MILANESE DI NUOVO SENTITO DA PM
giovedì 28 luglio 2011
MILANESE: DI NUOVO SENTITO DA PM, GIUNTA RINVIA DOMANI
PROCURA ROMA CHIEDE VERBALI PRANZO CAPALDO. PD, TREMONTI SPIEGHI
(ANSA) - ROMA, 27 LUG - Alla fine ha scelto di rispettare la
convocazione dei pm: Marco Milanese e' stato nuovamente sentito,
come persona informata sui fatti, in una caserma romana dai
magistrati napoletani che indagano sulla P4. Un'ora di colloquio con il pubblico ministero Francesco
Curcio, servito, secondo quanto si e' appreso, al deputato del
Pdl per chiarire ancora una volta i rapporti tra alcuni
ufficiali della Guardia di Finanza e gli indagati dell'inchiesta
P4 (...).
Con i magistrati, l'ex consigliere di Tremonti, avrebbe
fornito ulteriori precisazioni sulla data della cena a casa del
presidente dell'Adn Kronos Giuseppe Marra in cui quest'ultimo
sarebbe stato incaricato dal generale Michele Adinolfi di
riferire a Luigi Bisignani che i suoi telefoni erano
intercettati. In particolare, per quanto riguarda le date,
Milanese avrebbe ribadito che quella cena ci fu dopo l'estate
2010 mentre Adinolfi, nel confronto col parlamentare, ha
sostenuto invece che fu a dicembre 2009.
Nel corso dell'interrogatorio non si e' invece parlato della
casa in via Campo Marzio affittata da Milanese e utilizzata,
secondo l'accusa gratis, dal ministro Tremonti. Nella memoria
consegnata ieri alla Camera, il deputato del Pdl ha sostenuto
che il ministro contribuiva all'affitto (8.500 euro, ndr)
pagando 4mila euro al mese in contanti, per un totale di 75mila
euro. Sulla vicenda il segretario del Pd Pierluigi Bersani ha
chiesto direttamente a Tremonti di fornire la sua versione. ''E'
questa una cosa pensabile da parte di un ministro delle Finanze
e dell'Economia?''.
La decisione di rispondere alla convocazione dei pm ha di
conseguenza fatto slittare a domani l'audizione di Milanese
davanti alla Giunta della Camera, che dovra' pronunciarsi
sull'autorizzazione ad acquisire i suoi tabulati telefonici e ad
autorizzare l'apertura delle cassette di sicurezza avanzata
dalla procura di Napoli nell'ambito di un'altra inchiesta in cui
il deputato e' indagato per corruzione. Nelle cassette, secondo
l'accusa, ''vi e' fondato motivo di ritenere possano trovarsi
beni o valori di provenienza delittuosa''.
I tabulati servono invece per ''ricostruire i rapporti dallo
stesso intrattenuti con esponenti della Gdf''. Le richieste,
sulle quali lo stesso Milanese non si e' opposto, saranno dunque
messe al voto domani mentre per quanto riguarda la richiesta di
arresto ''la Giunta potrebbe lavorare anche ad agosto - ha
spiegato il relatore Fabio Gava - ma una eventuale decisione
rimarrebbe 'pendente' davanti ad un'Aula che non potrebbe
esprimersi prima di settembre''.
In attesa della decisione si e' di fatto aperto un altro
fronte. Il procuratore di Roma Giovanni Ferrara ha infatti
chiesto a colleghi napoletani i verbali nei quali si fa
riferimento al pranzo a casa dell'avvocato Luigi Fischetti, nel
dicembre dell'anno scorso, al quale parteciparono il ministro
Tremonti, il procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo e lo
stesso deputato del Pdl. Secondo l'accusa, Milanese sapeva gia'
di essere indagato e il procuratore aveva gia' sentito alcuni
testimoni d'accusa proprio contro Milanese. Entrambi, pero',
hanno fornito una versione diversa: il primo sostenendo che quel
pranzo fu organizzato ben 2 mesi prima, dunque quando non sapeva
nulla dell'indagine a suo carico; Capaldo affermando di non aver
sollecitato alcun incontro con il ministro dell'Economia e di
aver accettato l'invito a pranzo ignorando la presenza di
Milanese, finito comunque sotto inchiesta a Roma nel gennaio
successivo nell'ambito di un risvolto dell'inchiesta del pm
Paolo Ielo sugli appalti Enav.
Gli atti istruttori, insieme con la relazione sull'accaduto
gia' consegnata da Capaldo a Ferrara, saranno poi girati alla
procura generale presso la corte di appello, organo di vigilanza
e di controllo presieduto da Luigi Ciampoli, ai fini di una
valutazione. Se la procura generale riterra' che sussistano gli
estremi per un'azione disciplinare, la documentazione sara'
inviata per competenza alla procura generale presso la Corte di
Cassazione. Eventuali rilievi di natura penale sarebbero,
invece, di pertinenza della procura di Perugia.(ANSA).
MILANESE: PD, DOMANI CIASCUNO SI ASSUMA RESPONSABILITA'
CLIMA NON RASSICURANTE, PRONTI A LAVORARE TUTTA LA SETTIMANA
(ANSA) - ROMA, 27 LUG - "Domani in giunta ciascun gruppo
dovra' venire allo scoperto e assumersi le proprie
responsabilita', chiarendo almeno se intende consentire lo
sviluppo delle indagini. Noi abbiamo chiesto di votare le
autorizzazioni per aprire le cassette di sicurezza sequestrate a
Marco Milanese e di acquisire tabulati telefonici relativi ad
alcune conversazioni del deputato del Pdl con esponenti della
Guardia di finanza. In questo modo si potrebbe intanto dare un
contributo almeno a non ostacolare le indagini''. E' il giudizio
che da' dei lavori della Giunta per le autorizzazioni a
procedere Donatella Ferranti, capogruppo Pd in commissione
Giustizia e componente della Giunta.
''C'e' un clima comunque che non ci tranquillizza: per noi si
puo' stare anche tutta la settimana e arrivare ad una decisione
in giunta anche sulla richiesta di custodia cautelare nei
confronti dell'ex consigliere di Tremonti. La vicenda e' cosi'
delicata che non consente dilazioni, sia per chiarezza nei
confronti della persona coinvolta sia per correttezza nei
confronti dell'opinione pubblica". (ANSA).