TREMONTI AI PM,'IO SPIATO? UNA FORZATURA GIORNALISTICA'. 'MAI DETTO QUELLE PAROLE'. INCHIESTA ROMA VERSO ARCHIVIAZIONE
venerdì 05 agosto 2011
TREMONTI AI PM,'IO SPIATO? UNA FORZATURA GIORNALISTICA'
'MAI DETTO QUELLE PAROLE'. INCHIESTA ROMA VERSO ARCHIVIAZIONE
(di Marco Maffettone)
(ANSA) - ROMA, 4 AGO - ''Una forzatura giornalistica, mai
detto quelle parole''. Il ministro dell'Economia, Giulio
Tremonti, ha spiegato cosi' al procuratore capo di Roma, Giovanni
Ferrara, quanto scritto dal quotidiano La Repubblica circa una
presunta attivita' di spionaggio nei suoi confronti.
Il numero uno di via XX settembre, ascoltato come testimone il
29 luglio scorso a Piazzale Clodio, ha precisato agli inquirenti
romani che ''quanto riportato nell'intervista non corrisponde al
vero''.
''Le dichiarazioni rilasciate al quotidiano - avrebbe
precisato Tremonti in un colloquio durato circa mezz'ora -
vertevano principalmente su temi economici e in particolare
sulla questione del pareggio di bilancio''. Nell'intervista il
ministro affermava di essersi sentito in passato ''spiato,
controllato e a volte pedinato''. Parole dette in riferimento
della sua decisione di non soggiornare piu' nella caserma della
Guardia di Finanza in favore dell'abitazione di 200 metri quadri
in via del Campo Marzio, nel centro di Roma, affittata dall'ex
braccio destro Marco Milanese e per la quale sarebbe stato
pagato un affitto di 8.500 euro mensili. Nei giorni scorsi per
spiegare questa scelta, il ministro ha sostenuto di aver deciso
di accettare l'offerta di Milanese per questioni di privacy:
l'abitazione garantiva una maggiore riservatezza rispetto alla
caserma dove ha risieduto fino al 2004 o all'albergo dove andava
abitualmente fino al 2009 quando era a Roma.
Nel corso del colloquio con il capo della procura romana
Tremonti, inoltre, avrebbe ribadito che sulla vicenda del
presunto pedinamento aveva fornito chiarimenti nelle scorse
settimane anche ai pm della procura di Napoli. Alla luce delle
sue affermazioni il procuratore Ferrara potrebbe a breve decide
per l'archiviazione dell'inchiesta. Il fascicolo era stato
aperto come ''atti relativi'', ossia senza ipotesi di reato o
indagati. Da piazzale Clodio si esclude che possa essere
convocato l'autore dell'articolo cosi' come i componenti della
scorta del ministro, tutti militari della Guardia di Finanza.
Sui presunti pedinamenti a Tremonti, il direttore del
Dipartimento informazioni e sicurezza Gianni De Gennaro, nel
corso di una audizione al Copasir, ha affermato che i servizi
segreti non ne sapevano nulla. Gli 007 italiani, ha spiegato De
Gennaro, non si sono interessati alla vicenda perche' "non ne
hanno alcun titolo" e perche' "nessuno ci ha contattato per
occuparcene". (ANSA).