MEDIOLANUM: BRUTI, NESSUN LEGAME CON INCHIESTA SULLA P4. PROCURATORE, PIENA FIDUCIA IN GDF MILANO. IN CORSO VERIFICHE

sabato 16 luglio 2011

MEDIOLANUM: BRUTI, NESSUN LEGAME CON INCHIESTA SULLA P4
PROCURATORE, PIENA FIDUCIA IN GDF MILANO. IN CORSO VERIFICHE
(ANSA) - MILANO, 15 LUG - Un'indagine per una presunta fuga
di notizie che non ha alcun collegamento con l'inchiesta sulla
P4. A mettere i puntini sulle 'i' e' stato oggi il procuratore
della Repubblica di Milano Edmondo Bruti Liberati parlando
dell'inchiesta appena aperta a carico di ignoti e nella quale si
ipotizza il reato di rivelazione del segreto d'ufficio per un
supposto ''preavviso'' di una verifica fiscale a Mediolanum
datata settembre dell'anno scorso.
''Noi qui - ha ribadito Bruti - non ci occupiamo della P4. In
passato ci siamo occupati della P2 con risultati di una certa
efficacia, ma ora non c'e' alcun collegamento con l'inchiesta
della P4''. L'indagine, affidata all'aggiunto Alfredo Robledo,
dovra' stabilire se e' stato rivelato un segreto d'ufficio, se
c'e' stato davvero un preavviso a Banca Mediolanum e se questo
preavviso e' stato dato da una persona tenuta al segreto
istruttorio, cioe' da un pubblico ufficiale.
Ieri sono stati sentiti, come persone informate sui fatti,
funzionari e dipendenti del gruppo Mediolanum e in queste ore
sono in corso verifiche e analisi di documenti da parte degli
uomini del Nucleo Tributario della Gdf, cui il procuratore ha
rinnovato la piena fiducia. ''Abbiamo piena fiducia nella
Guardia di Finanza di Milano'', ha detto il procuratore,
aggiungendo che l'indagine e' stata delegata al Nucleo di
Polizia Tributaria, ''lo stesso che ebbe ad effettuare a suo
tempo la verifica, segnalando gia' nel marzo scorso alcune
criticita'''.
''Per ora non sono previste ulteriori audizioni'', ha
proseguito Bruti riferendosi a quelle del capo di Stato maggiore
Michele Adinolfi e al generale Emilio Spaziante, vertici delle
Fiamme Gialle tirati in ballo in un interrogatorio da Marco
Milanese, l'ex deputato del Pdl, e consulente politico del
ministro dell'Economia Giulio Tremonti, nei cui confronti e'
stato chiesto alla Camera l'arresto da parte della magistratura
napoletana.
E' stato, infatti, Milanese lo scorso maggio a raccontare
agli inquirenti partenopei di quella presunta soffiata sulla
verifica all'istituto presieduto da Ennio Doris. Le carte che
riguardano quell'episodio sono state trasmesse qualche tempo fa
ai pm milanesi e si aggiungono all'informativa firmata dal
comandante del Nucleo di Polizia Tributaria Vincenzo Tomei, con
cui lo scorso marzo si avvertiva che, durante la verifica
fiscale, ordinata nell'ambito di un'altra indagine affidata al
pm Carlo Nocerino, era stata scoperta una e-mail scambiata tra
due funzionari di Mediolanum (''Ma quando arriva la Finanza, che
dobbiamo dire?'') dalla quale e' emerso che sarebbero stati
preavvisati dell'ispezione. Riguardo pero' al preavviso
ipotizzato, al quarto piano del palazzo di giustizia milanese
qualcuno ha osservato che quella ispezione sarebbe stata in
qualche modo preannunciata da una precedente 'visita' dell'
Agenzia delle Entrate e, dunque, non sarebbe stata poi cosi'
inaspettata.
Quanto al controllo fiscale e' stato contestato il reato di
infedele dichiarazione dei redditi per circa 150 milioni, tra il
2005 e il 2009, ed e' stato denunciato all'autorita' giudiziaria
il legale rappresentante della societa', colui che ha firmato i
bilanci. (ANSA).


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