INTERROGAZIONE DELL'ON. GRANDI (DS) SULLA RIDUZIONE DEGLI STANZIAMENTI PER LA GDF: EFFETTI DEVASTANTI NON SOLO SULLA CONDIZIONE DEL PERSONALE , MA ANCHE SULLA POSSIBILITÀ DI FARE FRONTE AI COMPITI ISTITUZIONALI

mercoledì 15 giugno 2005

 

Pubblichiamo un'importante interrogazione, anticipata su questo sito nelle notizie Ansa, dell’Onorevole Alfiero GRANDI (DS-Ulivo) riguardante la  riduzione degli stanziamenti a favore della Guardia di Finanza e le conseguenze negative, oltre che sul servizio istituzionale, anche sul benessere del personale, in particolare sull’utilizzo della mensa.

 

L’On. GRANDI è nato a Argelato (BOLOGNA) il 24 luglio 1944 ed è stato proclamato Deputato il 18 maggio 2001; ricopre l’incarico di Vicepresidente della VI Commissione Finanze della Camera.

La sua e-mail è GRANDI_A@CAMERA.IT

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-04327

presentata da ALFIERO GRANDI, cofirmatario GIORGIO BENENUTO

martedì 17 maggio 2005 nella seduta n.627

 

GRANDI e BENVENUTO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:

la Guardia di finanza deve trovare, e sta cercando, soluzioni per fare fronte alle conseguenze dei pesanti tagli imposti nella legge finanziaria per il 2005;

tali tagli stanno producendo effetti devastanti non solo sulla condizione del personale del Corpo, ma anche sulla stessa possibilità di fare efficacemente fronte ai suoi gravosi e delicati compiti istituzionali (verifiche fiscali, reparti speciali, servizi di polizia giudiziaria, eccetera) -:

se sia a conoscenza della situazione di difficoltà indicata in premessa e se non ritenga pertanto che occorra

provvedere con urgenza a garantire alla Guardia di Finanza le risorse necessarie per le esigenze istituzionali di funzionamento.

(5-04327)

 

5-04327 Grandi e Benvenuto: Riduzione degli stanziamenti per la Guardia di finanza.

Alfiero GRANDI (DS-U) illustra la propria interrogazione, ricordando come con l'approvazione dell'ultima legge finanziaria siano stati sensibilmente ridotte le risorse a favore della Guardia di finanza. Tale riduzione sta determinando gravi difficoltà al Corpo e soprattutto ai suoi dipendenti, che hanno visto in molte sedi chiudere le strutture che assicuravano il servizio di mensa. Evidenzia inoltre come, in base alle informazioni in proprio possesso e da quanto risulta da un documento sindacale del COBAR del Friuli Venezia-Giulia, si stanno determinando delle modificazioni dei turni di servizio non fondate su reali esigenze, esclusivamente volte a disincentivare l'utilizzo della mensa.
In tale contesto rileva la contraddittorietà tra le dichiarazioni rese ieri dal Ministro dell'economia in occasione della sua audizione dinanzi alle Commissioni Bilancio della Camera e del Senato, nel corso della quale egli ha posto particolare enfasi ai temi della lotta all'evasione fiscale, e la scarsità di risorse poste a disposizione della Guardia di finanza, che costituisce l'organismo più di ogni altro deputato a svolgere l'azione di contrasto all'evasione.
Considera quindi urgente che l'Esecutivo assuma incisive iniziative per affrontare le problematiche evidenziate dall'interrogazione.

Il sottosegretario Maria Teresa ARMOSINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato, sottolineando inoltre come la questione, verificatasi a seguito dell'approvazione della legge finanziaria per il 2005, sia ben nota all'Esecutivo, il quale sta valutando le ulteriori iniziative da assumere in merito.

 

 

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione, in relazione alle difficoltà di gestione evidenziate nel corrente esercizio dalla Guardia di Finanza, determinatesi a seguita dei tagli derivanti dagli interventi correttivi previsti dalla legge finanziaria 2005, viene segnalata la necessità di provvedere a misure di ripristino dei correlati stanziamenti di bilancio, al fine di garantire il funzionamento del Corpo medesimo.
Al riguardo, si segnala che, con il decreto legge 16 del 2005, convertito dalla legge 58 del 2005, all'articolo 1, comma 7, è stato istituito per il corrente esercizio un fondo da ripartire, destinata a fronteggiare le esigenze correnti di funzionamento della Guardia di finanza, con una dotazione di 20 milioni di euro, in ordine al quale è in corso di predisposizione il relativo decreto ministeriale di assegnazione di bilancio, nell'ambito della pertinente unità previsionale di base 7.1.1.0 dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze.

 

Alfiero GRANDI (DS-U), replicando, osserva come la risposta del sottosegretario contenga elementi di interesse, considerato che le risorse poste a disposizione della Guardia di finanza, pur largamente insufficienti, risultano comunque di una qualche significatività. Osserva tuttavia come i tagli effettuati con l'approvazione della legge finanziaria ai fondi a disposizione del Corpo ammontino a circa 300 milioni di euro annui e che per tale ragione i 20 milioni di euro che, come riferito dal sottosegretario, verranno presto posti a disposizione attraverso la predisposizione dei relativi decreti ministeriali di assegnazione di bilancio, sono sufficienti a far fronte alle esigenze soltanto per un tempo limitato. Esprime l'auspicio che tali fondi siano comunque rapidamente utilizzabili, ricordando che una riduzione delle risorse in favore del Corpo comporteranno una limitazione della lotta all'evasione, che ha comportato nel 2004 l'accertamento di oltre 10 miliardi di euro di imposte non assolte, una contrazione delle entrate dello Stato ed una ulteriore compressione del livello di equità fiscale per i cittadini. Ritiene inoltre necessario salvaguardare il diritto dei militari della Guardia di finanza a fruire del servizio mensa, che non può essere compresso per esigenze di bilancio.

 

 


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