MANOVRA: MAPPA DEI RINCARI, DA BENZINA A FISCO. CONSUMATORI, FAMIGLIE SBORSERANNO 3.200 EURO - BRUNETTA,STUPIDO FINGERE CHE TUTTE LAUREE SIANO UGUALI - PRONTO A UN TAVOLO CON GELMINI SU VALORE LEGALE TITOLI DI STUDIO

giovedì 21 luglio 2011

MANOVRA: MAPPA DEI RINCARI, DA BENZINA A FISCO
(ANSA) - ROMA, 20 LUG - Per arrivare alla fine dell'anno le
famiglie dovranno sborsare (a regime) 3.200 euro in piu' per
l'effetto combinato della manovra (1.772 euro) e dell'aumento
dei prezzi e delle tariffe (1.461 euro). Ecco una mappa dei
rincari fornita da Federconsumatori ed Adusbef:

- MANOVRA - INCREMENTO COSTI PER FAMIGLIA IN EURO/ANNO AL TERMINE DEL
QUADRIENNIO 2011-2014.

SANITA' 315 EURO
ENTI LOCALI 296 EURO
PENSIONI 102 EURO
BENZINA 60 EURO
IMPOSTA BOLLO 333 EURO
TAGLI FISCO 666 EURO
========================
TOTALE 1.772 EURO

- PREZZI-TARIFFE - AUMENTI DI PREZZI E TARIFFE PER IL 2011:
ALIMENTAZIONE 367 EURO
TRENI 122 EURO
TRASPORTO PUBB. 41 EURO
BANCHE-MUTUI 98 EURO
CARBURANTI 240 EURO (*)
PRODOTTI CASA 87 EURO
ASSICURAZIONE 105 EURO
TARIFFE AUTOSTR. 37 EURO
TARIFFE GAS 106 EURO
TARIFFE ELETTR. 19 EURO
TARIFFE ACQUA 21 EURO
TARIFFE RIFIUTI 38 EURO
RISCALDAMENTO 180 EURO
===========================
TOTALE 1.461 EURO
(*) = senza aumento delle accise.

(ANSA).


MANOVRA: CONSUMATORI, FAMIGLIE SBORSERANNO 3.200 EURO
AUMENTI SI AGGIUNGERANNO A 'INCESSANTI' RINCARI PREZZI E TARIFFE
(ANSA) - ROMA, 20 LUG - Oltre 3.200 euro in piu' a famiglia
per l'effetto combinato delle misure della manovra e dei rincari
di prezzi e tariffe. I consumatori (Adusbef e Federconsumatori)
ribadiscono il loro ''severo giudizio su una manovra iniqua e
sbagliata'' E forniscono due conti: le famiglie al termine dei 4
anni di correzione, cioe' con le misure a regime, dovranno
sborsare oltre 1.700 euro in piu' l'anno. Una cifra che andra'
ad aggiungersi all'aumento ''incessante'' delle tariffe e
all'aumento dei prezzi di beni di prima necessita': altri 1.461
euro. In tutto quindi, al termine dei 4 anni, la 'stangata'
ammontera' a 3.233 euro in piu' a famiglia.
La voce che incidera' di piu' sui bilanci gia' prosciugati
della famiglie e' quella relativa all'aumento dell'imposta di
bollo sui 22 milioni di deposito titoli. Fruttera' alle casse
dello stato 8 miliardi, ma comportera' una spesa singola di 333
euro. Segue nella classifica dell'esborso l'effetto dei tagli
sulla sanita': il risparmio per l'erario sara' di 7,5 miliardi
(a cui vanno sommati altri 4,5 miliardi dei tagli precedenti)
con un effetto di 315 euro in piu'. Anche il pieno (grazie
all'aumento delle accise) costera' di piu': 60 euro l'anno. E il
conto per la mancata indicizzazione delle pensioni si tradurra'
mediamente in una perdita di 102 euro. Aggiungendo poi i tagli
agli enti locali che ricadrebbero sui cittadini sotto forma di
addizionali, si arriva a 1.106 euro. Ma non basteranno per
richiudere il portafoglio. La manovra sposta infatti al 2013 e
2014 una cifra consistente che arriverebbe dal taglio lineare
degli sconti fiscali. E non si salverebbero quelli destinati
alla famiglia. Cosi', incluso anche questo ulteriore taglio (che
riguarderebbe detrazioni familiari, deduzioni contributi
previdenziali e detrazioni sanitarie) il conto aumenta di altri
666 euro arrivando a complessivi 1.772 euro.
''La convergenza di questi due fattori (manovra + aumento di
prezzi e tariffe) comporta una drastica riduzione del potere di
acquisto, che, per di piu', si inserisce in una situazione di
forte contrazione dei consumi. Alla luce di queste ricadute,
infatti, si puo' profilare un crollo dei consumi del -7/8%''.
''Tutto cio' e' estremamente grave - affermano Rosario
Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e
Adusbef - ed imporrebbe una radicale modifica della manovra per
una maggiore equita' e, nello stesso tempo, per impedire
un'ulteriore contrazione del mercato che produrrebbe effetti
molto negativi sulla produzione industriale e dei servizi nel
nostro Paese, con conseguenze del tutto immaginabili''.(ANSA).

P.A.: BRUNETTA,STUPIDO FINGERE CHE TUTTE LAUREE SIANO UGUALI
PRONTO A UN TAVOLO CON GELMINI SU VALORE LEGALE TITOLI DI STUDIO
(ANSA) - ROMA, 20 LUG - ''Le lauree non sono tutte uguali,
sarebbe stupido fingere che lo siano. E' un'ipocrisia che vale
per il settore pubblico che evidentemente non esiste il settore
privato''. Lo ha detto il ministro della Pubblica
amministrazione, Renato Brunetta nell'audizione presso la
Commissione Istruzione del Senato.
La questione della validita' legale delle lauree e' ''un tema
di straordinaria rilevanza per il Paese''. ''Sono disponibile a
un confronto con il Ministero dell'Istruzione'', ha continuato
il ministro riconoscendo alla riforma Gelmini il merito di
''determinare un sistema coerente di incentivi per la
competizione anche a livello universitario, con l'effetto di
spingere le universita' a impegnarsi nella qualita' dell'offerta
formativa per attrarre gli studenti''.(SEGUE).

P.A.: BRUNETTA,STUPIDO FINGERE CHE TUTTE LAUREE SIANO UGUALI (2)
(ANSA) - ROMA, 20 LUG - ''Voi andate avanti sul tema del
valore legale dei titoli di studio - ha detto il ministro ai
senatori della Commissione Istruzione - il Paese ha bisogno di
rompere gli schemi''.
''L'obiettivo - ha spiegato - e' passare dal concetto di
valore legale a quello sostanziale del titolo di studio''. ''Il
valore legale delle lauree non serve assolutamente a niente nei
concorsi pubblici, quello che serve e' chiarezza nella domanda
(chi si cerca) e trasparenza della selezione, come dimostra un
concorso straordinario che abbiamo organizzato a Napoli con Rosa
Russo Iervolino per 500 dipendenti del Comune''.
''Grazie alla digitalizzazione abbiamo fatto un concorso da
115 mila domande blindato dalla prassi universale delle
raccomandazioni - ha raccontato - Ho ricevuto tre richieste di
raccomandazioni a cui ho risposto con un sorriso''. ''Mi aspetto
sempre che un Panebianco o un Galli della Loggia dica che a
Napoli e' successa una cosa bella, pulita, rapida (i vincitori
sono gia' in servizio dopo un anno)''.(ANSA).



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