SICUREZZA: SINDACATI E COCER, DA GOVERNO NUOVO TRADIMENTO. 'BLITZ MINISTERO ECONOMIA CONTRO PERSONALE IN UNIFORME'. LA RUSSA, MEDIAZIONE PER SBLOCCO FONDI A COMPARTO - TREMONTI SPIATO? SERVIZI NON NE SANNO NULLA. COPASIR SENTIRA' COMANDANTE GDF

mercoledì 03 agosto 2011


SICUREZZA: SINDACATI E COCER, DA GOVERNO NUOVO TRADIMENTO
'BLITZ MINISTERO ECONOMIA CONTRO PERSONALE IN UNIFORME'
(ANSA) - ROMA, 2 AGO - ''In un momento di estrema emergenza e
di grande tensione sociale in cui agli uomini e alle donne in
uniforme vengono chiesti pesanti sacrifici per garantire
l'ordine e la sicurezza pubblica, il soccorso pubblico e il
prestigio della difesa militare nelle missioni internazionali,
il Consiglio dei ministri di domani, diversamente da quanto
promesso e preannunciato, si appresta a consumare l'ennesimo
tradimento a danno degli uomini e delle donne in divisa''. Lo
affermano il Cocer dell'Esercito e i sindacati della Polizia di
Stato Siulp, Sap, Ugl, Consap, della Polizia penitenziaria Sappe
Fns Cisl e Ugl, del Corpo forestale Sapaf, Ugl, Fesipo, Fns Cisl
e dei Vigili del fuoco Fns Cisl, Conapo, Dirstat e Ugl.
Il riferimento e' a quello che viene definito ''un vero e
proprio blitz'' del ministero dell'Economia che nel Cdm di
domani ''intenderebbe porre il proprio veto al varo del Dpcm
promesso dal Governo (che avrebbe consentito di finanziare e far
funzionare i sistemi di sicurezza, difesa e soccorso pubblico) a
meno che tale provvedimento abbia una valenza triennale e non
annuale''.
''Se il governo non interrompe immediatamente questo
tentativo - viene sottolineato - ci troveremo di fronte all'
ennesimo tradimento da parte dell'esecutivo nei confronti degli
uomini e delle donne in uniforme. E questo e' inaccettabile
soprattutto per la dignita' del personale rappresentato''.
I sindacati della Polizia di stato, della Polizia
penitenziaria, del Corpo forestale e dei vigili del fuoco,
inoltre, annunciano per domani l' 'occupazione' di Piazza
Colonna durante il Consiglio dei ministri ''se il Governo non
smentisce immediatamente il blitz del ministero dell'Economia''.

Anche i sindacati delle forze di
polizia Siap, Silp Cgil, Coisp, Anfp, Osapp, Sinappe e FP Cgil
penitenziari e forestali denunciano, in una nota, ''l'ennesimo
voltafaccia del Governo nei confronti degli operatori di tutte
le Forze dell'ordine'' e annunciano che saranno domani in piazza
Montecitorio, durante la riunione a palazzo Chigi che dovra'
''decidere sui contenuti del Dpcm perequativo per il 2011'', per
''protestare contro l'irresponsabile smantellamento del sistema
sicurezza ad opera del governo e per difendere i diritti di chi
garantisce ogni giorno la sicurezza nel Paese''.
I sindacati sottolineano che il ministero dell'Economia ''sta
tentando, con argomentazioni infondate e pretestuose, di ridurre
del 65% le risorse che attraverso il Dpcm dovrebbero essere
riconosciute, nel 2011 e a scopo perequativo, al personale del
comparto sicurezza''. Gli operatori delle forze di polizia,
conclude la nota, ''sono stanchi di questi vergognosi tentativi
di violazione della legge vigente da parte di un governo che fa
apprezzamenti di facciata alle Forze di Polizia, ma
contemporaneamente cerca di non riconoscere agli operatori
persino cio' che gli e' dovuto per legge''. (ANSA).

SICUREZZA: LA RUSSA, MEDIAZIONE PER SBLOCCO FONDI A COMPARTO
'Ho proposto una mediazione'' per il
finanziamento dei sistemi di sicurezza, difesa e soccorso
pubblico che dovrebbe essere approvato con un Dpcm. Lo afferma
il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, rispondendo
all'allarme dei sindacati di categoria.
La mediazione proposta dal ministro, ha spiegato lo stesso La
Russa conversando con i cronisti in transatlantico, e' di
''abbassare l'impegno di quest'anno, che era superiore al
fabbisogno, di circa 20-25 milioni di euro'' tenendo pero'
''ferma la richiesta di ridiscutere la cifra l'anno prossimo''.
''Stiano tranquilli sindacati e Cocer - aggiunge La Russa -
che sbagliano a parlare di 'blitz' dell'Economia, visto che fin
dal primo momento'' la posizione di via XX Settembre era di
pensare a un finanziamento in tre anni ''visto che la manovra e'
triennale''. Le loro ''ragioni'', assicura La Russa, ''sono
saldamente tenute in considerazione, perche' siamo ben
consapevoli della specificita' '' delle professioni del comparto
sicurezza, che ''prendono corpo per la prima volta dopo molti
anni''. (ANSA).


TREMONTI SPIATO? DE GENNARO, SERVIZI NON NE SANNO NULLA
NON CI SIAMO INTERESSATI. COPASIR SENTIRA' COMANDANTE GDF
(ANSA) - ROMA, 2 AGO - Se Tremonti e' stato ''spiato,
controllato e pedinato'', i servizi segreti non ne sanno nulla.
E in ogni caso gli 007 non si sono interessati alla vicenda,
perche' ''non ne hanno alcun titolo'' e perche' ''nessuno ci ha
contattato per occuparcene''. Il direttore del Dipartimento
informazioni e sicurezza Gianni De Gennaro nega ogni
coinvolgimento degli uomini dell'intelligence nella vicenda
denunciata dallo stesso ministro dell'Economia e sulla quale la
procura di Roma ha aperto un'inchiesta.
Ma davanti ai commissari del Copasir che gli hanno posto la
domanda, non ha escluso che qualcun altro possa averlo fatto.
C'e' un importante inchiesta della magistratura, ha spiegato, e
spettera' ai pm accertare come sono andati i fatti. De Gennaro
non ha dunque chiarito i dubbi sollevati dal titolare di via XX
settembre, limitandosi ad escludere un ruolo dei 'suoi' uomini.
Anche per questo, quando a settembre sara' sentito il comandante
della Guardia di Finanza Nino Di Paolo in un'audizione gia'
calendarizzata da settimane, i commissari sono pronti a girargli
la domanda fatta oggi al direttore del Dis. Visto che la scorta
del ministro e' composta da uomini delle Fiamme Gialle e visto
che Marco Milanese ha chiamato in causa il corpo lo scorso 13
giugno nell'interrogatorio davanti ai magistrati.
La vicenda ruota attorno alla casa in via di Campo Marzio
presa in affitto da Marco Milanese per 8.500 euro al mese dal
Pio Sodalizio dei Piceni e utilizzata da Tremonti, per la quale
il ministro pagava - secondo il deputato del Pdl e lo stesso
ministro - circa 4mila euro mensili in contanti, in tranche da
mille euro a settimana. Per spiegare questa scelta, il ministro
ha sostenuto di aver deciso di accettare l'offerta di Milanese
per questioni di privacy: l'abitazione garantiva una maggiore
riservatezza rispetto alla caserma della Gdf (dove ha risieduto
fino al 2004) o all'albergo dove andava abitualmente fino al
2009 quando era a Roma. ''Mi sentivo spiato, controllato,
pedinato'' ha detto il ministro, e per questo ha scelto di
spostarsi in via di Campo Marzio.
Ma da chi era spiato? Tremonti non lo ha mai rivelato
escludendo anche di aver ''mai detto a Berlusconi che mi voleva
far fuori tramite la Gdf'', mentre il suo ex consigliere ha
svelato qualcosa di piu'. Il ministro gli avrebbe detto di aver
avuto ''uno sfogo con il presidente del Consiglio Berlusconi
perche' aveva saputo che era seguito''. E secondo Milanese,
Tremonti faceva riferimento ''anche alla Gdf ed al generale
Adinolfi''.
Intanto il deputato del Pdl - nei confronti del quale pende
una richiesta d'arresto da parte della procura di Napoli, che la
Camera affrontera' a settembre - dopo il voto dell'Aula che ha
autorizzato l'apertura delle sue cassette di sicurezza e di
acquisire i tabulati dei suoi cellulari, ha chiesto a sua volta
ai magistrati di chiedere anche i tabulati di tutti i telefoni
''riconducibili al gruppo di societa' che fanno riferimento a
Viscione (l'imprenditore che lo accusa di aver ottenuto regali e
utilita' in cambio di nomine, ndr) dal 2009 a tutto il 2010''.
''C'e' agli atti qualcosa piu' di un sospetto - dice il suo
legale, Bruno La Rosa - che Viscione potesse avere notizie
riservate da altri soggetti piuttosto che dall'onorevole
Milanese''. Il riferimento, ha scritto il deputato nella memoria
difensiva consegnata alla Giunta della Camera, e' ad
''interrogatori o sommarie informazioni rese nel procedimento
penale intestato a Viscione da persone a lui vicine'': da queste
emergerebbe ''chiaramente che vi erano altri modi'' per
l'imprenditore ''per conoscere dell'indagine, del suo titolare,
nonche' della gravita' della stessa''.
Nella memoria si cita in particolare una telefonata tra lo
stesso Viscione e tale Enzo Resciniti, riportata nell'ordinanza
relativa a Viscione e di cui non e' indicata la data. Ad un
certo punto Viscione dice: ''dii a Pina che io non ci sto domani
qua! Quindi sti carte, con le denunce ei portasse a Sidoti, che
ne parla co chillo magistrato? o no?''. ''Chi e' questo
magistrato - si chiede Milanese - che era in grado di dare
notizie circa l'indagine del dottor Piscitelli e delle stesse
intercettazioni?. Nessuna indagine risulta essere stata fatta in
proposito, meno che mai sul punto e' stata fatta una domanda a
Viscione e/o a Sidoti''.
In ogni caso, avrebbe inoltre spiegato
De Gennaro quando alcuni commissari hanno sollevato la questione
posta dal ministro, i servizi non avrebbero titolo ad
interessarsi della vicenda e nessuno li avrebbe contattati per
occuparsene.
Il direttore del Dis - sempre secondo quanto e' stato
possibile ricostruire - avrebbe anche sottolineato che sulla
vicenda c'e' in corso un'importante inchiesta della
magistratura, cui spettera' il compito di accertare i fatti.
Le parole del ministro dell'Economia saranno comunque
nuovamente all'attenzione del Comitato parlamentare per la
sicurezza della Repubblica in una delle prime sedute di
settembre: sara' infatti sentito il comandante generale della
Guardia di Finanza, generale Nino Di Paolo - la cui audizione
era stata calendarizzata da settimane - e sara' quella
l'occasione per chiarire alcuni punti della vicenda.(ANSA).


MISSIONI:DL E'LEGGE,2.028 MILITARI A CASA DAL 2012
LARGO CONSENSO ANCHE ALLA CAMERA - RISOLTO 'NODO' COOPERAZIONE
(Di Corrado Sessa e Vincenzo Sinapi)
(ANSA) - ROMA, 2 AGO - Nessuna riduzione di militari in
Afghanistan, dove il contingente italiano - 4.200 soldati, il
piu' alto di sempre - non viene toccato, ma dovrebbe subire un
ridimensionamento a partire dall'inizio del 2012; tagli
consistenti invece in Libano (700 militari in meno); per i
militari impiegati per la missione militare in Libia (884); nei
Balcani (271), dove per il primo semestre 2012 e' gia' prevista
una ulteriore riduzione di 59 unita'. Questo e' quanto
stabilisce il decreto di rifinanziamento delle missioni
internazionali per il secondo semestre 2011 (nel caso della
Libia il rifinanziamento e' trimestrale) votato oggi
definitivamente alla Camera con 493 si', 22 no e 15 astenuti. Di
fatto anche le opposizioni, con l'eccezione dell'Idv, hanno
votato - con dissensi interni, per il decreto.
Il provvedimento, che prevede riduzioni di personale per un
totale di 2.028 unita' secondo i dati forniti dalla Difesa, e'
stato modificato dalle commissioni Esteri e Difesa di Palazzo
Madama nella parte che riguarda le risorse ma contro il parere
del ministero del Tesoro. Tra gli altri uno dei nodi riguardava
i fondi sulla cooperazione nelle zone in cui intervengono i
nostri soldati. Il decreto stanzia il 96,2 % per le missioni e
il 3,8% per la cooperazione nelle zone interessate, in
particolare Afghanistan. L'intesa raggiunta a fatica al Senato
non e' stata messa in discussione alla Camera. Rispetto ai 16,5
milioni di euro previsti, 8 milioni sono finanziati subito
mentre gli altri 8,5 verranno trovati nella prossima
finanziaria. La copertura degli importi sara' garantita dal
bilancio del ministero degli Esteri.
Ecco nel dettaglio il decreto, approvato dal Consiglio dei
ministri con il consenso del Carroccio, con le modifiche
bipartisan inserite al Senato che aumentano gli stanziamenti per
il reclutamento di personale delle Forze Armate e per la
cooperazione allo sviluppo . Innanzitutto c'e' un taglio
importante che porta il numero dei militari italiani impegnati
'fuori area' al 30 novembre 2011 a quota 7.222, rispetto ai
9.250 di media del primo semestre dell'anno (vedi tabella).
L'importo del rifinanziamento e' pari a 694 milioni, rispetto
agli 811 del semestre scorso, con una riduzione di circa 120
milioni. Solo nel caso della Libia si passa da un costo di 142
milioni a 58 milioni.
Il Senato, in commissione, ha approvato un emendamento che
stanzia 53 milioni per l'assunzione di personale nell'Esercito,
nella Marina e nell'Aeronautica nel 2011. E' passato anche un
emendamento del Pd, primo firmatario Giorgio Tonini, che stanzia
16,5 milioni di euro per iniziative di cooperazione in favore
dell' Afghanistan al posto dei 5,8 milioni gia' previsti dal
decreto. Tra gli altri e' stato approvato anche un emendamento
che aumenta gli stanziamenti per il sostegno all'economia della
provincia di Trapani, colpita dalla chiusura dell' aeroporto
'Vincenzo Florio' ora usato solo per la missione in Libia. La
Camera oggi non ha toccato nulla del testo che diventa quindi
legge.
Di seguito la tabella sulla presenza militare missione per
missione:
TEATRO OPERATIVO               1/O SEM. 2011      2/O SEM. 2011
AFGHANISTAN(ISAF-EUPOL)        4.200                    4.200                              0
LIBANO(UNIFIL - EUROMARFOR) 1.780                    1.080                        -700
BALCANI                                                 650                       379                        -271
BOSNIA - ALTHEA                                    5                            5                                0
MEDITERRANEO                                 114                          17                           -97
HEBRON                                                 13                           13                               0
RAFAH                                                        1                             1                               0
DARFUR-SUDAN (UNAMID)                  3                             3                               0
CONGO (EUPOL-EUSEC)                     4                             0                              -4
CIPRO                                                        4                             4                                0
GEORGIA UE                                          15                             0                            -15
ANTIPIRATERIA (UE Atalanta-NATO) 274                       270                             -4
IRAQ                                                            73                           60                           -13
EAU-TAMPA-BAHREIN                          125                           93                           -32
SOMALIA UGANDA (EUTMM)                19                            11                             -8
LIBIA (TRIMESTRALE)                        1.970                     1.086                         -884
TOTALE                                                 9.250                      7.222                     -2.028.
(ANSA).

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