FISCO: A FINE ANNO COMUNICAZIONE OPERAZIONI RILEVANTI IVA - FISCO: BRI, BASTA ESENZIONI MUTUI SE DEBITO SOPRA 85% PIL - FISCO:IVA EVASA; GOVERNO S.MARINO,IMMAGINE CHE NON C'E' PIU'

martedì 20 settembre 2011

FISCO: A FINE ANNO COMUNICAZIONE OPERAZIONI RILEVANTI IVA
(ANSA) - ROMA, 19 SET - C'e' tempo fino al 31 dicembre 2011
per comunicare le operazioni rilevanti Iva non inferiori a
25mila euro la cui segnalazione al Fisco era prevista entro il
vecchio termine del 31 ottobre.
A dettare la nuova scadenza e' il provvedimento pubblicato
oggi sul sito dell'Agenzia, che proroga i tempi per la
comunicazione in via telematica, riferita al periodo d'imposta
2010, delle operazioni rilevanti ai fini Iva, come previsto dal
decreto legge 78/2010. Inoltre, il provvedimento aggiorna le
specifiche tecniche tenendo conto delle indicazioni fornite da
associazioni di categoria, relative alla migliore qualita' dei
dati che si puo' ottenere con una diversa organizzazione delle
informazioni richieste. La previsione di un nuovo termine per la
comunicazione non influisce sulla tempistica secondo cui le
informazioni trasmesse potranno essere utilizzate per
l'attivita' di controllo.
Il provvedimento e' disponibile sul sito Internet
dell'Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov.it,
all'interno della sezione 'Provvedimenti, Circolari e
Risoluzioni'.(ANSA).


FISCO: BRI, BASTA ESENZIONI MUTUI SE DEBITO SOPRA 85% PIL
RISCHIO FRENO A CRESCITA, UNICA STRADA INCREMENTO RISPARMIO
(ANSA) - ROMA, 19 SET - I governi, specie quelli europei e
dei paesi avanzati, dovrebbero sfoltire e tagliare i sussidi
diretti o le esenzioni fiscali a prestiti e mutui per famiglie e
imprese nel caso in cui il rapporto fra debito e Pil superi la
soglia dell'85% e anche i privati siano fortemente indebitati,
pena effetti negativi sulla crescita.
Questo il monito di uno studio della Bri, la Banca dei
Regolamenti Internazionali con sede a Basilea redatto dal
responsabile del dipartimento economico e monetario Stephen
Cecchetti secondo cui ''l'unica via di uscita'', al di la' del
rialzo dei tassi o dell'inasprimento delle condizioni per i
prestiti e' ''incrementare il risparmio''.(ANSA).


FISCO: BRI, BASTA ESENZIONI MUTUI SE DEBITO SOPRA 85% PIL (2)
(ANSA) - ROMA, 19 SET - Lo studio riconosce come ''a un
livello moderato il debito aumenta il welfare e incrementa la
crescita ma ad alti livelli ne risulta un danno'' poiche' il
debito ''e' un'arma a doppio taglio''. La soglia dell'85% del
debito/Pil peraltro e' un livello al quale i governi non
dovrebbero nemmeno avvicinarsi ma rimanerne ben lontani e per
questo i ricercatori spronano i paesi avanzati indebitati e con
una popolazione che invecchia ''ad agire rapidamente e in
maniera decisa per risolvere i loro problemi di bilancio'', pena
un circolo vizioso inarrestabile di bassa crescita, minori
entrate, alto debito.
Egualmente rischioso e' il debito a imprese e famiglie i cui
livelli massimi dovrebbero essere al 90 e 85% rispettivamente.
Negli ultimi anni purtroppo, ricorda la ricerca della Bri, i
paesi Ocse hanno visto salire di molto l'indebitamento di tutte
e tre le componenti che, a livello aggregato, sono passate dal
167% del pil degli anni 80 al 314 del 2010 con diverse
differenze fra paese a paese. Italia, Giappone e Grecia, come e'
noto, hanno una maggiore incidenza del debito pubblico mentre
Spagna e Norvegia presentano aziende piu' indebitate e in Olanda
e Australia le famiglie hanno una quota di debito maggiore. Un
andamento che, secondo lo studio, e' avvenuto per piu' ragioni
fra cui i bassi tassi di interesse e le politiche fiscali con
trattamenti preferenziali sui pagamenti di interessi per le
imprese, le esenzioni sui mutui alle famiglie, garanzie o
sussidi. Ma sorpassare la soglia del debito pubblico, secondo una
stima del rapporto, ha una incidenza diretta sulla crescita del
Pil pari a oltre lo 0,1% del Pil ogni 10 punti sopra l'85%. Per
questo ''gli sforzi attuali incentrati nell'alzare il costo del
credito'' non sono sufficienti e occorre ''ridurre sia i sussidi
diretti dei governi che i trattamenti preferenziali sul
debito''. In ultima analisi ''l'unica via di uscita e'
incrementare il risparmio''. (ANSA).

FISCO:IVA EVASA; GOVERNO S.MARINO,IMMAGINE CHE NON C'E' PIU'
SEGRETARIO INDUSTRIA COMMENTA SEQUESTRO YACHT DA FINANZA RIMINI
(ANSA) - SAN MARINO, 20 SET - ''Si tende a far passare l'
immagine di una San Marino che non esiste piu'''. Lo ha detto il
segretario all'Industria Marco Arzilli, a margine della riunione
del Congresso di Stato, a proposito della recente operazione
della Gdf di Rimini che ha posto sotto sequestro, a scopo di
confisca, per mancato pagamento dell'Iva quattro yacht battenti
bandiera sammarinese, ma stabilmente detenuti da italiani alla
darsena di Rimini, e denunciato 15 persone per contrabbando, in
violazione alle leggi sulle importazioni da paesi extra Ue.
''Alcune affermazioni - ha detto Arzilli - non sono in linea
anche con le dichiarazioni delle autorita' dei due Paesi,
compresi i vertici della Guardia di Finanza, sull'ottimo stato
della collaborazione bilaterale in materia di prevenzione delle
distorsioni''. Arzilli ha poi citato i dati della collaborazione
sammarinese con le istituzioni italiane: in due anni 170
richieste pervenute dall'Italia di cui 128 gia' evase, 56
richieste da parte sammarinese delle quali evase il 50%. Arzilli
poi ha ricordato che gia' dal 2007 esiste a San Marino la norma,
per i cittadini comunitari, di prepagare l' Iva a San Marino,
che poi provvede a versarla all'Italia. Il segretario ha quindi
sottolineato come ci sia stato ''un forte giro di vite alle
attivita' di autonoleggio, che possono noleggiare le autovetture
per un periodo non superiore a 90 giorni''.
''La volonta' del Governo - ha detto - e' di proseguire ed
intensificare la collaborazione con le autorita' italiane''.
Arzilli ha rivolto infine un ringraziamento al colonnello della
Gdf Enrico Cecchi, comandante della Guardia di Finanza di
Rimini, che ha lasciato l'incarico, ricordando come abbia piu'
volte riconosciuto il cambiamento sammarinese e la
collaborazione prestata dagli organismi di controllo del Titano.
(ANSA).

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