TELEFONATA LAVITOLA A PREMIER, 'SPAZIANTE NUMERO 2 GDF'. RICATTO A PREMIER: PD, BERLUSCONI EVERSIVO SU NOMINE GDF. ZANDA,TRATTATIVE SU GDF CARATTERE EVERSIVO. VENDOLA, PREMIER CHIUDA PAGINA SCHIFOSA

domenica 18 settembre 2011

TELEFONATA LAVITOLA A PREMIER, 'SPAZIANTE NUMERO 2 GDF'
RISALE A OTTOBRE 2009, INTERCETTATA DALLA PROCURA DI PESCARA
(ANSA) - ROMA, 16 SET - La 'segnalazione' per un intervento
diretto del premier sulla nomina dei vertici della Guardia di
Finanzia arriva pochi giorni dopo che la Corte Costituzionale ha
bocciato il 'lodo Alfano. E' ottobre 2009. Valter Lavitola
chiede alla fedele segretaria di Silvio Berlusconi, Marinella,
di passarglielo al telefono. Il premier risponde con voce stanca
e, per circa sei minuti, si intrattiene con il direttore
dell'Avanti. Il quale, prodigo di consigli su come poter
risolvere i guai giudiziari del premier (la legge sul lodo
Alfano ''lei la ripresenta con qualche modifica e questo gli
riblocca tutto e in tre mesi arriva la prescrizione...''), si
sente replicare da Berlusconi che un'altra norma del genere ''i
fascisti, cioe' Fini'' non gliela passano. E' in chiusura che
Lavitola passa al vero motivo della chiamata. Vale a dire un
intervento di Berlusconi affinche' il generale Emilio Spaziante
diventi il ''numero due'' delle Fiamme Gialle. La telefonata -
il cui audio e' on line sul sito di Repubblica.it - e' stata
intercettata non nell'ambito dell'inchiesta della procura di
Bari sulle escort e neppure di quella di Napoli sulla presunta
estorsione ai danni di Berlusconi: la conversazione e'
fortuitamente captata dai magistrati di Pescara che indagano su
una maxi evasione fiscale internazionale da 90 milioni di euro.
Per quell'indagine finisce in carcere, il 21 ottobre 2010,
l'imprenditore del settore aereo Giuseppe Spadaccini, all'epoca
capo della Sorem Srl, societa' concessionaria di un maxi appalto
per lo spegnimento degli incendi boschivi sul territorio
nazionale, attraverso l'utilizzo della flotta di Canadair CL-415
di proprieta' della Protezione civile. L'imprenditore abruzzese
avrebbe chiesto aiuto a Lavitola per contrasti con l'allora
numero uno della Protezione civile Guido Bertolaso. E' in
questo giro di telefonate che gli inquirenti si imbattono nella
conversazione tra Berlusconi e Lavitola (non indagato
nell'inchiesta pescarese, 'chiusa' lo scorso agosto e ora nelle
mani del gup). ''Quella questione di cui le venni a parlare...Si
ricorda qual era la faccenda del generale? O no?'', chiede il
direttore dell'Avanti. ''Si', che lui si proponeva'', risponde il
premier. ''No, non per fare il numero uno. Per fare una
mediazione e lui fare il numero due - si affretta a precisare
Lavitola - La mediazione la sta facendo il ministro
(dell'Economia Giulio Tremonti, ndr) ed e' quasi fatta. Lei mi
autorizzo' a parlargliene. Lui mi ha detto che teneva tutto fermo
fino a quando lei non si muoveva e noi si rischia il caso che da
persone proprio amiche amiche amiche rischiamo insomma quanto
meno che gli diventiamo antipatici''. Berlusconi acconsente a
''fissare un appuntamento'' al gen. Spaziante, attuale
comandante per l'Italia centrale.
L'opposizione ora insorge. Emanuele Fiano, presidente del
Forum Difesa e sicurezza del Pd, stigmatizza il ''lavoro
metodico ed eversivo svolto da Berlusconi e da alcuni suoi
inqualificabili compari per orientare al proprio interesse il
funzionamento dei corpi dello Stato proposti alla salvaguardia
della Costituzione e della legge''. Ma non e' soltanto la
carriera del generale Spaziante a stare a cuore a Lavitola: in
tempi di tagli al finanziamento pubblico all'editoria, il
direttore dell'Avanti si preoccupa del futuro del suo giornale.
Tanto da sollecitare il premier, dopo avergli 'raccomandato'
Spaziante, a intervenire affinche' Tremonti allarghi i cordoni
della borsa. La Federazione nazionale della stampa ritiene che
la vicenda Lavitola dimostri la necessita' di una incisiva legge
di riforma dell'editoria. (ANSA).

RICATTO A PREMIER: PD, BERLUSCONI EVERSIVO SU NOMINE GDF
(ANSA) - ROMA, 16 SET - ''La telefonata tra il presidente del
Consiglio Berlusconi e il latitante Lavitola riportata oggi da
Repubblica, nella quale si tratta in maniera dettagliata della
nomina dei vertici della Guardia di Finanza, ripropone, se ve ne
fosse ancora bisogno, l'intollerabile certezza sul lavoro
metodico ed eversivo svolto da Berlusconi e da alcuni suoi
inqualificabili compari per orientare al proprio interesse il
funzionamento di corpi dello Stato proposti alla salvaguardia
della Costituzione e della legge''. Lo dichiara Emanuele Fiano,
presidente forum Sicurezza e Difesa del Pd.
''Tutto cio' non sarebbe consentito in nessun paese civile al
mondo - conclude Fiano - e il premier sarebbe considerato un
eversore''. (ANSA).

RICATTO A PREMIER:ZANDA,TRATTATIVE SU GDF CARATTERE EVERSIVO
(ANSA) - ROMA, 16 SET - ''La notizia riportata oggi dalla
stampa di vere e proprie trattative che il presidente Berlusconi
avrebbe intrattenuto con Valter Lavitola (oggi latitante) su
importanti e impegnativi 'avvicendamenti' al vertice della
Guardia di Finanza e' l'ulteriore, vergognosa conferma della
metodica azione di spappolamento degli apparati dello Stato che
il Presidente del Consiglio ha messo in atto negli ultimi dieci
anni''. Lo afferma in una nota il vicepresidente dei senatori
del Pd Luigi Zanda.
''Le conversazioni dettagliate e circostanziate tra
Berlusconi e un Lavitola 'autorizzato' dallo stesso premier ad
occuparsi degli equilibri ai vertici della Guardia di Finanza -
aggiunge - hanno un pericoloso carattere eversivo e denunciano
il tentativo sistematico del presidente del Consiglio di piegare
delicatissimi Corpi dello Stato ai suoi interessi, comprese le
inchieste che lo riguardano''. ''Sono queste, con ogni evidenza
- conclude - le ragioni per le quali il governo non ha sinora
risposto alla mia interrogazione del 19 luglio scorso in cui
ribadivo la necessita' di salvaguardare il prestigio e
l'affidabilita' della Guardia di Finanza''.(ANSA).

INCHIESTA ESCORT: VENDOLA, PREMIER CHIUDA PAGINA SCHIFOSA
(ANSA) - BARI, 17 SET - Per Vendola, ''il presidente del
Consiglio ha una estrema confidenza con una umanita' sordida,
con faccendieri come Lavitola, come Lele Mora, come Tarantini
che entrano come interlocutori preziosi e che rivelano un po'
anche la cultura, l'etica pubblica, l'idea dello Stato che ha
Berlusconi''. ''Io - ha proseguito Vendola - non dico niente di
questa permanente e patologica esibizione di superomismo''.
''Quello che angoscia - ha continuato - e' che un uomo che
seleziona i suoi confidenti in quell'ambiente un po' degradato
e' un uomo che si espone a essere ricattato. E' un uomo
vulnerabile e la sua vulnerabilita' diventa immediatamente la
vulnerabilita' dello Stato, la vulnerabilita' delle
istituzioni''. ''Io credo - ha aggiunto - che il fatto che si
possa decidere nel corso di una svagata telefonata con questo
Lavitola chi nominare al vertice della Guardia di finanza, e'
francamente inaccettabile''. ''Non ci sono parole adeguate - ha
concluso Vendola - per reagire al sentimento di vergogna che
suscitano episodi di questo genere''.(ANSA).

TELEFONATA BERLUSCONI-LAVITOLA, IL COLLOQUIO TRA I DUE
(ANSA) - ROMA, 16 SET - Questa la trascrizione della
telefonata, il cui audio e' su Repubblica.it, tra Silvio
Berlusconi e Valter Lavitola, che risale al mese di ottobre del
2009. Il lodo Alfano, di cui si parla nella telefonata, e' stato
da poco parzialmente bocciato dalla Corte Costituzionale.
- BERLUSCONI: Pronto?
- LAVITOLA: Presidente, salve.
- BERLUSCONI: Ciao Valter.
- LAVITOLA: Come sta, anzitutto
- BERLUSCONI: Eh, come sto. Eh, ho tutti contro. E in piu' ho
una cosa che pende sulla testa di 750 milioni e dall'altra parte
ho i giudici che mi odiano, che sono dei criminali, del Palazzo
di giustizia di Milano, che hanno gia' ricominciato a muoversi
con la Corte Costituzionale, che gli ha dato il via libera per
tornare alla caccia all'uomo...
A questo punto Lavitola suggerisce a Berlusconi di riproporre
il lodo Alfano, sia pure in forma modificata.
- BERLUSCONI: No, no, no, no. Non ho una maggioranza cosi'
completa.
- LAVITOLA: No, presidente, mi scusi, non mi sono spiegato: si
ripresenta il Lodo Alfano con qualche...
- BERLUSCONI: Si', ma non me lo approvano i fascisti, cioe' Fini
non ci sta.
- LAVITOLA: A ripresentare il Lodo Alfano?
- BERLUSCONI: Si'.
- LAVITOLA: Ma lei ci ha parlato?
- BERLUSCONI: Ma no, non ci ho parlato...
- LAVITOLA: Presidente vedra' che lui su questo ci sta,
altrimenti qui rischia di scoppiare tutto. Mica e' scemo
veramente, questo. Mica e' scemo, presidente: guardi questa puo'
essere la soluzione.
- BERLUSCONI: Ma non credo che possa poi il Parlamento
ripresentare una legge...
- LAVITOLA: Ma lei mica la ripresenta identica, lei la
ripresenta con qualche modifica e questo gli riblocca tutto e in
tre mesi arriva la prescrizione e chi se ne frega.
La telefonata prosegue ancora sul Lodo Alfano, poi Lavitola
passa all'argomento Guardia di Finanza, che e' quello per il
quale ha chiamato il premier.
- LAVITOLA: ... Quella questione di cui le venni a parlare...Si
ricorda qual era la faccenda del generale? O no?
- BERLUSCONI: Si', che lui si proponeva..
- LAVITOLA: No, non per fare il numero uno. Per fare una
mediazione e lui fare il numero due. La mediazione la sta
facendo il ministro ed e' quasi fatta. Lei mi autorizzo' a
parlargliene. Lui mi ha detto che teneva tutto fermo fino a
quando lei non si muoveva e noi si rischia il caso che da
persone proprio amiche amiche amiche rischiamo insomma quanto
meno che gli diventiamo antipatici.
- BERLUSCONI: ... e allora lo devo chiamare
- LAVITOLA: Lo deve chiamar subito. Perche' queste qui sono cose
che se noi i problemi non li risolviamo alla base...
- BERLUSCONI: Gli fissiamo un appuntamento
- LAVITOLA: Un appuntamento a breve giro
- BERLUSCONI: Allora lui si chiama? Spaziante.
- LAVITOLA: Marinella ha tutto. Se lei lo facesse chiamar
subito... Io adesso sto andando a un appuntamento li'. Li sto
cercando di tenere per i capelli e solo che sono tornato ieri
dal Brasile.
- BERLUSCONI: Si, si va bene.
- LAVITOLA: Un'ultima cosa. Ho mandato un appunto a Marinella
dove anche sul finanziamento all'editoria Tremonti, la sa tutta
bene Bonaiuti la cosa, Tremonti ha detto che non concede questi
soldi che gia' ci sono per legge approvata in Parlamento. Se non
ci parla lei. Marinella ha l'appunto.
- BERLUSCONI: E' solo una cosa nei confronti del tuo giornale?
- LAVITOLA: No, non e' solo nei confronti del mio giornale. Il
mio giornale ovviamente salta. Ma c'e' anche Libero, ci sono
anche altri giornali che pigliano il finanziamento pubblico,
anche quelli della sinistra.
- BERLUSCONI: Va bene.
- LAVITOLA: Comunque, Marinella ha l'appunto. Ci parla lei?
Tenga presente: vanno disoccupati altri tremila giornalisti. In
questo momento questo e' un dramma.
- BERLUSCONI: Va bene.
- LAVITOLA: Dottore, ci pensa a quella storia sul lodo?
- BERLUSCONI: Va bene, si'.
- LAVITOLA: Un bacione.
- BERLUSCONI: Si', ciao.
- LAVITOLA: Grazie a lei. Una bacione, stia su, dottore. Un
bacione.
- BERLUSCONI: Ciao.
(ANSA).

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