COMUNICATO COCER GDF SU FONDO PEREQUATIVO (CHE DEVE ESSERE ANNUALE E NON TRIENNALE) E A STRACQUADANIO E AGLI ALTRI PARLAMENTARI L'IMPLICITO INVITO A DIMOSTRARE LA STESSA INTELLIGENZA POLITICA DEI LORO PREDECESSORI
Di seguito e in allegato, il comunicato stampa diffuso oggi dal Cocer della Guardia di finanza che, nel criticare il tentativo di attribuire carattere triennale, invece che annuale, al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per le risorse stanziate con il cosiddetto “Fonfo perequativo”, risponde all’onorevole Giorgio STRACQUADANIO, che aveva rimarcato nei giorni scorsi come i Cocer, per la vecchia legge del1978, dovrebbero occuparsi soltanto del rancio e trattamento economico (si veda http://www.ficiesse.it/home-page/5499/l_onorevole-stracquadanio-cerca-di-umiliare-il-cocer-e-il-popolo-gdf_-il-cocer-si-occupi-del-rancio-e-non-si-permetta-di-criticare-un-sottosegretario-_dal-programma-omnibus-di-la7_).
La sottolineatura nel testo pubblicato di seguito è della redazione del sito.
Il Consiglio Centrale di Rappresentanza della Guardia di Finanza stigmatizza l’ennesimo tentativo finalizzato ad attribuire il carattere triennale al DPCM di ripartizione delle risorse stanziate con il cd “fondo perequativo”.
Questa scelta, agli occhi del personale rappresentato, qualora giungesse a conclusione, evidenzierebbe ancora una volta la volontà  di voler disattendere, con abili alchimie, gli impegni assunti per mitigare gli effetti distorsivi e devastanti sulle retribuzioni del personale, derivanti dalle misure contenute nella manovra finanziaria varata la scorsa estate.
Non vorremmo che si trattasse dell’ennesimo tentativo, finalizzato a vanificare gli impegni del Governo, assunti con la Legge 23 maggio 2011, n. 74, che consentiva di aumentare gli stanziamenti del citato fondo attingendo, ove necessario, ai risparmi di spesa derivanti dalle missioni internazionali di pace, nonchà © al fondo unico di giustizia.
Auspichiamo, pertanto, che il Governo mantenga fede agli impegni assunti e, quindi, emani il previsto DPCM con il carattere della validità  annuale, anche per non snaturare la scelta fatta a suo tempo da parte dei COCER e delle OO.SS. delle Forze di Polizia ad ordinamento civile, di piena condivisione all’utilizzo delle risorse che costituivano economie per il riordino delle carriere.
Con ponderazione ed equilibrio, inoltre, il Consiglio intende riappropriarsi del ruolo che gli compete, riaffermando la legittimità  della propria funzione svolta a difesa degli interessi collettivi del personale.
Prendendo spunto, pertanto, da quanto accaduto in questi giorni e che lo ha riguardato, il Consiglio, tiene a ribadire la fondamentale importanza del ruolo della rappresentanza per la tutela degli interessi collettivi del personale. Il ruolo è cresciuto nel corso degli anni, nonostante l'obsoleto e inadeguato quadro normativo di riferimento, grazie all'intelligente e costruttivo confronto con quanti, nel Parlamento e negli Esecutivi, hanno mostrato sensibilità  per la risoluzione dei problemi del personale. Questo percorso, che ha già  portato i COCER a negoziare unitamente alle organizzazioni sindacali del comparto il contratto di lavoro e ad essere convocati dal Governo con le altri parti sociali in sede di presentazione delle manovre economiche, non può essere sconfessato, ma anzi deve ulteriormente proseguire, nell'interesse non solo del personale rappresentato, ma dell'intero Paese.
Voler sconfessare questa preziosa funzione, consolidatasi nel tempo, evidenzierebbe la strumentale volontà  di non riconoscere le prerogative, competenze e conoscenze che l’Organismo, anche di fatto, ha acquisito e maturato nel corso degli anni, attraverso una funzione di rappresentanza e di critica costruttiva.
Appare, pertanto, sempre più evidente l’esigenza di giungere in tempi brevi ad una riforma strutturale degli Organismi di Rappresentanza con la quale poter finalmente prevedere, anche per il personale della Guardia di Finanza, uno strumento di tutela degli interessi collettivi ed individuali, esterno ed autonomo dall’Amministrazione.
Roma, 3 agosto 2011
IL COCER DELLA GUARDIA DI FINANZA