L'OTTIMISTICO SPOT CONTRO L'EVASIONE FISCALE (un contribuente ed un "agente del fisco" scrivono a Repubblica)
venerdì 12 agosto 2011
La Repubblica - 10 agosto 2011
L'OTTIMISTICO SPOT CONTRO L'EVASIONE FISCALE
Finalmente una iniziativa seria contro l'evasione fiscale. Grazie allo spot gli evasori, fulminati sulla via di Damasco, correranno a pagare le tasse. Già mi immagino le file agli sportelli dell'Agenzia delle Entrate. I controlli diventano superflui, anzi, a ben vedere, dannosi. Il commerciante che ti insegue in strada perchè hai dimenticato lo scontrino, l'idraulico che ti reguardisce perchè hai osato chiedere uno sconto al posto della ricevuta fiscale, non devono essere perseguitati dagli oppressivi controlli dei finanzieri. Solo ora capisco quanto ha fatto bene il governo, con l'art. 7 del Decreto sviluppo ad impedire alla Finanza, alle Agenzie Fiscali, all'INPS ed agli ispettori del lavoro di "turbare" gli onesti contribuenti. Grazie a quel decreto, che è legge dal 12 Luglio, se oggi un ispettore dei Monopoli di Stato verifica se le slot machine di un bar hanno le schede truccate, per sei mesi nessuno potrà più controllare se emette gli scontrini fiscali, se evade i contributi, se non fattura tutta la merce, se occupa il barista in nero, se non paga i dipendenti, e, dulcis in fondo, se appena dopo il controllo subito ha messo in opera le famose schede truccate. E se, per disgrazia, qualche ispettore entrasse nel suo locale per un controllo potrà chiedere nei suoi confronti un bel provvedimento disciplinare (doppio se ha pure trovato irregolarità ) così impara a rompere le scatole. Perchè, è ovvio: lui le tasse, dopo aver visto lo spot, le paga e l'evasione fiscale e contributiva, le truffe sui giochi nei bar ed il lavoro nero continuano a esistere solo nella mente distorta di certi commentatori.
Bruno Nobile (LA SPEZIA)
Ho visto lo spot dell'Agenzia delle Entrate contro l'evasione fiscale e non posso nascondere la mia perplessità proprio perchè, lavorando lì dentro (ragion per cui mi vedo costretto a chiedere l'anonimato), conosco la situazione reale. In effetti il programma dell'Agenzia delle Entrate del 2011 prevede "la riduzione delle risorse destinate all'attività di prenvenzione e contrasto dell'evasione", la diminuzione dei controlli (da 220 mila a 175 mila) su chi non dichiara, una riorganizzazione della quale nessuno parla è che spesso penalizza l'utenza a causa della rinuncia di valide professionalità . E da poche settimane un decreto impedisce di effettuare più di un controllo nei confronti di uno stesso soggetto entro 6 mesi: ciò significa che un esercente beccato a non emettere scontrini, dopo il controllo avrà 6 mesi di franchigia durante i quali potrà fare come gli pare.
Lettera firmata (Dipendente Agenzia delle Entrate)