ESCORT: LAUDATI, MAI POLIZIA PARALLELA PER CONTROLLARE PM - TANGENTI: FINANZIERE ARRESTATO, INTERROGATORIO IL 10 OTTOBRE

sabato 08 ottobre 2011

ESCORT: LAUDATI, GRAVI ERRORI IN INDAGINI SU TARANTINI
PROCURATORE A CSM,BRUCIATA INTERCETTAZIONE DEL SECOLO SU PREMIER
(ANSA) - ROMA, 7 OTT - Nelle inchieste su Gianpaolo Tarantini
e sulla sanita' pugliese sono stati commessi ''gravi errori'';
come la perquisizione nella casa dell'imprenditore che
''brucio''' ''l'intercettazione del secolo'', quella di
''Tarantini su Berlusconi''. Si e' difeso anche attaccando il
procuratore di Bari Antonio Laudati davanti al Csm, come
testimoniano le 70 pagine di verbali di quella audizione del 22
settembre scorso. E ha spiegato che se ora si trova nell'occhio
del ciclone, sotto inchiesta a Lecce e all'attenzione di Palazzo
dei marescialli, e' stato proprio per ''tutelare la qualita'
delle indagini e il nome della procura di Bari'', cioe' per
''raddrizzare una barca che affondava'', ''coprendo'' gli sbagli
che erano stati compiuti pur di consentire a inchieste
''importantissime'' di ''andare avanti''.
Lui, Laudati, e' ''sicurissimo'' di non aver compiuto ne'
reati ne' illeciti disciplinari, perche' sono ''false e
calunniose'' le accuse che gli vengono mosse, innanzitutto
dall'ex pm del suo ufficio Giuseppe Scelsi, di aver rallentato
l'inchiesta sulle escort che Tarantini portava nelle residenze
di Silvio Berlusconi e di aver affidato a una struttura della
guardia di finanza una sorta di indagine parallela con il
controllo del lavoro dei sostituti.
La perquisizione di cui ha parlato Laudati venne fatta a casa
di Tarantini e alla Tecno Hospital per acquisire i libri
contabili dell'impresa: ''quella mattina Tarantini ha fatto un
sms e l'intercettazione e' stata bruciata'', ha raccontato il
procuratore. E ai consiglieri del Csm ha fatto capire la portata
dell'errore dei pm baresi con un paragone: ''e' come se avessi
l'indagine sul narcotraffico piu' importante al mondo, sto per
prendere 400 tonnellate di cocaina e vado a fare a casa del
narcotrafficante intercettato una perquisizione per acquisire il
riscontro della contravvenzione stradale perche' e' passato con
il semaforo rosso''. Sbagliato per Laudati e' stato anche
interrogare la escort Patrizia D'Addario alla presenza di un
difensore: ''non era parte lesa'' e anche se lo fosse stata non
le sarebbe toccata ''l'assistenza di un difensore''. Come pure
''strano'' e' stato il provvedimento con cui il gip dispose gli
arresti domiciliari di Tarantini a Roma, in una casa in cui lui
era ospite e non nella sua abitazione, peraltro consentendo
l'accesso dei domestici: sembravano ''gli arresti domiciliari di
Panariello'' nella ''pubblicita' della Wind''.
E sulle accuse di Scelsi, Laudati e' stato netto: non c'e'
mai stata una ''polizia parallela'', una ''struttura che faceva
controlli sui sostituti, che faceva pedinamenti, che faceva
intercettazioni abusive. Queste persone hanno aiutato il lavoro
dei sostituti e hanno consentito a me di svolgere il mio ruolo
di coordinamento come procuratore''.
Altrettanto deciso e' stato sulla riunione informale che
avrebbe tenuto a Bari ancora prima di insediarsi nel suo
incarico di procuratore, di cui ha riferito anche il colonnello
della Guardia di Finanza Salvatore Paglino (arrestato in seguito
dalla stessa procura di Bari) e nella quale si sarebbe
presentato come ''uomo di Alfano'': ''sono stato nominato al
ministero della Giustizia non da Alfano ma da Prodi'' e quando
l'attuale segretario del Pdl e' arrivato in via Arenula ''ho
fatto domanda di trasferimento'' perche' ''non condivido
l'opinione del centro-destra sulla giustizia''. Ma c'e'
dell'altro: ''Conosco Scelsi e tra di noi non ci sono situazioni
idilliache'', ha riferito Laudati, raccontando di avergli fatto
in passato, quando era alla procura nazionale antimafia, una
relazione di servizio per il comportamento che aveva tenuto
nella vicenda della cattura del boss del contrabbando
Prudentino. Proprio per questo, ha aggiunto il procuratore, se
gli avessi detto ''caro Scelsi, qui mi manda Alfano, sono venuto
a fare un'attivita' di controllo su indagini e giudici... sarei
un pazzo'' e ci vorrebbe per me ''una dispensa dal servizio per
infermita'''. ''E se un giorno - ha continuato - la procura di
Lecce o chiunque dimostrera' che veramente la riunione e' andata
come dicono Scelsi o Paglino, per favore nel mio interesse
mandatemi in manicomio perche' evidentemente ho perso il senno".
Nella sua difesa di quattro ore Laudati ha anche attaccato i
pm che ''fanno una vagonata di intercettazioni telefoniche,
provvedimenti raffazzonati, divulgazione di atti, processi che
non si sa se, come, quando...''; parole che in un primo momento
sembravano riferite ai pm di Napoli, circostanza pero' esclusa
in serata dallo stesso procuratore Laudati. (ANSA).

ESCORT: LAUDATI, MAI POLIZIA PARALLELA PER CONTROLLARE PM
HO COPERTO ERRORI SOSTITUTI PERCHE' INDAGINI ANDASSERO AVANTI
(ANSA) - ROMA, 7 OTT - Non c'e' mai stata una ''polizia
parallela'', una ''struttura che faceva controlli sui sostituti,
che faceva pedinamenti, che faceva intercettazioni abusive''.
Cosi'il procuratore di Bari Antonio Laudati si e' difeso davanti
al Csm dall'accusa principale che gli rivolge l'ex magistrato
del suo ufficio, Giuseppe Scelsi, di aver voluto una struttura
della Guardia di finanza con questi compiti.
''Queste persone hanno aiutato il lavoro dei sostituti e
hanno consentito a me di svolgere il mio ruolo di coordinamento
come procuratore'', ha aggiunto Laudati. Raccontando degli
''errori gravi che erano stati commessi nella conduzione delle
indagini'', il procuratore ha riferito di averli voluti
''coprire'' ''per consentire a delle indagini importantissime a
cui tutta l'Italia presta attenzione di andare avanti''. ''Ho
cercato di raddrizzare una barca che affondava e di portarla
gloriosamente in porto... ho sacrificato me stesso per tutelare
la qualita' delle indagini e il nome della procura di Bari e sto
pagando adesso questo''; ''se tornassi indietro - ha detto
ancora Laudati - me ne andrei a fare il sostituto della procura
nazionale antimafia per tutta la vita''. (ANSA).

TANGENTI: FINANZIERE ARRESTATO, INTERROGATORIO IL 10 OTTOBRE
(ANSA) - LANCIANO (CHIETI), 7 OTT - E' stato fissato a
lunedi' 10 ottobre l'interrogatorio di garanzia del brigadiere
della Finanza Crescenzo Di Marzio(58), originario di Poggio
Imperiale (Foggia), arrestato martedi' scorso con l'accusa di
concussione e falso per distruzione di un verbale.
L'inchiesta e' relativa ad una serie di presunte minacce di
severi controlli fiscali nei confronti di sei commercianti di
Lanciano ed altri comuni limitrofi volti ad ottenere da parte
del brigadiere merce in regalo.
Lo stesso gip Francesca Del Villano Aceto, che ha emesso
l'ordine di arresto ai domiciliari a Poggio Imperiale, citta'
natale del brigadiere, ha accolto l'istanza della difesa di
spostare il provvedimento restrittivo presso l'abitazione di
Lanciano del brigadiere.(ANSA).

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