PM TRANI, COSI' AGENZIE RATING HANNO MANIPOLATO MERCATO - P4: RIESAME NAPOLI,ESISTE ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE -
mercoledì 10 agosto 2011
PM TRANI, COSI' AGENZIE RATING HANNO MANIPOLATO MERCATO
CON GIUDIZI FALSI, TENDENZIOSI,IMPRUDENTI. CHI SONO GLI INDAGATI
(ANSA) - ROMA, 9 AGO - ''Giudizi falsi, infondati o comunque
imprudenti'' sul sistema economico-finanziario e bancario
italiano: cosi' le agenzie di rating Standard & Poor's e Moody's
avrebbero manipolato il mercato, secondo l'accusa ipotizzata
dalla procura di Trani. E' quanto si legge nell' 'Ordine di
esibizione di atti e documenti' eseguito il 3 agosto scorso
presso la Consob, dove la Guardia di finanza di Bari ha
prelevato la documentazione relativa al procedimento di
'registrazione' delle due Agenzie.
Secondo quanto si e' appreso finora, sono sei gli indagati
nell'ambito dell'inchiesta: tre analisti ''con funzioni
apicali'' di S&P, uno di Moody's e i responsabili legali per
l'Italia delle due agenzie. Nell'Ordine di esibizione di atti,
gli analisti di Standard e Poor's indagati vengono individuati
in Eilen Zhang, Frank Gill e Moritz Kraemer (quest'ultimo
responsabile per il debito europeo), ai quali si aggiunge un non
identificato dirigente senior analyst di Moody's e un numero
imprecisato di ''persone da identificare''.
Per quanto riguarda Moody's, gli indagati sono accusati del
reato di ''manipolazione del mercato'' per avere ''elaborato e
diffuso'' il 6 maggio 2010, ''a mercato aperto, verso le ore
11.15, notizie false (anche in parte) sulla tenuta del sistema
economico e bancario italiano''. Nel report sarebbero stati
espressi ''giudizi da ritenersi falsi, infondati o comunque
imprudenti secondo quanto asserito da altre Agenzie di rating
oltre che dalle supreme Autorita' nazionali''. Secondo la
procura, ''in conseguenza della diffusione dei giudizi di
Moody's si determinava un'alterazione (da quantificare) di
strumenti finanziari''.
I tre analisti di S&P sono invece accusati, oltre che di
''manipolazione del mercato'' anche di ''abuso di informazioni
privilegiate'' per aver ''elaborato e diffuso'', nei mesi di
''maggio, giugno e luglio 2011 - anche a mercati aperti -
notizie non corrette (dunque false anche in parte), comunque
esagerate e tendenziose sulla tenuta del sistema
economico-finanziario e bancario italiano''. In particolare, il
20 maggio 2011 ''divulgavano in un report l'avvenuto 'taglio
dell'outlook del debito sovrano dell'Italia da stabile a
negativo''', con ''giudizi/previsioni da ritenere falsi,
parzialmente infondati e comunque imprudenti, tendenziosi e
scorretti (anche nelle forme di comunicazione) secondo quanto
asserito da altre Agenzie di rating (Moody's e Fitch), oltre che
dalle supreme Autorita' nazionali (Ministero Economia) che
smentiva - alla stregua di dati macroeconomici ufficiali - il
giudizio di S&P che (con)causava sensibili perdite di titoli
azionari, obbligazionari e dei titoli di Stato nazionali''.
Inoltre, ''il giorno venerdi' 1 luglio 2011 poco dopo le 13.00
(prima della chiusura dei mercati) elaboravano e divulgavano in
un'ulteriore nota giudizi negativi sulla manovra finanziaria
presentata in Consiglio dei Ministri dal Ministro dell'Economia
quando il testo della stessa non era ancora ufficiale e
definitivo, cosi' determinando ulteriori turbolenze sul mercato
dei titoli e sulle aste dei titoli di Stato''.
La procura di Trani basa la propria competenza sul fatto di
essere stato il primo (ed unico) ufficio del pm ad iscrivere la
notizia di reato. Nell'ambito dell'inchiesta sono gia' state
sentite numerose persone - tra cui l'ex premier Prodi, il
governatore di Bankitalia Draghi e il ministro dell'Economia
Tremonti - ed acquisita copiosa documentazione: per ultimo,
appunto, le carte relative al procedimento di 'registrazione'
delle Agenzie presso la Consob per verificare la sussistenza
''dei requisiti e delle condizioni'' per l'esercizio di
attivita' di rating nei confronti di ''entita' italiane''.
(ANSA).
CRISI: CHI SONO I TRE ANALISTI DI S&P INDAGATI A TRANI
(ANSA) - ROMA, 9 AGO - Sono tre gli analisti di Standard &
poor indagati dalla procura di Trani per aver ''elaborato e
diffuso'' giudizi ''falsi, parzialmente infondati o comunque
imprudenti, tendenziosi e scorretti'' sul sistema
economico-finanziario e bancario italiano: si tratta di Eilen
Zhang, Frank Gill e Moritz Kraemer, quest'ultimo responsabile
per il debito europeo (e di cui sul quotidiano tedesco
Handelsblatt appare oggi un'intervista).
E' quanto si legge nell' 'Ordine di esibizione di atti e
documenti' eseguito il 3 agosto scorso presso la Consob, dove la
Guardia di finanza di Bari ha prelevato la documentazione
relativa al procedimento di 'registrazione' di S&P e dell'altra
agenzia di rating Moody's.
Nell'ordine di esibizione, tra gli indagati compare anche un
non identificato dirigente senior analyst di Moody's e un numero
imprecisato di ''persone da identificare''.
I tre analisti di S&P sono accusati di abuso di informazioni
privilegiate e manipolazione del mercato; gli altri solo di
quest'ultimo reato. (ANSA).
P4: RIESAME NAPOLI,ESISTE ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE
ACCOLTA RICHIESTA PM, GIP AVEVA ESCLUSO IPOTESI REATO
(ANSA) - NAPOLI, 9 AGO - Sussistono gli elementi a sostegno
dell'accusa di associazione per delinquere contestata dai pm di
Napoli nei confronti degli indagati dell'inchiesta sulla
cosiddetta P4. E' quanto sostiene il tribunale del Riesame che
ha depositato l'ordinanza accogliendo la richiesta dei pm Henry
John Woodcock e Francesco Curcio relativa alla sussistenza del
reato associativo (il gip infatti nelle ordinanze di custodia
aveva escluso tale ipotesi).
Il provvedimento riguarda, tra gli altri, l'uomo d'affari
Luigi Bisignani, attualmente agli arresti domiciliari, e il
deputato del Pdl Alfonso Papa che e' detenuto nel carcere di
Poggioreale. (ANSA).
P4: RIESAME NAPOLI, ESISTE ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE (2)
(ANSA) - ROMA, 9 AGO - In particolare, il tribunale del
riesame ha accolto il capo A della richiesta dei pubblici
ministeri Francesco Curcio ed Henry John Woodcock. Quello in cui
si sostiene che Bisignani, Papa e La Monica ''promuovevano,
costituivano e prendevano parte (unitamente ad altri soggetti
appartenenti alle forze di polizia in corso di identificazione)
ad un'associazione per delinquere, organizzata e mantenuta in
vita allo scopo di commettere un numero indeterminato di reati
contro la pubblica amministrazione e contro l'amministrazione
della giustizia''.
I tre, secondo la procura di Napoli, avrebbero acquisito sia
''notizie ed informazioni riservate e segrete inerenti a
procedimenti penali in corso'' sia ''notizie ed informazioni
inerenti a 'dati sensibili' e strettamente personali e
riservati, riguardanti in particolare esponenti di vertice delle
istituzioni e alte cariche dello Stato''. Notizie che ''venivano
utilizzate in modo indebito'' per ''commettere una serie
indeterminata di delitti di favoreggiamento'', per ''ottenere
denari, favori e utilita''' da imprenditori coinvolti nelle
indagine e per ''infangare ovvero per poter poi ricattare ed
esercitare indebite pressioni sui medesimi esponenti delle
istituzioni''.
Ed inoltre Papa, Bisignani e La Monica, concludono i pm nel
capo di imputazione, ''promuovevano e partecipavano ad una
struttura associativa vietata dall'art. 18 della Costituzione,
in seno alla quale venivano svolte attivita' dirette ad
interferire sull'esercizio delle funzioni di organi
costituzionali, di amministrazioni pubblica - e in particolare
della giustizia - anche ad ordinamento autonomo, di enti
pubblici, anche economici, nonche' di servizi pubblici
essenziali anche di interesse nazionale''.
Nell'ordinanza, infine, il tribunale del Riesame ha accolto
anche la richiesta contenuta nel capo B della richiesta dei Pm
(tentativo di corruzione), ma solo nei confronti di Bisignani e
Papa, e quella nel capo V (ricettazione delle schede
telefoniche), per tutti e tre.(ANSA).