POLIZIA: COMPORTAMENTO ANTISINDACALE, CONDANNATO VIMINALE - CASSAZIONE:AUTOVELOX;NON NECESSARIA CONTESTAZIONE IMMEDIATA - GIUSTIZIA: NOTIZIE DI REATO VIAGGERANNO ON-LINE

lunedì 20 giugno 2005

 

POLIZIA: COMPORTAMENTO ANTISINDACALE, CONDANNATO VIMINALE

GIUDICE DEL LAVORO CATANZARO ACCOGLIE RICORSO SIULP

 

   (ANSA) - CATANZARO, 15 GIU - Il giudice del lavoro di Catanzaro ha condannato per comportamento antisindacale il Ministero dell' Interno accogliendo un ricorso che era stato presentato dalla segreteria provinciale del Siulp.

   Il giudice, secondo quanto riferito dal segretario provinciale del sindacato, Carmelo Lufrano, ha condannato il Viminale al pagamento di un' ammenda di tremila euro, oltre che al pagamento della spese processuali.

   La vicenda da cui scaturisce la condanna risale al 2002. Il ricorso presentato dal Siulp faceva riferimento alla mancata preventiva comunicazione ai sindacati di polizia, in violazione, secondo il sindacato, dell' Accordo nazionale quadro, delle ore di straordinario del personale della Squadra mobile di Catanzaro ed, in particolare, degli agenti che effettuavano il servizio di scorta ad un magistrato nei suoi quotidiani spostamenti dalla localita' di residenza al capoluogo. Secondo la tesi del Siulp, accolta dal giudice del lavoro, ''l' obbligo di comunicazione preventiva ai sindacati derivava dal fatto che le ore di straordinario erano programmate e non scaturivano da esigenze eccezionali ed imprevedibili''.

   Lufrano, in una nota, sottolinea ''l' importanza della sentenza del giudice del lavoro di Catanzaro non solo perche' rappresenta una vittoria nei confronti di un' Amministrazione che, nella circostanza, aveva manifestato il suo totale dispotismo, ma soprattutto perche' serva da monito per chi pensa di mantenere atteggiamenti persecutori nei confronti della categoria dei poliziotti e di potere impunemente violare i dettami stabilito dall' Accordo nazionale quadro''. (ANSA).

 

CASSAZIONE:AUTOVELOX;NON NECESSARIA CONTESTAZIONE IMMEDIATA

SE APPARECCHIO VERIFICA INFRAZIONE SOLO DOPO TRANSITO AUTO

 

   (ANSA) - CHIETI, 14 GIU - E' valido il verbale di accertamento di un'infrazione rilevata mediante autovelox, anche nell'impossibilita' della contestazione immediata da parte del vigile accertatore, se l'apparecchio in uso consente la verifica del superamento del limite di velocita' solo dopo il transito del veicolo. Lo ha stabilito la prima sezione civile della Corte di Cassazione.

   La Corte ha accolto il ricorso del Comando di Polizia municipale dell'Unione dei Comuni della Marrucina contro una sentenza del Giudice di pace che - su ricorso di un cittadino - aveva annullato il verbale di accertamento con il quale, nel 2001, era stata contestata un'infrazione per il superamento del limite di velocita' nel centro abitato di Orsogna (Chieti).

   Il Comune di Orsogna (Chieti) e' stato patrocinato in Cassazione dallo studio legale degli avvocati Domenico e Pierluigi Maria Tenaglia.

   Secondo la Suprema Corte, in base all'art. 384 del regolamento di esecuzione del codice della strada, ''deve considerarsi impossibile la rilevazione immediata nei casi in cui l'apparecchiatura consenta la determinazione dell'illecito in tempo successivo, ovvero dopo che il veicolo oggetto del rilievo sia gia' a distanza dal posto di accertamento, o comunque nella impossibilita' di essere fermato''.

   Ne deriverebbe ''che, ove l'apparecchiatura non consenta la determinazione dell'illecito se non dopo il transito del veicolo, e' sempre consentita la contestazione successiva, mentre solo ove l'apparecchiatura permetta l'accertamento dell'illecito prima del transito del veicolo la contestazione deve essere immediata, ma sempre che - prosegue la sentenza - dal fermo del veicolo non derivino situazioni di pericolo e che il servizio sia organizzato in modo da consentirla, nei limiti delle disponibilita' di personale dell'Amministrazione e senza che sulle modalita' di organizzazione sia possibile alcun sindacato giurisdizionale''.

   La sentenza del Giudice di pace avrebbe, al contrario, censurato l'organizzazione del servizio di vigilanza da parte della Polizia municipale. La Cassazione ha deciso nel merito il ricorso, stabilendo la legittimita' della sanzione amministrativa, rigettando l'opposizione a suo tempo presentata al Giudice di pace.

   L'opponente, condannato alle spese di giudizio, a fronte dell'importo iniziale di 130 euro della contravvenzione dovra' ora pagare circa 570 euro. (ANSA).

 

GIUSTIZIA: NOTIZIE DI REATO VIAGGERANNO ON-LINE

STANCA, COSI' RISPARMIEREMO 23 MILIONI EURO L'ANNO AL SUD

 

   (ANSA) - ROMA, 19 GIU -  Notizie di reato trasmesse on-line dalla polizia giudiziaria alle procure con risparmio di uomini, ma anche di denaro: 23 milioni di euro l'anno nel solo Mezzogiorno. Non si tratta di un obiettivo a lunga scadenza,ma del futuro prossimo della giustizia.

   Il ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, presidente del CMSI-Comitato dei Ministri per la Societa' dell'Informazione, ha infatti appena firmato le comunicazioni che danno il via ad una serie di progetti per sostituire con la posta elettronica certificata la tradizionale trasmissione manuale degli avvisi di reato da parte delle varie Forze dell'ordine a 77 Procure della Repubblica poste nel Sud. L'iniziativa riguarda i ministeri dell'Interno e della Giustizia e coinvolgera' Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Corpo Forestale dello Stato.

   ''Molte comunicazioni relative alle notizie di reato, che ora vengono recapitate a mano da personale delle forze dell'ordine, cosi' distolto dai piu' importanti compiti di istituto, prossimamente giungeranno alle Procure della Repubblica per via elettronica, fino ad arrivare all'obiettivo di trattare, in questa prima fase, in modo digitale quasi un milione di comunicazioni'' ha annunciato Stanca.

   ''L'iniziativa, la prima di una serie, - ha spiegato ancora il ministro - ha richiesto un investimento complessivo di 14,8 milioni di euro, di cui 3,7 finanziati dal Comitato dei Ministri per la Societa' dell'Informazione, e rientra nel piu' ampio 'Progetto @P@', finalizzato alla diffusione e all'utilizzo della comunicazione elettronica nella Pubblica amministrazione italiana, obiettivo 5 di legislatura che, complessivamente, richiedera' investimenti per circa 42 milioni di euro, di cui 13 co-finanziati dallo stesso Comitato Interministeriale, innescando risparmi annui per almeno 130 milioni di euro, con un rientro dell'investimento in 24 mesi a partire dall'erogazione''. Il vantaggio non sara' solo economico:  ''molte delle procedure semplificheranno i rapporti burocratici con cittadini ed imprese migliorando la trasparenza e l'efficienza delle prestazioni della Pubblica amministrazione''.(ANSA).

 

 

 


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