PENSIONI: FUGA DA P.A, IN 9 MESI ANZIANITA'STATALI +34% - FISCO:BEFERA,MENO TEMPO PER PAGARE EQUITALIA - TESORO: MIGLIORA FABBISOGNO 9 MESI, BENE ENTRATE FISCO
martedì 04 ottobre 2011
PENSIONI: FUGA DA P.A, IN 9 MESI ANZIANITA'STATALI +34%
TOTALE NUOVE PENSIONI +5,3% MA PER LE USCITE ANTICIPATE E' BOOM
(di Alessia Tagliacozzo)
(ANSA) - ROMA, 3 OTT - Stipendi bloccati, stop al turnover
con condizioni di lavoro piu' pesanti, rateizzazione della
liquidazione e timori per un nuovo giro di vite sulla pubblica
amministrazione stanno convincendo i lavoratori pubblici a
uscire dal lavoro prima possibile: nonostante l'aumento
dell'eta' di vecchiaia per le donne (da 60 a 61 anni),
l'inasprimento dei requisiti per la pensione di anzianita' e la
cosiddetta finestra mobile scattati nel 2011 che avrebbero
potuto far pensare a un calo delle pensioni nella pubblica
amministrazione le uscite sono aumentate. Nei primi 9 mesi
dell'anno, secondo dati Inpdap, sono state erogate nel complesso
75.473 nuove pensioni con un aumento del 5,27% rispetto allo
stesso periodo del 2010. Il dato ha risentito del vero e proprio
boom delle pensioni di anzianita' (da 39.477 a 52.973 con un
+34,2%)
Sulle pensioni anticipate rispetto all'eta' di vecchiaia si
registrano quindi dati in controtendenza rispetto al settore
privato (nei primi 8 mesi le anzianita' Inps sono diminuite del
15,4%) e cio' e' possibile grazie alla differente tipologia di
lavoro e di prospettive. Nel pubblico finora la tendenza e'
stata quella di restare al lavoro fino al raggiungimento dei 40
anni di contributi o dell'eta' per la vecchiaia mentre nel
privato si tende a uscire appena raggiunti i requisiti minimi
per l'anzianita' (e spesso e' l'azienda stessa a spingere fuori
il lavoratore appena possibile). Mediamente, infatti, secondo
l'Inpdap il dipendente pubblico si colloca a riposo con oltre 61
anni di eta' e 38 di contributi
Una parte consistente delle pensioni di anzianita' (24.000
nei primi 9 mesi 2011 a fronte di 25,345 dell'intero 2010) sono
uscite dal lavoro con 40 anni di contributi (dal 2009
l'amministrazione puo' risolvere unilateralmente questi
contratti) ma le altre 28.000 uscite anticipate sono frutto
della libera scelta di lasciare l'amministrazione pur potendo
restare al lavoro. Le uscite ''obbligatorie'' come quelle per
vecchiaia nel 2011 sono diminuite grazie all'aumento dell'eta'
delle donne da 60 a 61 anni e all'introduzione della finestra
mobile passando da 15.824 a 14.941 (-5,91%). Sono diminuite
anche le pensioni di inabilita' (da 4.394 a 3.808 con un
-15,39%) ma soprattutto sono crollate le anzianita' con
trasformazione in part time (da da 12.258 a 4.021 con un
-204%).
''Chi puo' scappa dalla pubblica amministrazione'', dice il
responsabile dei lavoratori pubblici della Cgil, Michele
Gentile. ''Le misure decise dal Governo sul pubblico impiego,
blocco dei contratti, rateizzazione del Tfr e taglio alle
retribuzioni dei dirigenti - ha spiegato - fanno si' che chi ha
la possibilita' di andarsene se ne vada. Finora - ha aggiunto -
non era stato cosi'. La maggior parte dei lavoratori pubblici,
pur avendo i requisiti per la pensione di anzianita' restava
fino al raggiungimento dei 40 anni di contributi o fino all'eta'
prevista per la vecchiaia''.
''I conti dell'Istituto - ha detto il presidente Paolo
Crescimbeni - nonostante la crescente diminuzione del numero
degli iscritti e l'aumento dei pensionamenti si mantengono in
equilibrio, anche in virtu' della minore spesa di 710 milioni
circa per il Tfr prevista nel bilancio 2011'' (la rateizzazione
prevista dalla manovra 2010, ndr). (ANSA).
FISCO:BEFERA,MENO TEMPO PER PAGARE EQUITALIA,MA ANCORA MOLTO
CON NUOVE REGOLE CI ADEGUIAMO A EUROPA
(ANSA) - ROMA, 2 OTT - ''Il tempo per pagare si e' ridotto ma
non sono i due mesi di cui si parla''. Lo ha precisato il
direttore dell'Agenzia delle Entrate Attilio Befera al Tg2, a
proposito delle nuove regole relative ai tempi per pagare il
dovuto a Equitalia, che, a partire dal primo ottobre, fissano
nuovi termini per l'esecutivita' dei ricorsi.
''I due mesi sono i tempi che ha il contribuente per fare
ricorso, dopodiche' c'e' una procedura amministrativa che dura
almeno 6-7 mesi per arrivare alla richiesta di pagamento.
Comunque - prosegue Befera - per applicare le ganasce fiscali
per importo inferiore ai 2 mila euro occorre fare prima due
solleciti, per l'ipoteca c'e' il preavviso, e anche qui passano
altri mesi. Quindi i tempi sono abbastanza lunghi tuttora''.
''E' vero che tecnicamente la legge dice che passati 60
giorni o si paga o si fa ricorso, in quest'ultimo caso si deve
pagare il terzo, ma e' pur vero che dal punto di vista tecnico
prima di 7-8 mesi non succedera' praticamente nulla'', aggiunge
Befera in un'altra intervista al Tg5. ''Le nuove regole hanno
praticamente eliminato la cartella di pagamento quando c'e' un
accertamento. Abbiamo adeguato la legislazione italiana alle
norme europee, dove l'accertamento e' sempre immediatamente
esecutivo'', aggiunge. (ANSA).
TESORO: MIGLIORA FABBISOGNO 9 MESI, BENE ENTRATE FISCO
SI ATTESTA A 58,8 MLD. MIGLIORAMENTO 7,7 MLD, PESA AIUTO GRECIA
(ANSA) - ROMA, 3 OTT - Migliora il fabbisogno del settore
statale: nei primi nove mesi del 2011 si e' attestato a quota
58,800 miliardi di euro, in calo rispetto ai 65,511 miliardi
dello stesso periodo del 2010. Bene le entrate fiscali e spesa
piu' contenuta: questi i fattori principali che hanno portato
alla diminuzione del fabbisogno dei primi nove mesi 2011,
rispetto allo stesso periodo del 2010.
Pesano complessivamente nel conto gli aiuti alla Grecia. Se
si fa infatti un raffronto in termini omogenei il miglioramento
- sottolinea il ministero dell'Economia - rispetto allo scorso
anno e' di 7,7 miliardi di euro. Lo scorso anno sono stati
infatti erogati 4 miliardi per il sostegno finanziario ad Atene,
e invece nel periodo gennaio-settembre di quest'anno l'esborso
e' stato di 5 miliardi. Per questo alla differenza, in
miglioramento, di 6,6 miliardi di euro, il Tesoro ne aggiunge
oltre uno in piu'.
Nel solo mese di settembre 2011 ''si e' registrato un
fabbisogno del settore statale pari, in via provvisoria, a circa
11.800 milioni, inferiore - riferisce ancora il Tesoro - a
quello registrato nel mese di settembre del 2010, pari a 12.914
milioni''. Il calo sul mese e' dunque di oltre un miliardo di
euro.
Il saldo del mese di settembre ''conferma il buon andamento
delle entrate fiscali - fa notare via XX Settembre - in linea
con quanto registrato nei mesi precedenti. Dal lato dei
pagamenti, rispetto al mese di settembre dello scorso anno, si
registra una contenuta dinamica della spesa delle
amministrazioni centrali dello Stato, nonche' il venir meno del
prestito a favore della Grecia erogato nel mese di settembre
2010''.(ANSA).
TESORO: FABBISOGNO; BENE ENTRATE FISCO E SPESA CONTENUTA
(ANSA) - ROMA, 3 OTT - Il saldo del mese di settembre
''conferma il buon andamento delle entrate fiscali in linea con
quanto registrato nei mesi precedenti. Dal lato dei pagamenti,
rispetto al mese di settembre dello scorso anno, si registra una
contenuta dinamica della spesa delle amministrazioni centrali
dello Stato, nonche' il venir meno del prestito a favore della
Grecia erogato nel mese di settembre 2010''. E' il commento del
ministero dell'Economia ai dati relativi al fabbisogno. (ANSA).