INTERROGAZIONE ON. TURCO (RADICALI- PDM): E' OPPORTUNO CHE IL GENERALE DOMENICO ROSSI, SOTTOCAPO DI STATO MAGGIORE DELLA DIFESA, RESTI PRESIDENTE DEL COCER ESERCITO E DEL COCER INTERFORZE?
mercoledì 28 settembre 2011
MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
sul settimanale Panorama del 28 settembre 2011 a pagina 33 è pubblicato un breve articolo dal titolo «Guerra di successione al vertice dello stato maggiore»;
nello scritto è citato il nome del generale Domenico Rossi che attualmente e contemporaneamente ricopre svariati incarichi tra i quali si pongono in evidenza per il loro palese contrasto quello di sottocapo di stato maggiore, presidente del consiglio centrale della sezione esercito e presidente del consiglio centrale interforze della rappresentanza militare;
nonostante le «manovre finanziarie aggiuntive» recentemente approvate dal Parlamento abbiano pesantemente inciso sul trattamento economico del personale militare e delle forze di polizia, il consiglio centrale della rappresentanza militare, a differenza delle organizzazioni sindacali delle medesime forze di polizia, ha evitato qualsiasi manifestazione di dissenso;
il generale Rossi è certamente un valido e attento militare, senz'altro meritevole di ricoprire i più elevati e prestigiosi incarichi nell'ambito della Forza armata di appartenenza. Tuttavia agli interroganti appare opportuno che quelli riferiti alla rappresentanza militare, sicuramente di fondamentale importanza per garantire all'istituto rappresentativo una efficace azione di tutela degli interessi collettivi dei militari, anche al fine di fugare eventuali dubbi sull'uso strumentale degli stessi per favorire talune scelte politiche di vertice che non soddisfino le esigenze prospettate dagli organismi di base, siano affidati ad altro militare che non si trovi ad occupare posizioni di apicali nella compagine militare potendosi identificare nello stesso «parte e controparte» allorchà © si trovi ad affrontate problematiche che possano investire le sue competenze di vertice -:
se il Ministro interrogato non ritenga di dover intervenire per evitare che le legittime aspirazioni di carriera del militare di cui in premessa possano in alcun modo condizionare l'agire degli organismi della rappresentanza militare e quali soluzioni intenda adottare in tal senso.
(4-13297)
Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
sul settimanale Panorama del 28 settembre 2011 a pagina 33 è pubblicato un breve articolo dal titolo «Guerra di successione al vertice dello stato maggiore»;
nello scritto è citato il nome del generale Domenico Rossi che attualmente e contemporaneamente ricopre svariati incarichi tra i quali si pongono in evidenza per il loro palese contrasto quello di sottocapo di stato maggiore, presidente del consiglio centrale della sezione esercito e presidente del consiglio centrale interforze della rappresentanza militare;
nonostante le «manovre finanziarie aggiuntive» recentemente approvate dal Parlamento abbiano pesantemente inciso sul trattamento economico del personale militare e delle forze di polizia, il consiglio centrale della rappresentanza militare, a differenza delle organizzazioni sindacali delle medesime forze di polizia, ha evitato qualsiasi manifestazione di dissenso;
il generale Rossi è certamente un valido e attento militare, senz'altro meritevole di ricoprire i più elevati e prestigiosi incarichi nell'ambito della Forza armata di appartenenza. Tuttavia agli interroganti appare opportuno che quelli riferiti alla rappresentanza militare, sicuramente di fondamentale importanza per garantire all'istituto rappresentativo una efficace azione di tutela degli interessi collettivi dei militari, anche al fine di fugare eventuali dubbi sull'uso strumentale degli stessi per favorire talune scelte politiche di vertice che non soddisfino le esigenze prospettate dagli organismi di base, siano affidati ad altro militare che non si trovi ad occupare posizioni di apicali nella compagine militare potendosi identificare nello stesso «parte e controparte» allorchà © si trovi ad affrontate problematiche che possano investire le sue competenze di vertice -:
se il Ministro interrogato non ritenga di dover intervenire per evitare che le legittime aspirazioni di carriera del militare di cui in premessa possano in alcun modo condizionare l'agire degli organismi della rappresentanza militare e quali soluzioni intenda adottare in tal senso.
(4-13297)