MILANESE: D'ARRIGO, 'AVEVA STRAPOTERE SU GDF'. SUO STRAPOTERE RALLENTO' ATTIVITA' GDF
martedì 13 settembre 2011
MILANESE: D'ARRIGO, 'AVEVA STRAPOTERE SU GDF'
VERBALE A CAMERA. PERIZIA INDAGATO, COMPATIBILI REDDITI E SPESE
(ANSA) - ROMA, 12 SET - Marco Milanese aveva uno
''strapotere'' sulla Guardia di Finanza grazie ad una ''delega
esclusiva'' ottenuta dal ministro Giulio Tremonti, che in
sostanza gli consentiva di decidere su tutto cio' che riguardava
il Corpo, nomine e trasferimenti compresi. L'ex comandante della
Gdf Cosimo D'Arrigo conferma ai magistrati napoletani il 'peso'
del parlamentare del Pdl ed ex consigliere del titolare
dell'Economia sulle Fiamme Gialle.
Il verbale del generale e' stato inviato oggi dal pm Vincenzo
Piscitelli alla Giunta della Camera che a partire da domani
valutera' la richiesta d'arresto emessa dalla magistratura di
Napoli, secondo la quale Milanese utilizzava il proprio 'potere'
per ottenere notizie riservate sulle indagini, comprese quelle
che lo riguardavano direttamente. E sono parole pesanti quelle
dell'ex comandante. Il fatto che Milanese avesse l'esclusiva
sulle Fiamme Gialle, sostiene infatti D'Arrigo, creo' non solo
''qualche problema di ordine pratico'' ma anche ''un complessivo
rallentamento'' dell'attivita', anche funzionale, del corpo.
Inoltre, fatto non di poco conto, secondo D'Arrigo il 'potere'
di Milanese si manifestava anche in occasione di nomine e
trasferimenti, con i vertici della Gdf che venivano
sostanzialmente bypassati. Parole gia' smentite dal deputato del
Pdl che in una memoria consegnata proprio alla Giunta a luglio
scorso ha sostenuto di non esser mai stato il ''deus ex
machina'' delle nomine. Cosi' come ha escluso ''nella maniera
piu' assoluta'' di aver favorito alcuni imprenditori
nell'acquisizione di appalti pubblici. E domani lo ripetera' ai
colleghi, ai quali ha chiesto di essere ascoltato.
Al Parlamento i magistrati napoletani hanno anche inviato
l'elenco delle 'visite' effettuate da Milanese alle 4 cassette
di sicurezza (due a Milano e due a Roma) nell'ultimo anno: si
tratterebbe - secondo quanto si e' appreso - di tre, quattro
visite al mese che, secondo l'ipotesi della procura, potrebbero
essere servite per svuotarle. Solo a Milano, nel periodo
precedente alla richiesta d'arresto, l'ex consulente di Tremonti
visito' le cassette 17 volte. Quando, ad agosto, furono
ufficialmente aperte, all'interno furono trovati alcuni orologi
di valore, un braccialetto della figlia e un certificato di
garanzia di una fedina di brillantini.
Alla Camera e' arrivato anche il prospetto del consulente
tecnico del pm sugli emolumenti complessivi percepiti dal
parlamentare del Pdl per i diversi incarichi a lui affidati dal
2006 al 2011: si tratta di un milione e 368mila euro. Cifre
vicine a quelle contenute nel parere tecnico realizzato dal
consulente tecnico del parlamentare - il commercialista Stefano
Vignone - e che sara' consegnato alla giunta. Nella relazione si
sostiene infatti che tra disinvestimenti e redditi da lavoro si
arriva a circa 4 milioni di euro, cifra ''perfettamente
compatibile - secondo il consulente - con le spese straordinarie
e gli investimenti effettuati da Milanese dal 2005 al 2010''.
La documentazione, prosegue Vignone - consente di dimostrare
in maniera chiara, la legittima provenienza delle somme spese
e/o investite, che porta ad escludere l'utilizzo di denaro
contante per l'effettuazione delle stesse''. Per effettuare le
spese e gli investimenti, inoltre, Milanese ha ''dovuto piu'
volte fare ricorso all'indebitamento bancario sia sotto forma di
mutuo che di scoperto di conto corrente, dovendo inoltre, nel
2010-2011, smobilizzare un investimento in titoli di circa
510mila euro''. Circostanza, conclude il consulente, ''stride di
fatto con l'ipotesi accusatoria secondo la quale Milanese
avrebbe posseduto una somma di denaro contanti pari ad un
milione e 200mila euro, frutto della corruzione''.
Dalla relazione del consulente di parte emerge pero' un altro
particolare: la casa di via di Campo Marzio a Roma affittata da
Milanese e utilizzata da Tremonti - gratis, secondo i pm - aveva
un canone di locazione che dagli iniziali 8.600 euro era
lievitato a 9.200 euro. Il titolare dell'Economia ha confermato
quanto detto da Milanese e cioe' che per quell'abitazione dava
un contributo di mille euro a settimana, in contanti.(ANSA).
MILANESE:D'ARRIGO,SUO STRAPOTERE RALLENTO'ATTIVITA'GDF ++
(ANSA) - ROMA, 12 SET - Il fatto che il ministro
dell'Economia, Giulio Tremonti, avesse dato, all'epoca dei
fatti, l'esclusiva a Marco Milanese per la Guardia di Finanza,
facendolo diventare, in pratica, l'unico referente, creo'
''qualche problema di ordine pratico e un complessivo
rallentamento''dell'attivita' anche funzionale della Guardia di
Finanza. E' quanto afferma Cosimo D'Arrigo, ex comandante della
GdF, in un verbale trasmesso dalla Procura della Repubblica di
Napoli alla Giunta per le Autorizzazioni della Camera.
Secondo l'ex comandante delle Fiamme Gialle, il fatto che
Marco Milanese fosse stato indicato da Tremonti come unico
referente per la GdF comportava anche un altro problema: in
alcuni casi, anche in ordine ad alcune nomine o trasferimenti,
venivano bypassati i vertici della Guardia di Finanza.(ANSA).