DIGOS, PERQUISIZIONI A RAFFICA DOPO LA NOTTE DI GUERRIGLIA. 6 AGENTI FERITI, TRA CUI UN FINANZIERE (La stampa)
Di seguito, l’articolo apparso oggi su La Stampa. Chi lo vuole, può fare gli auguri al finanziere ferito nel topi aperto appositamente alla pagina http://www.ficiesse.it/f_messaggi.php?id_topic=12373&page=1#on.
Da http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/413606/
DIGOS, PERQUISIZIONI A RAFFICA DOPO LA NOTTE DI GUERRIGLIA
Esponenti dell’area anarchica, autonoma e No Tav nel mirino. Sei agenti feriti negli scontri. Domani il corteo pacifico
Massimo Numa
Torino
La Digos ha computo nella notte una serie di perquisizioni a Torino, in Valsusa e nel Canavese. Al centro dell’indagine alcuni esponenti dell’area anarchica, autonoma e anche del movimento No Tav. Uno di loro è stato accompagnato in Questura per chiarire alcuni aspetti collegati all’atto giudiziario. L’operazione, coordinata dal vice dirigente della Digos Cecilia Tartone, è avvenuta due ore dopo la fine degli scontri al cantiere di Chiomonte tra circa duecento incappucciati e le forze dell’ordine.
Delle sette perquisizioni già  avvenute, due sono state disposte su delega dell’autorità  giudiziaria per minacce, mentre cinque sono di iniziativa della Digos alla ricerca di armi ed esplosivi, in relazione agli attacchi compiuti contro le forze dell’ordine nelle scorse giornate. Al momento - ha reso noto la Questura - sono stati rinvenuti e sequestrate alcune fionde, maschere antigas e petardi.
Lo stesso «equipaggiamento» utilizzato anche la scorsa notte, quando gli estremisti hanno lanciato contro polizia e carabinieri biglie di piombo, bulloni e pietre. Il bilancio è di sei i feriti, uno in condizioni serie per una lesione ad una gamba: si tratta di tre poliziotti, due carabinieri e un finanziere. Due i fronti da cui sono stati sferrati gli attacchi: l'area archeologica, che già  nei giorni scorsi ha riportato gravi danni, e la zona sottostante il viadotto autostradale Clarea. La situazione è tornata tranquilla attorno alle 3,30, ma l’autostrada A32 è stata chiusa per 5 ore.
La Questura riferisce di «attacchi protratti nel tempo con veemenza». I manifestanti hanno tentato di attaccare un cavo metallico alla rete nel tentativo di sradicarla, ma la fune è stata recisa dalle forze dell'ordine. Nel corso della notte i manifestanti hanno appiccato, inoltre, roghi nella zona boschiva antistante il Museo archeologico, prontamente spenti. Per tutta la durata dei disordini sulla strada dell'Avanà  , nella zona della centrale elettrica di Chiomonte, un centinaio di abitanti della Val Susa, contrari all'infrastruttura ferroviaria, hanno dato vita a un presidio di protesta.
Intanto, gli oppositori dell’alta velocità  Torino-Lione preparano un’altra manifestazione. «Quella di domani sarà  una grande marcia, pacifica e determinata per dimostrare a tutti» che gli «inviti a non partecipare ai cortei di protesta, non contano nulla», afferma il Comitato di lotta popolare di Bussoleno, promotore dell’iniziativa.
«Sarà  una grande manifestazione popolare per ribadire che la nostra valle non va militarizzata, che quelli sono i nostri boschi», rilancia Alberto Perino, leader dei No tav, che ieri sera ha partecipato a un’assemblea di presidio mirata ad organizzare la giornata di domani. Questa sera si terrà  ancora un coordinamento dei comitati nel quale si discuterà  anche dello smantellamento del campeggio dei No Tav, previsto per domenica.
«Dalla chiusura del campeggio - spiegano - riparte il presidio permanente che per tutto agosto animerà  Chiomonte e la Baita Presidio della Maddalena». Il mese di settembre, per i No tav, «sarà  un punto di arrivo-inizio. La maturità  del movimento - conclude il Comitato - va ben oltre gli auguri di chi gufa la sua morte: venti anni di lotte hanno dimostrato di che pasta è fatta la Val Susa e sabato è la giornata per dimostrarlo ancora una volta».