NEWS SICUREZZA E DIFESA: "ULTIMATUM AL GOVERNO DEL COCER-COIR E COBAR CARABINIERI D'ITALIA"

martedì 11 novembre 2003

NEWS SICUREZZA E DIFESA (http://www.nsd.it) del 31 ottobre 2003: “ULTIMATUM AL GOVERNO DEL COCER-COIR E COBAR CARABINIERI D'ITALIA” (DE)

 

500 Carabinieri, delegati provenienti da tutti Italia, riuniti in sessione plenaria presso la Caserma di Tor di Quinto chiedono al governo il riconoscimento del diritto sindacale all'interno della rappresentanza militare. Se ciò non avverrà la rappresentanza si attiverà per individuare ALTRE SOLUZIONI per conseguire un nuovo assetto che sia rispondente alle aspettative del personale (IL SINDACATO). Eccovi il testo integrale del Comunicato Stampa congiunto.

“Il 29 e 30 ottobre in Roma presso la caserma «Salvo D’Acquisto» si è tenuta l‘assise congressuale di tutti gli appartenenti agli organismi di rappresentanza dei Carabinieri (Cocer, Coir, Cobar, per un totale di circa 500 delegati provenienti da tutta Italia) ai quali ha portato il suo saluto il Comandante Generale dell’Arma, Gen. Guido Bellini ed a nome del Governo, il sottosegretario alla difesa Ori. Cicu. Nel corso dei lavori sono state trattate le problematiche più pregnanti oggi sul tappeto, quali: la nuova legge sulla Rappresentanza Militare; è decisamente ferma la volontà della Rappresentanza dei Carabinieri di pervenire entro 6 mesi ad ottenere una nuova legge sulla Rappresentanza che raccolga le aspettative di tutti i militari, (proporzionalità nell’ambito di ciascuna categoria, rieleggibilità, estensione del campo delle competenze), nella quale tutti si riconoscano per entrare a pieno titolo anche in questa materia nel contesto Europeo, favorendo anche in questo modo la creazione di una difesa e di una nuova polizia Europea. Qualora ciò non fosse possibile saranno individuate altre soluzioni, pur sempre nella legalità e legittimità consone all’Arma, per conseguire un nuovo assetto che sia rispondente alle aspettative del nostro personale.

Riordino delle carriere: è stata ferma la volontà della Rappresentanza dei Carabinieri nell’invitare il Governo ad adempiere a quelli che sono stati gli impegni presi dallo stesso nell’ultimo contratto circa il riordino delle carriere, da attuarsi sicuramente prima del riallineamento chiesto dalle altre Forze Armate sui ruoli dell’Arma di cui non vi è traccia negli impegni governativi e che pur meritando tutta l’attenzione non può essere attuato prima di quanto promesso e sancito in sede di concertazione.

In materia di trattamento pensionistico, le rappresentanze dell‘Arma ritengono assolutamente immodificabile quanto definito dal D. Lgs. 165/97 che fu da loro accettato responsabilmente nel superiore interesse dello Stato, nonostante prevedesse il drastico taglio di un sistema pensionistico più favorevole, da alcuni definito «di privilegio» ma che, al contrario costituiva per essi un trattamento giustamente differenziato, quale riconoscimento per gli innumerevoli obblighi, divieti e limitazioni cui sono soggetti non riscontrabili in nessun settore del pubblico impiego e più in generale dell’intero mondo del lavoro. E’ stato chiesto inoltre l’avvio della previdenza complementare e quindi un immediata e decisa accelerazione della concertazione sull’avvio dei fondi pensione, il cui ritardo costituisce un danno concreto per il personale, specie per quello più giovane. I delegati hanno quindi sostenuto la ferra e determinata volontà di perseguire con tulle le loro forze il raggiungimento dei suddetti obiettivi ed hanno riaffermato l’indeflettibile fedeltà alle Istituzioni ed al Popolo Italiano.”


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