MANOVRA: SETTIMANA DI FUOCO, SCONTRO SU TAGLI. LE MISURE DEL DECRETO, DA PENSIONI A PUBBLICO IMPIEGO. ESPLODE CASO TREMONTI; CROSETTO, MANOVRA DA PSICHIATRA. GIOVEDI' IN CDM CON FISCO
lunedì 27 giugno 2011
MANOVRA: SETTIMANA DI FUOCO, SCONTRO SU TAGLI
LE MISURE DEL DECRETO, DA PENSIONI A PUBBLICO IMPIEGO
(ANSA) - ROMA, 26 GIU - Rush finale per la manovra da circa
40 miliardi che servira' a centrare il pareggio di bilancio nel
2014. Giovedi' prossimo infatti il decreto legge di correzione
arrivera' sul tavolo del Consiglio dei ministri insieme con il
Ddl delega per la riforma fiscale. Ma, dopo le forti tensioni
odierne sul provvedimento all'interno della stessa maggioranza,
il percorso potrebbe essere piu' difficile.
Quanto ai contenuti del provvedimento, anche se i giochi non
sono ancora del tutto chiusi, il 'menu'' sembra ormai definito:
tagli ai costi della politica (anche se non e' ancora noto
quanto potrebbe valere); interventi sulle pensioni
(anticipazione al 2013 del sistema che aggancia l'eta'
pensionabile all'aspettativa di vita; aumento dell'eta' per le
donne del privato e aumento dei contributi per i collaboratori).
Molti gli interventi ipotizzati anche su pubblico impiego
(congelamento degli aumenti contrattuali, blocco del turn over e
contributo di solidarieta' dagli stipendi oltre i 50.000 euro)
ed enti locali (circa 3 miliardi solo di tagli ai comuni).
E proprio sull'aumento dell'eta' pensionabile per le donne
che lavorano nel settore privato e' intervenuta oggi la leader
della Cgil, Susanna Camusso, che ha parlato di ''ingiustizia per
fare cassa, e neanche tanto''. Secondo la Camusso, ''non si puo'
costruire un vincolo con le donne perche', a differenza degli
uomini, le loro carriere sono discontinue''. Per le donne va
quindi ''affrontato il tema della volontarieta' e della
possibilita' di uscire'' dal mondo del lavoro, ma ''senza
obblighi fino a quell'eta'''.
Ma tagli dovrebbero arrivare anche al settore difesa, gia'
ampiamente colpito dalle precedenti manovre. Oltre alle spese
del ministero, nel mirino ci sarebbero anche i costi delle
missioni internazionali, come piu' volte chiesto anche di
recente dal Carroccio, e smentito dal ministro della Difesa
Ignazio la Russa. Sull'argomento era intervenuto anche il capo
dello Stato, Giorgio Napolitano, ricordando gli impegni
dell'Italia di fronte alla comunita' internazionale.
Per quanto riguarda la delega fiscale, che arrivera' in
parallelo alla manovra, si confermerebbe l'ipotesi di arrivare
alle tre aliquote (a fine legislatura), alleggerendo il carico
soprattutto sulle famiglie piu' numerose. Potrebbe esserci
un'anticipazione sulle rendite che sarebbero tassate al 20%
(esclusi i titoli di Stato) gia' dal 2012.
E un capitolo emerso di recente riguarderebbe la
razionalizzazione del settore dei giochi. Arriverebbe una
stretta per evitare fenomeni evasivi. Le norme varrebbero alcuni
miliardi a regime. E' possibile anche che il Governo punti su
nuovi giochi. Da quanto si apprende si potrebbe decidere di
procedere a nuove lotterie utilizzando canali piu' popolari: ad
esempio la lotteria nei supermercati, dove forse in futuro si
potra' giocare il resto della spesa.
La manovra, ha detto Angelino Alfano, non dovrebbe arrivare
in parlamento blindata. Ma e' noto che ormai da anni il via
libera e' affidato ad un voto di fiducia. Anche perche' i tempi
sono strettissimi: tra Senato e Camera i sono appena 20 giorni
prima della pausa estiva. A meno che i parlamentari non decidano
di dedicarsi alla manovra durante il mese di agosto. (ANSA).
ESPLODE CASO TREMONTI; CROSETTO, MANOVRA DA PSICHIATRA
SOTTOSEGRETARIO VOCE MALESSERE PDL;PLACET PREMIER,BONAIUTI FRENA
(di Federico Garimberti)
(ANSA) - ROMA, 26 GIU - I tentativi di Giulio Tremonti di
condividere con maggioranza e governo le linee guida di manovra
e riforma fiscale ottengono l'effetto contrario a quello
desiderato: anziche' evitare polemiche e fibrillazioni, infatti,
le bozze del ministro dell'Economia fanno deflagrare le tensioni
finora rimaste sotto traccia, portando alla luce lo scontento di
quei ministri che, sostenuti dal premier, mal sopportano
l'atteggiamento del titolare di via XX settembre.
E' Guido Crosetto, sottosegretario alla Difesa e fedelissimo
del premier, a dar voce al malumore di quanti finora hanno solo
sussurrato il loro disappunto verso il Professore. L'affondo
dell'ex responsabile economico di Fi, e' durissimo: ''Le bozze
filtrate sulla manovra andrebbero analizzate da uno
psichiatra'', tuona il sottosegretario, secondo il quale e'
ormai ''evidente'' che Tremonti vuole ''far saltare banco e
governo''. Nel mirino c'e' l'intera politica economica di via XX
settembre: ''Ha tenuto in vita il Paese, ma mettendolo in coma
farmacologico'', senza capire che ''l'economia reale andava
aiutata'' invece di essere bloccata con regole ''di oppressione
fiscale'', mentre si ''flirtava'' con grandi banche e gruppi.
All'attacco segue un appello che suona come un ultimatum:
''E' una persona intelligente, lo dimostri proponendo un
progetto serio al Cdm e alle Camere''. Ma nel farlo ''sia aperto
ai miglioramenti'' perche' ''non e' il depositario del verbo'' e
- aggiunge con un riferimento alle distanze con la Lega -, sono
finiti i tempi in cui si approvava una ''cartellina vuota''.
L'ultimo affondo e' sui tagli alla politica: ''Mi sono stufato
di sentire pontificare chi predica benissimo e razzola
malissimo: l'unico ministero che non ha subito tagli alla spesa
corrente, ma anzi l'ha aumentata, e' il suo!''.
Un attacco senza precedenti al quale il Professore decide di
non rispondere. Di manovra parla in giornata anche Silvio
Berlusconi, ma in termini molto generali e certamente piu'
pacati: ''Dobbiamo proseguire nella politica di prudenza e di
rigore'', afferma il premier, che conferma gli impegni sia con
l'Europa per il pareggio di bilancio, che con le famiglie per un
alleggerimento della pressione fiscale. Il tutto, aggiunge per
non irritare Tremonti, senza intaccare il deficit.
Ma e' proprio qui il nocciolo della questione: capire se
quello di Crosetto sia un attacco isolato (come sostiene in
serata il portavoce di Berlusconi, Paolo Bonaiuti, e assicura lo
stesso protagonista) o se, al contrario, dietro di lui ci sono
altri ministri e, soprattutto, il Cavaliere. Tutto sembra far
propendere per la seconda ipotesi. E' un fatto, ad esempio, che
ieri Berlusconi e Crosetto abbiano parlato durante il matrimonio
di Mara Carfagna. Cosi' come e' un fatto che una terza persona
presente alla cerimonia riferisca parole molto critiche dello
stesso Berlusconi verso Tremonti: se continua cosi' ci giochiamo
la maggioranza, e' stato il suo rimprovero.
Infine, e' difficile immaginare che il sottosegretario abbia
fatto un'uscita tanto dura senza la 'copertura' del Cavaliere.
Tutto, insomma, fa pensare che l'attacco abbia perlomeno il
placet, pur se implicito, del Cavaliere. Del resto, che qualcosa
fra i due non andasse, lo si era capito gia' venerdi' scorso con
quel comunicato di palazzo Chigi, pare preteso da Tremonti, in
sui si 'correggevano' le parole del premier sulla manovra.
Per sanare le tensioni, pero', il tempo stringe. Giovedi'
manovra e riforma fiscale saranno sul tavolo del Cdm. E senza
un'intesa, la polveriera rischia di esplodere. ''A pensarla come
Crosetto sono in tanti'', assicura un ministro. ''La verita' e'
che, nonostante gli incontri, non abbiamo ancora visto un
numero'', gli fa eco un altro dirigente del Pdl. Per non parlare
di quanti malignano sul ruolo della Guardia di finanza nelle
indagini sulla P4: ''Da quando le Fiamme Gialle compilano liste
di politici?'', si chiede un deputato pidiellino.
E mentre il Pd coglie l'occasione per sottolineare la
''paralisi'' del governo e l'Udc prende le difese del ministro,
la Lega tace. ''Nonostante abbiano 'mollato' Tremonti, capiremo
che posizione avra' il Carroccio solo martedi''', spiega un
ministro, con riferimento al vertice della maggioranza.
Berlusconi, dunque, oltre ai rifiuti ha anche altro di cui
''convincere'' Bossi.(ANSA).
MANOVRA: GIOVEDI' IN CDM CON FISCO, SI STUDIA BONUS FIGLI
UNICA TRANCHE 40 MLD; TAGLI A COSTI POLITICA;PIU' IVA BENI LUSSO
(ANSA) - ROMA, 24 GIU - Un decreto con la manovra (unica,
fino al 2014, con un primo intervento di 3 miliardi sull'anno in
corso, 5 sul 2012, 15 su 2013 e 20 nel 2014) e misure per lo
sviluppo, e un Ddl delega per incardinare la riforma fiscale. Il
via libera del Cdm, dopo una serie di slittamenti, e' fissato
per giovedi' 30 giugno. E sara' preceduto martedi' da un
chiarimento nella maggioranza.
Nel 'toto-misure' spunta il bonus per i figli su modello
europeo e sembrano confermati l'aumento della tassa sulle
rendite (al 20%) esclusi i titoli di Stato, l'intervento per
l'aggancio dell'eta' pensionabile all'aspettativa di vita (dal
2015 al 2013), ancora incerto l'innalzamento dell'eta' per le
donne, innalzamento dell'Iva ma solo sui beni di lusso, meno
trasferimenti alle autonomie. E il taglio dei costi della
politica vince la 'palma' di prima bozza di documento circolante
(lo pubblica per primo Corriere.it).
Palazzo Chigi conferma il timing della manovra da complessivi
40 miliardi per centrare il pareggio nel 2014 dopo che, in
seguito alle dichiarazioni a Bruxelles di Silvio Berlusconi, si
era diffusa la voce di un percorso diverso, cioe' una manovra in
due tranches. Invece l'intervento sara' unico. ''Si e' deciso -
precisa Palazzo Chigi - che per la finanza pubblica la manovra
sia unica ma progressivamente modulata su piu' anni, in linea
con l'obiettivo di pareggio di bilancio nel 2014. Sempre in
questo decreto sono in cantiere norme di grande e positiva
incidenza per lo sviluppo economico (Berlusconi parlava di
interventi per le Pmi, ndr). Il secondo provvedimento, che
verra' approvato in parallelo, sara' il disegno di legge delega
per la riforma fiscale e assistenziale, tenendo sempre fermo
l'impegno di pareggio di bilancio nel 2014''.
Intanto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, potrebbe
aver avuto un primo scambio di idee sulla manovra con i due
leader di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, che
pero' spiegano di aver parlato solo della riforma fiscale. E,
sempre al Tesoro, il ministro avrebbe avuto un confronto con il
numero uno di Confindustria, Emma Marcegaglia. Sono stati poi
'avvistati' il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi (nel
'menu'' della manovra si confermano appunto gli interventi sulle
pensioni e i collaboratori), e il ministro per la P.a. Renato
Brunetta (si conferma anche l'intervento sul pubblico impiego
con lo stop al turn over e il congelamento dei contratti che
darebbe - dicono fonti tecniche - intorno ai 700-800 milioni).
Come da tradizione iniziano poi a circolare le prime 'carte':
bozze ancora incomplete con cifre ancora in bianco che pero'
danno il senso della marcia che si intende seguire. Non a caso
si tratta di uno dei capitoli piu' discussi e popolari: i tagli
ai costi della politica che, pur salvando il Capo dello Stato,
colpiscono auto blu, vitalizi, e introducono il piu' volte
chiesto 'Election day', cioe' l'accorpamento di elezioni e
referendum. Sotto tiro anche i finanziamenti pubblici ai
partiti. Resta da vedere se queste misure saranno confermate nel
testo definitivo e se il passaggio parlamentare attenuera' la
'tagliola'. Soddisfatto il ministro degli Esteri, Franco
Frattini, che parla di manovra ''coraggiosa perche' per la prima
volta, lontano da ogni demagogia, abbiamo la possibilita' di
sforbiciare i famosi costi della politica''.
Sul fronte fisco (ma ormai le coperture si 'mescolano' e
alcune parti della riforma potrebbero essere anticipate in
manovra) prende sempre piu' piede l'ipotesi di un intervento
sull'Iva ma solo sui beni di lusso. Bonanni infatti ha ribadito
la richiesta a Tremonti e la misura potrebbe trovar posto in
manovra senza 'disturbare' piu' di tanto con effetti
indesiderati sull'inflazione. Infine Angelino Alfano rassicura:
''la manovra non sara' blindata in Parlamento''. Questo anche se
negli ultimi anni e' sempre stata posta la fiducia per il via
libera. (ANSA).
MANOVRA: DAL 2012 SI GIOCHERA' ANCHE AL SUPERMERCATO
FINO A UN MASSIMO DI 5 EURO
(ANSA) - ROMA, 26 GIU - Se il Governo decidera' di inserire
nella manovra che approdera' giovedi' in Consiglio dei ministri
tutte le misure approntate nel pacchetto giochi, dal prossimo
anno sara' possibile giocare anche alla cassa del supermercato,
fino a un massimo di 5 euro.
Secondo Agipronews, infatti, il nuovo pacchetto giochi, oltre
alle misure di contrasto al giopco legale, prevede che dal 2012
si possa scegliere di trasformare il resto della spesa (fino a
un massimo di 5 euro) in una ricevuta di partecipazione a
un'estrazione, che potra' garantire vincite per migliaia di euro
centrando numeri o combinazioni estratti a sorte, secondo
regolamenti che saranno approntati dai Monopoli di Stato. In
ogni caso, riferisce Agipronews, la giocata dovra' essere legata
all'acquisto di beni o servizi e i registratori di cassa
emetteranno una ricevuta della giocata in una sezione distinta
dello scontrino fiscale.
Il decreto per la regolamentazione dei giochi di sorte al
consumo, ovvero le lotterie applicate agli scontrini fiscali,
previsto nel Dl Abruzzo - viene ricordato - ha gia' ricevuto
l'ok da parte della Commissione Europea a gennaio, e' costituito
da sei articoli ed un allegato tecnico, in cui sono illustrate
le caratteristiche tecniche e le modalita' di funzionamento dei
misuratori fiscali. Gli step tecnici prevedono la pubblicazione
dei regolamenti dei Monopoli, l'installazione dei software e
l'adeguamento dei registratori alle casse dei supermercati e la
gara per la commercializzazione del gioco.
L'importo di ciascun biglietto virtuale sara' ripartito
secondo percentuali gia' prefissate: 8% al venditore, 2,5% ai
Monopoli, 4,5% ai concessionari, 30% all'erario, 55% al
montepremi. (ANSA).
MANOVRA: PRONTA STRETTA SU GIOCHI, VALE 5-600 MLN 2011
A STUDIO NORME ANTIEVASIONE SCOMMESSE,APPARECCHI INTRATTENIMEnTO
(ANSA) - ROMA, 25 GIU - Nuove norme anti-evasione nel settore
dei giochi: i tecnici, secondo quanto si apprende, starebbero
studiando una serie di misure per una ulteriore stretta contro
il gioco non regolare. Nel mirino soprattutto il settore delle
scommesse e i giochi con gli apparecchi di intrattenimento.
Le misure allo studio, che potrebbero confluire nella manovra
all'esame del consiglio dei ministri di giovedi', potrebbero
dare un gettito da 5-600 milioni per quest'anno a circa un
miliardo di euro a regime. (ANSA).
MANOVRA: PRONTA STRETTA SU GIOCHI, VALE 5-600 MLN 2011 (2)
(ANSA) - ROMA, 25 GIU - A conti fatti le nuove norme
anti-evasione nel settore dei giochi potrebbero essere cifrate
nella manovra triennale fino a 3,5 miliardi di euro complessivi
ma e' difficile fare dei calcoli precisi perche', secondo quanto
si apprende, ancora non sarebbe stato deciso quali misure, delle
diverse messe a punto, effettivamente inserire nel decreto legge
manovra.
Sempre secondo quanto si apprende, invece, non dovrebbero
essere introdotti nuovi giochi o lotterie per fare cassa.
Secondo dati recentemente diffusi dal ministero
dell'Economia, in risposta ad una interpellanza del Pd, su oltre
100.000 apparecchi da gioco controllati nel 2010 sull'intero
territorio nazionale, quelli irregolari sono stati circa 12.700,
pari al 13% del totale. In alcune province del Sud il tasso di
irregolarita' delle slot machine arriverebbe fino al 40%.(ANSA).
MANOVRA:CIDA,TAGLIO SALARI P.A. 50.000 EURO INCOSTITUZIONALE
SE MISURA CONFERMATA, DIRIGENTI IN STATO DI AGITAZIONE
(ANSA) - ROMA, 25 GIU - Il taglio delle retribuzioni nel
pubblico impiego del 5%, sopra i 50.000 euro, e' ''iniquo'' e
''incostituzionale''. Cosi' la Federazione della Funzione
Pubblica della Cida (dirigenti) commenta l'ipotesi allo studio
del governo, in vista della manovra che sara' varata dal
Consiglio dei ministri giovedi', e annuncia, nel caso in cui la
misura fosse confermata, lo stato di agitazione per tutti i
dirigenti del settore pubblico.
La federazione ''denuncia l'iniquita' dell'intervento che
verrebbe ad accentuare gli effetti di depressione delle
retribuzioni in costanza di una moratoria contrattuale gia' in
atto e protesta per una manovra chiaramente incostituzionale che
andrebbe a colpire alcune categorie di dipendenti e non la
generalita' dei contribuenti a parita' di livello di reddito.
Qualora le stesse venissero confermate - sottolinea in una nota
Giorgio Rembado, presidente della Federazione Funzione Pubblica
della Cida - preannuncia la proclamazione di uno stato di
agitazione delle categorie interessate, che vanno dai dirigenti
delle Pubbliche Amministrazioni ai medici, ai professori
universitari ai prefetti e ai diplomatici fino ai professionisti
e ai quadri, e l'intenzione di chiamare a raccolta tute le altre
organizzazioni rappresentative delle categorie sopramenzionate
per far fronte comune''. (ANSA).