO STABILITA' SU SPESE SICUREZZA. SICUREZZA: FRANCESCHINI, FALLIMENTO TOTALE DESTRA

martedì 21 giugno 2011

MANOVRA: CACCIA A 40 MLD; JUNCKER,ITALIA NON IN PERICOLO
IN SETTIMANA RISULTATI TAVOLI FISCO; PRESSING CONFINDUSTRIA
(ANSA) - ROMA, 20 GIU - I conti pubblici dell'Italia non sono
in pericolo. Dopo l'allarme 'contagio' lanciato nei giorni
scorsi il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker
aggiusta il tiro. Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti non
commenta, ''ha gia' parlato Juncker'' ma sottolinea come il
presidente dell'Eurogruppo parli ''a nome di tutti''. Al Tesoro
intanto si continua a lavorare per arrivare tra 10 giorni a una
forte correzione: quella da 40 miliardi per raggiungere il
pareggio di bilancio nel 2014. Anche perche' senza la manovra -
dice Emma Marcegaglia - ''saremmo nei guai''.
Dopo la messa sotto osservazione del voto al Belpaese da
parte di Moody's, la minaccia di sciopero di Cisl e Uil e le
richieste della Lega a Pontida, prosegue dunque il lavoro sulla
manovra con l'obiettivo anche di tranquillizzare i mercati
internazionali sulle capacita' di intervento dell'Italia.
A livello politico l'attenzione si sposta ora sulla verifica di
Governo e sul voto di fiducia al decreto Sviluppo, sul quale si
stanno concentrando non poche tensioni tra governo e
maggioranza. In settimana poi sono attesi i risultati ufficiali
dei quattro tavoli di lavoro sul fisco che dovrebbero tracciare
a grandi linee la strada sulla quale impostare la riforma
fiscale. Riforma la cui necessita' e' stata ribadita dal
Carroccio a Pontida.
Gli industriali continuano il loro pressing sul ministro
dell'Economia, Giulio Tremonti: Marcegalia, ribadisce infatti
che la manovra e la riforma fiscale vanno approvati subito. La
prima per dare un messaggio rassicurante ai mercati mentre si
discute il salvataggio della Grecia. La seconda per aiutare la
crescita abbassando le tasse su imprese e lavoro dipendente,
''magari rialzando la tassazione sulle rendite finanziarie,
lavorando sull'assistenza e su qualche lieve aumento delle
aliquote iva''. La ricetta ribadita da Marcegaglia e' sempre in
un mix di razionalizzazioni e tagli: pubblico impiego, sanita' e
welfare. Ma il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni,
mette in guardia: ''chi ritiene di fare manovre solo colpendo
gli interessi popolari senza consenso si accomodi: noi
non gli daremo copertura''. Il ministro della P.A. Renato
Brunetta intanto si dice convinto che e' iniziato ''il mese del
rilancio dell'azione di Governo'' confermando la tempistica
degli interventi. E Altero Matteoli replica a Marcegaglia che fa
''la sindacalista delle imprese'': bene interventi a loro favore
ma soprattutto aiuto ai lavoratori dipendenti viceversa i
consumi (e quindi la crescita) non ripartono.
Tornando alle parole di Juncker arrivate dopo che nei giorni
scorsi aveva affermato come il rischio contagio della crisi
greca riguardasse non solo l'Irlanda e il Portogallo, ma anche
Paesi ad elevato debito pubblico come il Belgio e l'Italia oggi
precisa: ''Non credo che domani Italia e Belgio debbano tremare.
Ho solo voluto mettere in guardia - ha spiegato oggi Juncker -
contro azioni imprudenti che possano scatenare reazioni
irrazionali da parte dei mercati''.
Sul fronte delle misure il mix resta quello noto (pensioni
delle donne nel privato, pubblico impiego, taglio ai costi della
politica, tagli non lineari ai ministeri, ecc). Il ministro
della Difesa Ignazio La Russa spiega che non ci saranno tagli
'pesantissimi' e il ministro della Salute, Ferruccio Fazio,
mette le mani avanti: ''non insisterei con i tagli alla
farmaceutica''. E protestano le Province: basta tirarci in ballo
ogni volta che si discute una manovra.(ANSA).

FISCO: MONTEZEMOLO, NON CI SONO CONDIZIONI PER RIDURRE TASSE
(ANSA) - PADOVA, 20 GIU - Luca Cordero di Montezemolo non
vede le condizioni attualmente in Italia per un abbassamento
delle tasse. ''Oggi - ha detto l'ex presidente di Confindustria,
a margine dell'assemblea degli industriali di Padova - non si
puo' pensare di fare una riforma fiscale in deficit sul
debito''. ''Quindi oggi - ha sottolineato - non ci sono le
condizioni, cosi' come sono le cose, per ridurre le tasse''.
(ANSA).

MARONI, RIVEDERE PATTO STABILITA' SU SPESE SICUREZZA
(ANSA) - PONTIDA (BERGAMO), 19 GIU - ''Bene ha fatto Umberto
a dire di rivedere il Patto di stabilita', soprattutto per le
spese sulla sicurezza perche' i sindaci hanno il diritto di
investire per la sicurezza dei propri cittadini''.Lo afferma il
ministro dell'Interno, Roberto Maroni, dal palco di Pontida.
(ANSA).

SICUREZZA: FRANCESCHINI, FALLIMENTO TOTALE DESTRA
DEVE TORNARE IN CIMA NOSTRE PRIORITA', SERVE PIU' CORAGGIO
(ANSA) - ROMA, 20 GIU - ''Su due temi bandiera della destra
come l'immigrazione e la sicurezza abbiamo di fronte il suo
fallimento totale, dimostrato dal dilettantismo di fronte al
problema di Lampedusa e da provvedimenti come le ronde e i tagli
lineari alla sicurezza. C'e' la resa e la debolezza dei
ministri''. Lo ha detto il capogruppo alla Camera del Pd, Dario
Franceschini, nel suo intervento alla Conferenza nazionale del
Pd sulla Sicurezza, che si svolge oggi a Roma.
''Quella della sicurezza e' una battaglia che deve tornare in
cima alle nostre priorita' e ai messaggi che lanciamo al
Paese'', ha sottolineato Franceschini. Il capogruppo ha indicato
il suo partito ad avere su questa tema ''piu' coraggio di
indicare anche un po' di piu' di quello che troppa prudenza ci
limitiamo a sottolineare''.
Tra le proposte fatte proprie da Franceschini, quella di
escludere dal patto di stabilita' per gli enti locali le spese
per la sicurezza e una ''riforma per un sistema unitario e
complementare delle forze dell'ordine''. Infine, ''l'Italia
dovrebbe indicare al piu' presto la prospettiva di una forza di
polizia europea''.(ANSA).

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