DIFESA: CROSETTO, DONNE FANNO CARRIERA, MA BARRIERE A INGRESSO. LA PRIMA SARA' GENERALE NEL 2028 - SICUREZZA: MILANO; VIA I MILITARI DA STRADE

giovedì 23 giugno 2011

DIFESA: CROSETTO, DONNE FANNO CARRIERA, MA BARRIERE A INGRESSO
NELL'ESERCITO SONO 7.150. LA PRIMA SARA' GENERALE NEL 2028
(ANSA) - ROMA, 22 GIU - Le piu' numerose sono arruolate nell'
Esercito: 7.150 donne militare, 240 sono ufficiali, 5.809 le
volontarie in ferma breve; nell'Arma a fronte di un organico di
circa 110.000 carabinieri, le donne sono 1300, tra cui 200
ufficiali e 300 marescialli; 852 sono nell'Aeronautica, 148
ufficiali; nella marina sono circa il 10%, 27 sono gli ufficiali
su 235; nella Guardia di Finanza sono 1.021 militari su 75 mila.
Cresce la loro presenza e fanno carriera le donne nelle forze
armate a poco piu' di 10 anni dai primi reclutamenti.
Eppure, cifre alla mano, secondo il sottosegretario alla
Difesa, Guido Crosetto, ''c'e' una barriera all'ingresso. Una
volta entrate non c'e' differenza, ma se le domande sono circa
il 17% anche le donne presenti nelle forza armate dovrebbero
essere altrettante''. Un esempio: ''All'Accademia Aeronautica su
1.000 domande entrano 9 donne'', ha detto al convegno 'Le donne
e le Forze Armate' al circolo ufficiali di Roma.
''Abbiamo integrato l'universo femminile nel sistema militare
in maniera moderna, piu' che in altri ambiti'', ha sottolineato
il generale Giuseppe Bernardis, capo di stato maggiore dell'
Aeronautica: ''faranno una splendida carriera negli stessi anni
degli uomini''. ''La prima donna - ha spiega il generale
Domenico Rossi, sottocapo di stato maggiore dell'Esercito -
entrata nell'esercito nel 2000, diventera' generale nel 2028''.
(ANSA).

SICUREZZA: MILANO; MAZZALI (SEL), VIA I MILITARI DA STRADE
(ANSA) - MILANO, 22 GIU - Via le pattuglie di militari dalle
strade di Milano: a lanciare la proposta e' l'avvocato e
consigliere comunale di Sel, Mirko Mazzali, che chiede di
archiviare nel capoluogo lombardo la stagione del progetto
'Strade Sicure' varato nell'agosto del 2008 dal ministro della
Difesa Ignazio La Russa.
''Milano non e' Beirut - ha detto Mazzali - e non ha bisogno
di militari nelle strade. La sicurezza in citta' la si ottiene
con la prevenzione, con la rivitalizzazione dei quartieri, non
con la repressione''.
Da qui la richiesta di Mazzali al sindaco Giuliano Pisapia e
all'assessore alla Sicurezza Marco Granelli di avviare un'
interlocuzione con il ministero della Difesa per un progressivo
disimpegno dei militari impegnati nei pattugliamenti misti. ''La
presenza dei militari in citta' non e' di competenza della
amministrazione locale - ha osservato Mazzali - credo pero' che
il Comune dovrebbe farsi portavoce presso il ministero della
Difesa per utilizzare i militari nelle missioni umanitarie e non
lasciarli fermi per ore, come avviene oggi, per esempio in
piazza XXV Aprile davanti allo sciempio del cantiere di un
parcheggio sotterraneo, a presidiare il nulla''. (ANSA).

SICUREZZA: MILANO; CROSETTO, CONTENTI TRASFERIRE MILITARI
(ANSA) - MILANO, 22 GIU - ''Leggo l'intervento del
consigliere comunale di Sel, Mirko Mazzali. L'operazione 'strade
sicure' voluta fortemente dai ministri La Russa e Maroni e'
sempre stata concordata con i sindaci delle citta' dove sono
stati inviati i militari, con l'obiettivo di aumentare la
sicurezza. Se da Milano ci dicono che tale obiettivo e' stato
raggiunto dal sindaco Moratti e dalla sua giunta, e non hanno
piu' bisogno dei nostri militari, saremo ben contenti,
coordinandoci con il ministero degli Interni e con altri
sindaci, di trasferirli in altre zone dove la loro presenza e'
considerata importante''. E' quanto dichiara il sottosegretario
alla Difesa, Guido Crosetto (PdL). (ANSA).

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