MILANESE:PD,INTERROGAZIONE SU STRAPOTERE, COME DENUNCIA GDF. TREMONTI DICA SE SUA SCELTA HA MESSO IN DISCUSSIONE SICUREZZA. MILANESE: D'ARRIGO, A LUI DELEGA SU GDF, NON SENZA PROBLEMI. LA DEPOSIZIONE DELL' EX COMANDANTE GENERALE AL PM DI NAPOLI

venerdì 16 settembre 2011

MILANESE:PD,INTERROGAZIONE SU STRAPOTERE, COME DENUNCIA GDF
TREMONTI DICA SE SUA SCELTA HA MESSO IN DISCUSSIONE SICUREZZA
(ANSA) - ROMA, 14 SET - Il Pd ha depositato un'interrogazione
parlamentare per chiedere al ministro Tremonti di 'fare
chiarezza sui fatti e le gravi disfunzioni denunciate dal
generale della Guardia di Finanza Cosimo D'Arrigo nel corso
della deposizione rilasciata nell'agosto 2011 al pm napoletano,
Francesco Piscitelli.
''I fatti esposti in quella deposizione - fanno sapere i
democratici firmatari dell'atto parlamentare Donatella Ferranti,
Marilena Samperi, Ettore Rosato e Lanfranco Tenaglia- hanno
ripercussioni, anche politiche molto gravi. Infatti - aggiungono
i democratici - il generale D'Arrigo riferisce che il ministro
Tremonti presento' Marco Milanese come referente esclusivo per
tutte le questioni di carattere generale e funzionale della
Guardia di Finanza e che tale scelta provoco' problemi di ordine
pratico e di complessivo rallentamento delle operazioni.
Chiediamo al Ministro - proseguono - di rispondere rapidamente
in Parlamento per chiarire di cosa si tratta. Quali problemi si
sono verificati? Di che rallentamenti parla il Generale? E se il
ministro ha fatto una ricognizione degli effetti dell'irrituale
delega a Milanese, che ha addirittura scavalcato i consueti
referenti istituzionali, quali il capo di gabinetto
ministeriale, specificatamente alle ripercussioni sulle
attivita' di polizia giudiziaria e tributaria e le attivita' di
pubblica sicurezza che la Guardia di finanza e' chiamata a
svolgere'', concludono i firmatari del Pd. (ANSA).

MILANESE: D'ARRIGO, A LUI DELEGA SU GDF, NON SENZA PROBLEMI
LA DEPOSIZIONE DELL' EX COMANDANTE GENERALE AL PM DI NAPOLI
(ANSA) - ROMA, 14 SET - ''Ho avuto rapporti con il ministro
Tremonti a partire dal momento del suo insediamento nel giugno
2008, fu in quella occasione che conobbi il ministro
dell'Economia e lo stesso Marco Milanese''. Comincia cosi' la
deposizione dell'ex comandante generale della Guardia di Finanza
Cosimo D'Arrigo, ascoltato l'8 agosto scorso dal pm di Napoli
Vincenzo Piscitelli nell'inchiesta su Marco Milanese, ex braccio
destro del ministro Tremonti. ''Fu il ministro - prosegue
D'Arrigo - a rappresentarmi che l'onorevole Milanese sarebbe
stato il nostro referente per tutte le questioni di carattere
generale e funzionali aventi a oggetto il Corpo della Guardia di
Finanza, senza che mi fosse precluso ovviamente un accesso sul
piano personale direttamente allo stesso ministro tutte le volte
che si fosse posta la necessita'. Di fatto, nel quotidiano dei
frequenti rapporti di carattere istituzionale che
necessariamente si tengono tra la Guardia di Finanza e il
ministro dell'Economia il nostro referente e' sempre stato
l'onorevole Marco Milanese''.
''Questa delega in esclusiva attribuita all'onorevole
Milanese - sottolinea il generale D'Arrigo al pm - spesso ci ha
creato qualche problema di ordine pratico e di complessivo
rallentamento, dal momento che l'onorevole Milanese, benche'
delegato in esclusiva a quei rapporti, in ragione del suo ruolo
politico piu' ampio, era preso anche da altri impegni che lo
rendevano non immediatamente reperibile. E noi, in presenza di
quella delega esclusiva di cui ho riferito, non potevamo
rivolgerci ad altri, come ad esempio il capo di Gabinetto o
altri dirigenti. In piu', ma questa fu una mia considerazione di
ordine personale di mera opportunita' che ho anche rappresentato
in qualche occasione al ministro, la provenienza del Milanese
dallo stesso Corpo della Guardia di Finanza lo rendeva di fatto
terminale di richieste provenienti da singoli ufficiali che di
fatto potevano arrivare a lui direttamente, senza che io potessi
conoscerle, valutarle e rappresentarle, tenendo in
considerazione gli interessi generali del Corpo''.
''Non sono in grado - dice ancora il generale D'Arrigo - di
indicare singoli casi concreti sui quali posso aver maturato o
consolidato quella considerazione di opportunita'. In un solo
caso, peraltro, questo deve senz'altro essere accaduto perche'
in occasione di un incontro con il ministro nella primavera del
2009, comunque prima che fosse operativo il piano di impiego dei
trasferimenti dei generali di Corpi d'Armata, il ministro mi
invito' a tener presente le esigenze familiari del generale
Spaziante....Fu in quell'occasione che capii che il predetto
Spaziante aveva verosimilmente utilizzato la sua notoria
amicizia con il Milanese...''. (ANSA).

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