FISCO: BOZZA RIFORMA, 3 ALIQUOTE E IVA SALE 1 PUNTO ABOLIZIONE IRAP DAL 2014
martedì 28 giugno 2011
FISCO: BOZZA RIFORMA,VIA IRAP DA 2014, VALE 38 MLD
(ANSA) - ROMA, 27 GIU - L'imposta sulle attivita' produttive
(Irap), sparira' dal 2014. E' quanto prevede la bozza di riforma
fiscale che arrivera' in settimana sul tavolo del Consiglio dei
ministri. L'imposta vale circa 38 miliardi e nacque
ufficialmente nel 1997, sostituendo sette diverse tasse pagate
in precedenza dalle imprese e dai lavoratori autonomi. Ecco una
mini-guida:
- CHI LA PAGA: L'Irap e' l'imposta regionale sulle attivita'
produttive. Viene cioe' versata su base regionale da tutti
coloro che svolgono una attivita' imprenditoriale, dalle grandi
industrie ai commercianti e artigiani.
- SU COSA SI APPLICA: La base d'imposta e' rappresentata dal
'valore della produzione'. Viene pagata anche dalle
amministrazioni pubbliche, ma in base al costo del personale.
- QUANTO VALE: Non e' un balzello qualunque ma una delle
grandi imposte. Nel 2008, secondo il Bollettino delle entrate
tributarie del ministero dell'Economia, ha dato un gettito di
38,1 miliardi di euro.
- LE ALIQUOTE: Il prelievo base, fissato su base nazionale,
e' del 3,9%, con riduzioni previste per l' agricoltura e la
pesca e maggiorazioni per banche e assicurazioni. Sono le
Regioni a gestire autonomamente l'aliquota ed hanno introdotto
sconti e maggiorazioni per le diverse tipologie d'impresa.
- QUANDO E' NATA: L'imposta regionale e' nata ufficialmente
nel 1997 ed e' stata introdotta con la finanziaria del 1998
dall'allora ministro delle Finanze Vincenzo Visco. Ma a studiare
l'imposta regionale erano stati altri due ministri delle
Finanze: le basi erano state poste con uno studio, avviato gia'
dal 1996, da una commissione guidata da Augusto Fantozzi e
Franco Gallo. Il loro obiettivo era quello di portare una
semplificazione federalista, dando alle Regioni autonomia
impositiva. L'imposta delineata, pero', non si chiamava Irap ma
Ipar.
- HA CANCELLATO 7 TASSE: L'arrivo delle imposta regionale ha
cancellato sette balzelli, che davano piu' o meno un gettito
equivalente. Sono cosi' scomparsi i contributi sanitari e la
tassa sulla salute, l'Ilor, l'Iciap, la patrimoniale per le
imprese, la tassa annuale sulla partita Iva e le tasse di
concessione comunale. Inizialmente si pensava che l'Irap potesse
dare lo stesso gettito ma a conti fatti, nel 1999, si scopri'
che le imprese, che pagavano gran parte delle imposte
sostituite, avevano pagato circa 8.000 miliardi in meno di
tasse, con uno 'sconto' non previsto.(ANSA).
FISCO: BOZZA RIFORMA, 3 ALIQUOTE E IVA SALE 1 PUNTO
ABOLIZIONE IRAP DAL 2014, SOPPRESSO L'ICE
(ANSA) - ROMA, 27 GIU - Tre aliquote Irpef - al 20, 30 e 40%
- e innalzamento dell'Iva di un punto per le aliquote piu' alte
(10 e 20%): sono queste alcune delle grandi novita' contenute
nella bozza di riforma fiscale allo studio del governo, secondo
quanto appreso dall'ANSA.
Nel documento di riforma - appena tre paginette - viene anche
prevista l'abolizione dell'Irap a partire dal 2014 e la
soppressione dell'Ice, l'Istituto per il commercio estero.
(ANSA).
FISCO: BOZZA RIFORMA, 3 ALIQUOTE E IVA SALE 1 PUNTO (2)
(ANSA) - ROMA, 27 GIU - Una delle novita' sulla riforma
fiscale - secondo quanto risulta dalla bozza del disegno di
legge delega - e' l'abolizione dell'Irap, l'imposta regionale
sulle attivita' produttive, dal 2014. Si tratta infatti di
vedere come sara' attuata dal momento che l'imposta vale quasi
40 miliardi di euro l'anno. Il provvedimento si dovrebbe
inserire inoltre nelle novita' relative all'attuazione del
federalismo.
E' di fatto una novita' anche l'innalzamento delle aliquote
Iva, dopo le assicurazioni di non aumento dell'imposta che erano
state date dal ministro per lo Sviluppo economico, Paolo Romani,
all'assemblea di Confcommercio.
Sarebbe una conferma, invece, la riduzione delle aliquote
Irpef dalle attuali cinque a tre con un livello del 20%, 30%,
40%. In questo caso pesa, nel futuro decreto delegato di
attuazione, il livello degli scaglioni che verranno affiancati a
ciascuna delle tre nuove aliquote.(ANSA).
FISCO: RIFORMA;CGIA; MENO TASSE FAMIGLIE TRA 430 E 570 EURO
(ANSA) - VENEZIA, 27 GIU - Se venissero confermate le
indiscrezioni sulla bozza di riforma fiscale cui sta lavorando
il ministro Tremonti, i risparmi medi di imposta per le due
tipologie di famiglia piu' diffuse nel Paese oscilleranno tra i
435 e i 573 euro. Lo afferma la Cgia di Mestre, che ha
analizzato gli effetti di Irpef e Iva nell'ipotesi allo studio
su due nuclei familiari tipo: lavoratore dipendente monoreddito
con famiglia composta da coniugi, 1 figlio a carico e un reddito
familiare (imponibile Irpef) pari a 34.774; lavoratori
dipendenti bi-reddito con famiglia composta da coniugi con 1
figlio a carico e con un reddito familiare (imponibile Irpef)
pari a 34.774 suddiviso in parti uguali tra marito e moglie.
Questi i risultati secondo la Cgia: nel primo caso, a fronte
di una diminuzione del carico fiscale relativo all'Irpef pari a
600,92 euro, l'aumento dell'Iva comportera' un aggravio di
imposta di 166,37 euro. La differenza tra i due importi
garantirebbe un guadagno fiscale annuo di 435,55 euro.
Nella seconda ipotesi, a fronte di una diminuzione del carico
fiscale relativo all'Irpef pari a 756,78 euro, l'aumento
dell'Iva comportera' un aggravio di imposta di 182,95 euro, con
un guadagno fiscale annuo per differenziale di 573,83 euro.
''Se fosse confermata questa rimodulazione delle aliquote e
degli scaglioni Irpef - afferma il segretario della Cgia,
Giuseppe Bortolussi, riferendosi alle ipotesi 20, 30 e 40% per
l'Irpef, piu' n punto di Iva per le aliquote piu' alte - il
costo della misura dovrebbe aggirarsi attorno ai 13 miliardi di
euro. Una buona parte di questa spesa, circa 6 miliardi di euro,
dovrebbe essere coperta con l'aumento di un punto delle aliquote
Iva del 10 e del 20%. Gli altri 7 miliardi, invece, dal taglio
delle spese inutili, dalla lotta all'evasione fiscale e dal
possibile aumento della tassazione sulle rendite finanziarie''.
(ANSA).