SVILUPPO:I TEMI DEL CONFRONTO, DA FISCO A PENSIONI - MANOVRA: BONELLI, NON TOCCA LA CASTA DEGLI ARMAMENTI
lunedì 26 settembre 2011
SVILUPPO:I TEMI DEL CONFRONTO, DA FISCO A PENSIONI
PRESTO DL INFRASTRUTTURE; IPOTESI SU TAVOLO E POSIZIONI IN CAMPO
(di Corrado Chiominto)
(ANSA) - ROMA, 25 SET - Dal decreto in arrivo per favorire la
creazione di infrastrutture, al nodo delle pensioni, dalla lotta
all'evasione con un maggiore tracciabilita' dei pagamenti alle
liberalizzazioni: sono alcuni dei capitoli sul tappeto del
confronto per la messa a punto delle misure per il rilancio
della crescita. Ecco le ipotesi sul tappeto e le posizioni in
campo delle forze politiche e di quelle sociali.
- INFRASTRUTTURE: E' il capitolo sul quale sono in arrivo gli
interventi del governo. Il decreto, che potrebbe arrivare anche
in settimana, prevede soprattutto misure di sburocratizzazione e
per il rilancio delle grandi opere, con una proroga della Legge
Obiettivo, ma per lo sviluppo del settore portuale e per
favorire l'unione di capitali pubblici-privati. Per ora si parla
di un decreto a costo zero. Ma c'e' anche l'ipotesi - da
valutare nei costi - di una ''Tremonti Infrastrutture'' per
defiscalizzare (Irap e Ires) gli investimenti di concessionari
pubblici. Sul tappeto anche la possibilita' di esonerare
temporaneamente i concessionari dal pagamento dei canoni. Su
questo interventi concordano un po' tutti anche se l'opposizione
ha da sempre proposto piu' che grandi interventi, misure per il
rilancio dell'edilizia diffusa.
- PENSIONI: Un possibile ulteriore intervento sulle pensioni
si starebbe delineando, con l'arrivo di una richiesta di delega
da inserire nel decreto sviluppo su tre punti specifici: per
accelerare l'aumento dell'eta' di pensionamento delle donne e
per anticipare al 2012 l'aumento dell'eta' pensionabile dovuta
alla speranza di vita (ora prevista dal 2013). Nel governo
spingono per questa soluzione alcuni ministra, tra i quali il
titolare del Welfare Maurizio Sacconi e il collega della Pa
Renato Brunetta. A favore dell'intervento anche Confindustria e
istituzioni internazionale. Contrari i sindacati, con un no
deciso da parte della Cgil. Dice no anche la Lega.
- PATRIMONIALE: E' una tassa sui patrimoni (immobili e
rendite finanziarie) alla quale il premier si dice decisamente
contrario. Apertura invece da parte di Confindustria che propone
una mini-tassa (1,5 per mille), con una piccola soglia di
esenzione. All'ipotesi e' favorevole anche la Cgil e parte
dell'opposizione, ma solo sui grandi patrimoni, esentando i
piccoli proprietari immobiliari. L' Ue, invece, sta lavorando
all'introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie, con
l'ottica di frenare la speculazione.
- LOTTA ALL'EVASIONE E CALO TASSE: La lotta all'evasione e'
gia' inserita nell'ultima manovra. Ma il pressing delle forze
sociali prosegue. A chiedere una maggiore tracciabilita' dei
pagamenti non sono solo il Pd e i sindacati, ma anche la
Confindustria e l'Abi. Imprenditori e banchieri, ad esempio,
avrebbero avanzato la richiesta di una mini tassa sui prelievi
sopra i 5.000 euro, per spingere l'uso delle carte di credito.
La ricerca di gettito potrebbe vincere su tutto, anche perche'
c'e' la richiesta di riduzione di imposte su lavoratori (per
spingere i consumi, come chiedono anche le associazioni del
commercio) e imprese (con un calo dell'Irap e dell'Ires sugli
investimenti fatti). A decidere, in questo caso, sara'
l'andamento dei conti pubblici.
- LIBERALIZZAZIONI: E' uno dei possibili capitoli
dell'intervento del governo. Ma anche una delle richieste di
Confindustria, che propone il divieto di tariffe minime,
liberata' di pubblicita' e la riforma degli ordini. Perplessita'
e contrarieta' emergono invece da diverse organizzazioni
professionali.
- PRIVATIZZAZIONI: Il governo ha gia' inserito il capito
nelle due manovre appena approvate. Gli interventi non avrebbero
comunque impatto sul deficit, ma potrebbero solo consentire
l'abbattimento del debito pubblico italiano. Vendere le quote
delle grandi societa' quotate, nell'attuale contesto di cali
borsistici, si trasformerebbe comunque in una svendita. Diverso
e' il caso delle utility (le societa' di gestione dei servizi
pubblici) controllate dagli enti locali: Tremonti ha organizzato
in settimana un convegno sul tema, con obiettivi operativi di
valorizzazione e dismissione. Il tema e' comunque tra i capitoli
richiesti da Confindustria e trova pieno accordo in alcune aree
del Pdl.(ANSA).
MANOVRA: BONELLI, NON TOCCA LA CASTA DEGLI ARMAMENTI
(ANSA) - PERUGIA, 25 SET - ''Per uscire dalla crisi si devono
ridurre le spese per gli armamenti, come hanno fatto in
Germania'', ha detto stamani a Perugia il leader dei Verdi,
Angelo Bonelli, prima di partecipare alla marcia per la pace.
''L'Italia va salvata dalla crisi e noi siamo ovviamente
d'accordo - ha detto Bonelli - ma non dobbiamo farlo 'svendendo'
il nostro paese, come sta accadendo in Grecia: va fatta una
politica per il bene comune ma ci sono alcune caste che non
state toccate dalla manovra. Una di queste e' la casta degli
armamenti, che si portano a casa tutte le loro commesse, mentre
gli italiani pagano la crisi''. (ANSA)