CASSAZIONE: CONTI CRAXI; NUOVA UDIENZA SU TASSE EVASE - FISCO:DIVANI DA DITTE CINESI;COSTO 25 EURO, VENDUTI A 3 MILA

sabato 01 ottobre 2011


CASSAZIONE: CONTI CRAXI; NUOVA UDIENZA SU TASSE EVASE
(ANSA) - ROMA, 30 SET - Ci sara' una nuova pronuncia della
Commissione Tributaria Regionale Lombarda per l'evasione
dell'Irpef sui redditi detenuti in Italia e all'estero tra il
1992 e 1993 da Bettino Craxi. La Sezione Tributaria della
Cassazione, infatti, ha accolto due dei nove motivi di ricorso
presentati dai figli del leader del Psi, Vittorio e Stefania,
che hanno contestato la sentenza con la quale nel 2005 la
Commissione aveva confermato gli avvisi di accertamento Irpef
per redditi "diversi" e redditi di capitale detenuto all'estero.
Secondo la Cassazione, infatti, ci sarebbe un difetto di
motivazione: nella sentenza, in cui i giudici fanno riferimento
ai verbali della Guardia di Finanza, da una parte "l'attivita'
illecita risulta documentata dalla movimentazione per tramite di
terza persona del conto corrente International Gold Coast,
materialmente riconducibile a Craxi"; dall'altra, "l'attivita'
illecita e' dimostrata in relazione ai versamenti di denaro che
'terzi' hanno dichiarato di aver versato direttamente all'on.
Craxi". La sentenza, cosi', "giustifica la decisione con
affermazioni apodittiche e riferimenti esemplificativi ai
processi - scrive la Cassazione,sentenza n.20032 - senza
indicarne il contenuto. Non e'dato sapere dalla sentenza chi
siano i terzi le cui dichiarazioni sono state poste a base degli
accertamenti e che possono, secondo la giurisprudenza,
costituire legittime fonti di prova". Inoltre, "solo i
ricorrenti fanno riferimento alle dichiarazioni di Giorgio
Tradati che sarebbe stato il prestanome di Craxi ma di tali
dichiarazioni nessun doveroso esame critico ha effettuato la
Commissione Ragionale Tributaria". La Commissione aveva
accertato a carico di Craxi "per il 1992 redditi diversi per
18.985.909.000 di vecchie lire con maggiore Irpef per
L.9.682.814.000 e redditi di capitale detenuto all'estero per
928.625.000 con Irpef dovuta per L. 278.587.000. Per il 1993
redditi di capitale detenuto all'estero per L. 3.686.550.000 con
Irpef dovuta per L. 1.105.695.000". I figli di Craxi hanno
sostenuto, tra gli altri motivi di ricorso, invece respinti, che
non ci fossero prove dell'evasione.(ANSA).


FISCO:DIVANI DA DITTE CINESI;COSTO 25 EURO, VENDUTI A 3 MILA
(ANSA) - PRATO, 30 SET - Divani assemblati da operai cinesi
in 45 minuti, poi comprati a 25 euro da grossisti italiani e
infine messi in vendita negli showroom a 3 mila euro, anche con
firme di ''noti e importanti marchi''. E' quanto ricostruito
dalla guardia di finanza nell'inchiesta che ha portato alla
denuncia dei titolari di 4 ditte cinesi di Prato e Pistoia e
alla scoperta di un'evasione fiscale di 10 milioni.
L'indagine e' stata illustrata a Prato dal procuratore Piero
Tony, dal colonnello della gdf Gino Reolon e dal maggiore
Edoardo Marzocchi. Divani e poltrone venivano assemblati in
subappalto nelle aziende cinesi, che ricevevano le materie prime
da un committente italiano che, a sua volta, aveva ottenuto
commesse dai ''noti e importanti marchi del settore''.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, le ditte
cinesi rilasciavano le fatture al committente, ma poi
'dimenticavano' la dichiarazione dei redditi: due erano
sconosciute al fisco. La regolarita' delle fatture ha fatto si'
che nessun rilievo sia stato mosso al committente e ai marchi
con cui venivano poi vendute poltrone e divani. Nessun rilievo
anche riguardo l'inquadramento contrattuale dei cinesi (una
decina per ditta): la velocita' di produzione era dovuta a una
''efficiente organizzazione del lavoro''.(ANSA).



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