AGLI STATALI TAGLI E PROMESSE (Il Sole 24 Ore)

mercoledì 13 luglio 2011

Quella sul pubblico impiego è una manovra parzialmente «aperta», nel senso che il testo approvato dal Consiglio dei ministri fissa gli obiettivi di risparmio (1,1 miliardi nel 2013-2015, 370 milioni ulteriori all'anno dal 2016) ma lascia al Governo varie opzioni per raggiungerli. Dal nuovo (probabile) blocco della contrattazione alla proroga della norma introdotta nel 2010 per congelare gli stipendi, alcune di queste opzioni non sono inedite. Nel pacchetto, però, entrano anche possibilità  nuove, da una spinta alla mobilità  a nuovi piani di razionalizzazione. In un quadro restrittivo, spuntano però alcune possibilità  di rilancio della «meritocrazia», scritta nella riforma Brunetta ma congelata dalla manovra 2010. Oltre alle scelte opzionali, però, il Dl 98 scrive nuove regole su temi importanti per il pubblico impiego, dalla risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro alle visite fiscali; più stringenti, inoltre, le modalità  di attuazione delle sentenze degli organi giurisprudenziali e della Corte costituzionale. Per ogni voce gli esperti del Sole 24 Ore hanno dato un giudizio sulla bontà  della norma e sulla sua concreta fattibilità .


Tua email:   Invia a: