MANIFESTAZIONE A PIAZZA MONTE CITORIO: LA RUSSA CONTESTATO DAI POLIZIOTTI AL GRIDO DI "VERGOGNA, PARASSITI" (repubblica.it)

mercoledì 21 settembre 2011

La protesta era organizzata contro la manovra per denunciare la "mancata attenzione del governo nei confronti dei loro diritti e della sicurezza dei cittadini"


ROMA - "Vergogna, vergogna!". "Parassiti, parassiti!". A dare vita alla contestazione, davanti a Montecitorio, non ci sono i lavoratori dei Cobas, precari o studenti ma poliziotti iscritti a diverse organizzazioni sindacali. Quando è arrivato il ministro della difesa Ignazio La Russa davanti all'ingresso principale del palazzo della Camera, dove erano assiepati un centinaio di agenti, sono partiti gli slogan contro la manovra e il governo Berlusconi.

La protesta era organizzata per "denunciare pubblicamente la mancata attenzione del governo nei confronti dei loro diritti e del diritto alla sicurezza dei cittadini". A promuoverla i  sindacati Siap, Silp-Cgil, Coisp e Anfp, per "manifestare il dissenso dei poliziotti nei riguardi di un governo che con quest'ultima manovra finanziaria ha saputo prevedere ulteriori tagli alle risorse destinate alla sicurezza del paese piuttosto che investimenti e che ha oltremodo offeso la specificità  del loro lavoro non prevedendo a tal riguardo alcun sostegno economico ma tutt'altro".

"Sappiate che non c'è indifferenza, si fa e si farà  tutto ciò che sarà  possibile. E io ci metto sempre la faccia, in prima persona", ha detto La Russa ad alcuni manifestanti. Ma poi ha avanzato dubbi su chi contestava in prima fila: “Secondo me non erano veri poliziotto”.

Il video disponibile alla pagina http://tv.repubblica.it/copertina/la-russa-contestato-dai-poliziotti-non-erano-veri/76451?video=&ref=HREC1-9  

Il ministro della Difesa accolto con durezza dai manifestanti in piazza Montecitorio: poliziotti di diverse sigle sindacali che protestavano contro i tagli alla sicurezza. "Buffone! Andate a lavorare", gli hanno gridato, tra l'altro. La replica del ministro: "Quando c'è la polizia, ci metto sempre la faccia". Poi assicura genericamente che si proverà  a lenire gli effetti dei tagli ma indicando i contestatori: "Questi non incoraggiano".

 


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