CROSETTO: ANCH'IO PAURA DELLA GDF, IN QUESTO PAESE SE QUALCUNO PARLA DELLA GDF RISCHIA DI PAGARLA. TREMONTI TELEFONA A DI PAOLO, PIENA FIDUCIA. PROCURA NAPOLI VALUTA AFFERMAZIONI - GDF:COMANDANTE DI PAOLO AD ALLIEVI, NON CERCATE SCORCIATOIE
sabato 30 luglio 2011
CROSETTO,TREMONTI?ANCH'IO PAURA DELLA GDF,RIFERISCA A CAMERE
IN QUESTO PAESE SE QUALCUNO PARLA DELLA GDF RISCHIA DI PAGARLA
(ANSA) - ROMA, 29 LUG - ''Quello che dice Tremonti, in
particolare i suoi timori sulla Guardia di Finanza, non e'
lontano dalla verita': il potere della Gdf e' troppo grande,
troppo incontrollabile. E mentre dico queste cose anche io non
mi sento tranquillo, affatto: e' una cosa grave, lo so, ma la
dico in diretta perche' rimanga, me ne assumo la
responsabilita''': cosi' il sottosegretario alla Difesa Guido
Crosetto alla Zanzara di Radio 24 commenta le parole del
Ministro dell'economia .
''Probabilmente - aggiunge - dopo queste parole da domani ci
sara' un finanziere che si occupera' anche di me. In questo
Paese so che se qualcuno dice qualcosa sulla Gdf rischia di
pagarla''. ''Un carabiniere o un poliziotto senza magistrato non
puo' indagare, la Gdf per motivi fiscali invece puo' fare quello
che vuole'', continua Crosetto. ''Nella Finanza c'e' una
gerarchia strana; mentre le forze armate hanno una gerarchia
chiara e vanno a dipendere dal ministro della difesa, la Gdf
invece non ha gerarchia. A chi risponde?''. ''Si puo' discutere
della smilitarizzazione della Gdf; quello che ha detto Tremonti
apre un nuovo scenario''. Per Crosetto quindi ''Tremonti, in
merito a cio', dovrebbe andare a riferire in
Parlamento''.(ANSA).
TREMONTI TELEFONA A DI PAOLO, PIENA FIDUCIA IN GDF
(ANSA) - ROMA, 29 LUG - Il ministro dell'economia Giulio
Tremonti - secondo quanto apprende l'ANSA da fonti vicine alla
Gdf - ha telefonato questa sera al comandante generale della
Guardia di Finanza, gen. Nino Di Paolo, esprimendogli ''piena
fiducia e stima nelle Fiamme Gialle, confermando come il corpo
abbia sempre agito nel pieno e rigoroso rispetto delle leggi''.
La telefonata del ministro e' stata fatta dopo le
dichiarazioni del sottosegretario Guido Crosetto sulla Guardia
di finanza.
(ANSA).
TREMONTI TELEFONA A DI PAOLO, PIENA FIDUCIA IN GDF (2)
(ANSA) - ROMA, 29 LUG - Le dichiarazioni di Crosetto -
sempre secondo quanto si e' appreso - sono state ritenute dal
ministro Tremonti, nel corso della telefonata con il comandante
generale, ''inappropriate e del tutto inaccettabili, cosi' come
qualsiasi altra illazione sulla condotta e sull'onorabilita'
della Gdf''. (ANSA).
TREMONTI SPIATO?PROCURA NAPOLI VALUTA AFFERMAZIONI
SPUNTA ANCHE PISTA 007, ACCERTAMENTI SU COSTI REALI LAVORI CASA
(ANSA) - ROMA, 29 LUG - E' solo una 'sensazione' del
ministro, non supportata da elementi oggettivi, oppure qualcuno
veramente spiava Giulio Tremonti? E chi? Il 'chiarimento' del
titolare dell'Economia sulla casa in via di Campo Marzio, a
Roma, apre un nuovo scenario che in queste ore i magistrati
della procura di Napoli, titolari delle inchieste sulla P4 e su
Marco Milanese, stanno valutando. E non e' escluso che possano
decidere di sentire nuovamente il ministro, anche se al momento
non e' stato fatto alcun passo formale ne' sono state acquisite
agli atti l'intervista a 'Repubblica' e la lettera che lo stesso
Tremonti ha inviato al 'Corriere della Sera'.
In serata il ministro Tremonti ha telefonato al comandante
generale della Guardia di Finanza, gen. Nino Di Paolo, per
esprimergli "piena fiducia e stima nelle Fiamme Gialle,
confermando come il corpo abbia sempre agito nel pieno e
rigoroso rispetto delle leggi". Una telefonata che il ministro
ha fatto dopo le dichiarazioni del sottosegretario Guido
Crosetto che aveva detto: ''Quello che dice Tremonti, in
particolare sui timori della Guardia di Finanza, non e' lontano
dalla verita': il potere della Gdf e' troppo grande, troppo
incontrollabile''.
E' chiaro pero' che i magistrati vorranno vederci chiaro,
perche' le parole del ministro, viene fatto notare in ambienti
giudiziari, non si discostano troppo dal discorso che Tremonti
ha fatto ai pm Francesco Curcio ed Henry John Woodcock lo scorso
17 giugno, quando fu sentito sulle presunte 'cordate'
all'interno della Guardia di Finanza. Ai magistrati Tremonti ha
confermato che all'interno della Gdf "si sono creati meccanismi
potenzialmente negativi" tra i potenziali candidati alla
poltrona di comando, "che hanno preso a coltivare relazioni
esterne al corpo". Ma soprattutto, ha rivelato che in Parlamento
giravano parecchie voci su un possibile utilizzo del 'metodo
Boffo' nei suoi confronti'. L'argomento lo affronta quando i pm
gli fanno sentire una telefonata tra il premier Berlusconi e il
generale Adinolfi e gli chiedono se abbia fatto cenno al
Cavaliere di una utilizzazione strumentale della Gdf ai suoi
danni da parte dello stesso presidente del Consiglio. "Con il
presidente ebbi una discussione in cui manifestammo posizioni
diverse sulla politica di bilancio - risponde Tremonti - Ad un
certo punto sono emerse posizioni fortemente critiche in ordine
alla mia attivita'...Per inciso e in parallelo su alcuni settori
della stampa si manifestava una spinta alle mie dimissioni se
non avessi modificato le mie dimissioni. A questo punto se non
ricordo male manifestai la mia refrattarieta' ad essere oggetto
di campagne stampa tipo quella Boffo. Cio' trovava riscontro in
voci in Parlamento che mi sono permesso di segnalare a
Berlusconi...Quando parlo di metodo Boffo mi riferisco alla
propalazione sui mass media di notizie riservate e/o infondate
atte a screditare chi viene preso di mira". Il suo ex
consigliere, Marco Milanese, quattro giorni prima, era stato piu'
esplicito. "Ho visto il ministro Tremonti qualche giorno fa -
mette a verbale - e mi ha detto che ha avuto uno sfogo con il
presidente del Consiglio Berlusconi perche' aveva saputo che era
seguito. O comunque negli ambienti politici si dice che stanno
attuando il metodo Boffo anche nei suoi confronti...per
contrastare la sua ascesa politica". Milanese aggiunge poi che
sempre Tremonti gli ha ribadito di aver riferito "a Berlusconi
che stanno cercando 'cose' per metterlo in difficolta' da un
punto di vista politico". Il premier, dice ancora Milanese ai
pm, "ha negato che cio' potesse essere vero e che nessuno stavo
ordendo nei suoi confronti", ma "il ministro e' convinto che
tutto questo sia vero". Ma chi 'seguiva' Tremonti? E chi sta
cercando di screditarlo? Secondo Milanese il ministro faceva
riferimento "anche alla Gdf ed al generale Adinolfi", mentre il
titolare di via XX Settembre non fa nomi e, in ogni caso, in piu'
occasioni ha ripetuto di "non aver mai detto a Berlusconi che mi
voleva far fuori tramite la Gdf". Secondo quanto si apprende, i
sospetti, se davvero il ministro e' stato "spiato, controllato e
pedinato", sarebbero dunque incentrati su esponenti dei servizi
segreti. E chi aveva ordinato di seguire Tremonti? Anche questo
potrebbe essere oggetto di accertamenti da parte degli
inquirenti. Sulla vicenda hanno chiesto chiarimenti sia l'Idv
sia l'Api, mentre l'esponente del Pd nel Copasir Ettore Rosato
chiede che sia direttamente Berlusconi a riferire al Comitato
sulle parole di Tremonti, che pongono "il problema della
sicurezza personale degli esponenti del governo". L'interesse
dei magistrati riguarda poi anche un altro aspetto della vicenda
della casa in via Campo Marzio, in locazione a Marco Milanese: e'
quello relativo alla ristrutturazione, eseguita dalla Edil Ars
di Angelo Proietti, secondo l' accusa gratuitamente in cambio di
appalti dalla Sogei. Nell'abitazione sarebbero stati infatti
eseguiti lavori per 50mila euro, a differenza dei 200mila che
sarebbero stati indicati al proprietario dell'immobile (il Pio
Sodalizio dei Piceni). L'importo della ristrutturazione doveva
essere scalato dal canone di locazione dell'immobile: ed ecco
allora il sospetto degli inquirenti di una truffa, i cui
contorni sarebbero ancora da approfondire.(ANSA).
TREMONTI, NON HO BISOGNO FREGARE SOLDI, NE' FAVORI
NITTO PALMA, NON DEVE DIMETTERSI; CROSETTO, GDF INCONTROLLABILE
(di Francesco Carbone)
(ANSA) - ROMA, 29 LUG - Il ministro dell'Economia, Giulio
Tremonti, si difende dall'accusa di aver ricevuto favori
illeciti (la casa in via Campo Marzio del suo ex braccio destro
Marco Milanese) perche' - spiega intervenendo a Uno Mattina -
''non ne ho bisogno''. Cosi', dopo aver affidato le sue verita'
a due quotidiani, durante il passaggio televisivo aggiunge:
''non ho bisogno di rubare soldi, di fregare soldi agli
italiani. Non l'ho mai fatto e vorrei continuare a non farlo''.
Poi aggiunge: ''Non ho casa a Roma, non me ne frega niente, non
faccio vita di salotti''. ''Forse - ribadisce - avrei dovuto
essere piu' attento, ma se devi lavorare in questo modo...
Gestire il terzo debito ti impegna abbastanza''. Comunque
l'inquilino di via XX Settembre annuncia: ''se ci sono stati
illeciti la magistratura procedera'. Se ci sono stati appalti
commissariamo tutto, abbiamo gia' commissariato una societa' e
lo rifaremo se serve''. Ma sente il bisogno di scusarsi con gli
italiani? ''per uno come me e' una cosa...''. Tremonti non
finisce la frase lasciando pero' capire che si tratta di un
gesto difficile per lui. ''Forse avrei dovuto essere piu'
attento, ma se ho fatto degli errori l'unica scusante che ho e'
che lavoro tanto perche' devo gestire il terzo debito del mondo.
E vorrei continuare a lavorare nell'interesse del mio Paese''.
Un pensiero pienamente condiviso dal neo ministro della
Giustizia, Francesco Nitto Palma, secondo il quale sul suo
collega di governo e' in atto ''una fibrillazione
propagandistica. Io non credo - dice - che allo stato delle cose
si debba dimettere''.
''Quello che dice Tremonti (''In caserma non ero tranquillo,
temevo di essere vittima di scontri tra bande dentro la
Finanza'' ndr.), in particolare i suoi timori sulla Guardia di
Finanza, non e' lontano dalla verita': il potere della Gdf e'
troppo grande, troppo incontrollabile. E mentre dico queste cose
anche io non mi sento tranquillo, affatto: e' una cosa grave, lo
so, ma la dico in diretta perche' rimanga, me ne assumo la
responsabilita''', incalza il sottosegretario alla Difesa Guido
Crosetto parlando a Radio 24. E aggiunge: ''Probabilmente dopo
queste parole da domani ci sara' un finanziere che si occupera'
anche di me. In questo Paese so che se qualcuno dice qualcosa
sulla Gdf rischia di pagarla''.
L'opposizione intanto preme sul ministro dell'Economia e, con
molte voci, chiede le dimissioni. Il leader di Sel, Niki
Vendola, spiega che la spiegazione di Tremonti e' ''un modo
minimalista e imbarazzante per affrontare la questione morale e
la crisi economica del Paese''. Per l'Udc parla Pierluigi
Mantini, chiede le dimissioni e sostiene che il ministro prende
in giro gli italiani, con il trucco della sub locazione. Per
Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni Economiche del
Gruppo del Pd alla Camera, ''la toppa messa da Tremonti e'
peggiore del buco''. Interviene anche Francesco Rutelli (Api),
che accenna ai timori di essere spiato dei quali il ministro ha
parlato con Repubblica. ''Ha sporto la denuncia per questo?'',
si chiede. ''Dimostri di non aver pagato in nero'', chiede
invece l'Idv.
(ANSA).
MILANESE: DONADI, TREMONTI BUGIARDO FINO A PROVA CONTRARIA
(ANSA) - ROMA, 29 LUG - ''Il ministro Tremonti e' un bugiardo
e si deve dimettere. Lo sara' sino a prova contraria. Sino a
quando, cioe', non avra' depositato presso la presidenza della
Camera gli estratti conto dei suoi conti correnti dai quali
emerga il prelievo settimanale dei mille euro che versava a
Milanese, visto che i soldi non crescono sugli alberi''. Lo
afferma il presidente dei deputati Idv Massimo Donadi.
''Il ministro dell'Economia - aggiunge Donadi - ha il dovere
di spiegare tutto agli italiani e, oltre alla questione
dell'affitto, deve anche chiarire da chi e perche' si sentiva
spiato e pedinato e quale sia la guerra per bande all'interno
della Guardia di Finanza. Se questi fatti sono veri, Tremonti
doveva recarsi in procura a denunciarli gia' da tempo. Lo ha
fatto o lo sta per fare? Se la risposta e' negativa e' lecito
pensare che le sue parole siano solo un misero tentativo di
depistaggio''. (ANSA).
GDF:COMANDANTE DI PAOLO AD ALLIEVI, NON CERCATE SCORCIATOIE
GENERALE, CITTADINI CHIEDONO COMPORTAMENTI INECCEPIBILI
(ANSA) - ROMA, 29 LUG - ''Non cercate scorciatoie che non
siano figlie della vostre capacita' e della vostra onesta'
intellettuale''. Cosi' il comandante generale della Guardia di
Finanza, generale Nino Di Paolo, si e' rivolto ai settecento
finanzieri che questa mattina hanno ricevuto le Fiamme Gialle
nel corso di una cerimonia nella scuola di formazione a Bari.
''Sappiate interpretare il vostro impegno e le vostre fatiche
quotidiane - ha proseguito il comandante rivolgendosi ai giovani
finanzieri - con serieta' e con la consapevolezza di essere
destinatari di forti aspettative da tutti i cittadini, che
esigono soprattutto da noi comportamenti ineccepibili''.(ANSA).