TREMONTI SPIATO? AL VIA INDAGINE, DA PM UOMINI SCORTA. FASCICOLO SARA' PER IL MOMENTO SENZA IPOTESI REATO

lunedì 01 agosto 2011

TREMONTI SPIATO? AL VIA INDAGINE, DA PM UOMINI SCORTA
FASCICOLO SARA' PER IL MOMENTO SENZA IPOTESI REATO
(ANSA) - ROMA, 31 LUG - Un fascicolo esplorativo, intestato
''atti relativi a'', di quelli color rosso, gli stessi
utilizzati dalla procura di Roma per i casi in cui, almeno
inizialmente, non ci sono ipotesi di reato ne' indagati. E'
quanto si prospetta, probabilmente gia' domani, per il caso
sollevato dalle dichiarazioni del ministro dell'Economia Giulio
Tremonti il quale, nei giorni scorsi, precisando il senso della
sua occupazione della casa di via Campo Marzio, nel centro di
Roma, ha sottolineato di aver avuto la sensazione di essere
''spiato, controllato, pedinato''.
Domani la questione sara' affrontata dai vertici di piazzale
Clodio, quindi, ragionevolmente, sara' aperto il fascicolo ed al
suo interno saranno inseriti gli articoli di stampa nei quali
sono riportate le parole di Tremonti.
La cartella dovrebbe poi essere assegnata al procuratore
aggiunto Pietro Saviotti, delegato, tra l'altro, a coordinare le
indagini su vicende di spionaggio. Tra le attivita' istruttorie
che, in via di ipotesi, potrebbero essere disposte ci sono, tra
l'altro, le audizioni dello stesso titolare del dicastero di via
XX settembre e degli uomini della sua scorta.
Sul caso, Tremonti e' intervenuto ieri sera per sottolineare
la ''profonda stima e fiducia nella scorta della Guardia di
Finanza'' che lo segue da tanti anni. Sentimenti - ha aggiunto -
per la Guardia di Finanza ''a partire dal suo comandante
generale''. ''Tutto quanto e' a mia conoscenza - ha quindi
aggiunto il ministro - l'ho rappresentato alcune settimane fa
alla magistratura. Lo confermo. Il resto sono state ipotesi e
forzature giornalistiche''. Parole arrivate all'indomani di un
colloquio con Repubblica nel corso del quale, parlando del caso
di Marco Milanese, aveva affermato: ''Lo riconosco. Ho fatto una
stupidata. E di questo mi rammarico e mi assumo tutte le
responsabilita'. In quella casa non ci sono andato per banale
leggerezza, il fatto e' che prima ero in caserma, ma non mi
sentivo piu' tranquillo''. E, riferendosi alle polemiche che
hanno scandito il caso, aveva sottolineato: ''Chi parla di
evasione fiscale e' in malafede. Questa accusa non la posso
accettare. Sono in grado di dimostrare in modo tecnicamente
indiscutibile l'assoluta regolarita' del mio comportamento e del
mio contributo alle spese di quell'affitto''.
(ANSA).

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