PERCHE' SAREBBE PERICOLOSO SVINCOLARE LA POLIZIA GIUDIZIARIA DAL PUBBLICO MINISTERO - di Antonino Di Matteo
mercoledì 28 settembre 2011
Pubblichiamo l’intervento, riportato sulla rivista edita da “Antimafia2000” (pag. 104), che il magistrato Antonino Di Matteo ha tenuto nel corso del convegno “QUINTO POTERE”, organizzato a Palermo il 18 luglio 2011 dall’associazione “Falcone e Borsellino.
Il magistrato ritiene che, nel caso venisse attuata la riforma “epocale” della giustizia, non sarà più possibile sviluppare indagini nei confronti della politica, delle istituzione, di esponenti delle forze dell’ordine e dei servizi di sicurezza.
Ciò in quanto gli ufficiali di polizia giudiziaria, dipendendo dal potere esecutivo, “possono essere trasferiti da un giorno all’altro per un’inchiesta scomoda, a seguito di una telefonata del Ministro” (n.d.r. tra l’altro senza poter contare su alcuna effettiva tutela sindacale qualora militari).
Il titolo è della redazione del sito.
Il magistrato ritiene che, nel caso venisse attuata la riforma “epocale” della giustizia, non sarà più possibile sviluppare indagini nei confronti della politica, delle istituzione, di esponenti delle forze dell’ordine e dei servizi di sicurezza.
Ciò in quanto gli ufficiali di polizia giudiziaria, dipendendo dal potere esecutivo, “possono essere trasferiti da un giorno all’altro per un’inchiesta scomoda, a seguito di una telefonata del Ministro” (n.d.r. tra l’altro senza poter contare su alcuna effettiva tutela sindacale qualora militari).
Il titolo è della redazione del sito.