L'AMAREZZA DELLA FINANZA "TRATTATI COME APPESTATI". NEL CORPO PREVALE LO SMARRIMENTO: SPROFONDATI COME NEL 1992 (La Stampa)
sabato 30 luglio 2011
La Stampa – 30 luglio 2011
L'AMAREZZA DELLA FINANZA “TRATTATI COME APPESTATI"
Nel corpo prevale lo smarrimento: sprofondati come nel 1992
«Tocchiamo interessi e paghiamo i danni di contrasti politici» di Guido Ruotolo
ROMA - La domanda è sincera: «Perchà © siamo di nuovo diventati degli appestati? Qual'è il nostro male oscuro?». Doveva essere un sondaggio tra le Fiamme Gialle per testare gli umori della base il giorno in cui il ministro dell'Economia fa sapere di non dormire da tempo in una caserma della Gdf perchà © non si sente sicuro, sospettando di essere spiato. E invece si è trasformato in un viaggio nella sofferenza. Vera, di un grappolo di uomini dello Stato, di investigatori, di marinai, di esperti in materia fiscale, di combattenti contro l'economia mafiosa che vivono questa bufera come una profonda ingiustizia e con sgomento. Non c'è collera, ora prevale un senso di scoramento, di impotenza.
Considerati degli appestati così come ai tempi dello scandalo dei petroli (1980), della prima Tangentopoli degli inizi degli anni Novanta, provano a capire come uscire dal tunnel: «Da quattro anni ci eravamo ripresi dal violento scontro tra il comandante generale Roberto Speciale e il viceministro Vincenzo Visco. E finalmente i giornali raccontavano i risultati del nostro lavoro. Oggi siamo di nuovo sprofondati...».
Nessuna dichiarazione ufficiale e neppure ufficiosa dal Comando generale. Muti, sordi e ciechi, per il rispetto che nutrono per le istituzioni. Ma a differenza di Speciale, l'attuale comandante, il generale Nino Di Paolo, è diventato un punto di riferimento per il popolo delle Fiamme Gialle. Nel pieno della bufera dell'inchiesta napoletana, Di Paolo si è incontrato con l'organismo di rappresentanza dei finanzieri, il Cocer: «Si è preso atto - si legge nel comunicato sull'incontro - che il coinvolgimento di alcuni generali in ordine alla possibile violazione del segreto sulle indagini deriva dalle dichiarazioni rese da persone indagate».
Cordate, faide per il potere. A differenza degli anni '80 e '90, quando le mele marce erano dei corrotti, questa volta il coinvolgimento riguarda (per il momento) violazioni di notizie riservate. Nell'incontro durato oltre sette ore, tra il Cocer e il generale Di Paolo si è parlato anche delle possibili cause del coinvolgimento del corpo in questa fibrillazione. Dando così una risposta a quell'interrogarsi sulle ragioni di questa nuova crisi: «Queste criticità sono il riflesso di contrasti - si legge nel documento del Cocer - che si sviluppano in ambito politico e che finiscono per riverberare i loro effetti anche sul Corpo».
Una denuncia da non sottovalutare, sulla degenerazione preoccupante della crisi della politica: «L'espletamento dei compiti istituzionali porta naturalmente a sviluppare attività che incidono su importanti interessi e che possono giungere anche a investire i rapporti tra politica ed economia, così come continuamente avviene per importanti indagini delegate dalla magistratura». Quello che sta accadendo, insomma, sarebbe una reazione alla nuova Tangentopoli che anche la Gdf sta scoperchiando.
Alfonso Papa che utilizza una macchina della Finanza e non solo. Il Cocer delle Fiamme Gialle sottolinea: «C'è l'esigenza di verificare l'eventuale sussistenza di anomalie nell'utilizzo delle foresterie e dei mezzi del Corpo». Dice un marinaio che lavora su una motovedetta della Gdf: «Di quello che succede non si parla tra di noi. Abbiamo paura a farlo perchà © la situazione è molto delicata». Banali considerazioni, che rendono però l'idea di quello che sta accadendo. Le mele marce, se ci sono, vanno individuate e cacciate subito.