TREMONTI SPIATO: LA PROCURA DI ROMA ARCHIVIA FASCICOLO - TRASFERITO CAPO NAS PALERMO INDAGATO PER TRUFFA MILITARE - CONDONO: COMMISSIONE UE,NON PIACE IDEA,ALTRE PRIORITA'
mercoledì 12 ottobre 2011
TREMONTI SPIATO: LA PROCURA DI ROMA ARCHIVIA FASCICOLO
IN INTERVISTA MINISTRO DISSE DI ESSERSI SENTITO PEDINATO
(ANSA) - ROMA, 11 OTT - E' terminata con un'archiviazione
l'inchiesta della Procura di Roma su una presunta attivita' di
spionaggio nei confronti del ministro dell'Economia, Giulio
Tremonti. Una vicenda scoppiata nello scorso mese di luglio
quando il numero uno di via XX settembre affermo', in una
intervista al quotidiano La Repubblica, di essersi sentito in
passato ''spiato, controllato e a volte pedinato''.
Parole dette in riferimento alla sua decisione di non
soggiornare piu' nella caserma della Guardia di Finanza in
favore dell'abitazione di 200 metri quadri in via del Campo
Marzio, nel centro di Roma, affittata dall'ex braccio destro
Marco Milanese e per la quale sarebbe stato pagato un affitto di
8.500 euro mensili. Il ministro affermo' di aver deciso di
accettare l'offerta di Milanese per questioni di privacy:
l'abitazione garantiva una maggiore riservatezza rispetto alla
caserma dove ha risieduto fino al 2004 o all'albergo dove andava
abitualmente fino al 2009 quando era a Roma.
Proprio per queste affermazioni la Procura di Roma apri' un
fascicolo e lo rubrico' come ''atti relativi'', cioe' senza
ipotesi di reato o indagati. Il 29 luglio scorso Tremonti venne
sentito dal procuratore capo capitolino, Giovanni Ferrara. Nel
corso del colloqui il ministro' preciso il senso dell'intervista
sostenendo che il significato era stato ''forzato'' e di ''non
aver mai detto quelle parole''.
Nel corso del colloquio con il capo della procura romana
Tremonti, inoltre, avrebbe ribadito che sulla vicenda del
presunto pedinamento aveva fornito chiarimenti ai pm della
procura di Napoli. Sulla vicenda era intervenuto anche il
direttore del Dipartimento informazioni e sicurezza Gianni De
Gennaro che nel corso di una audizione al Copasir, ha affermato
che i servizi segreti non ne sapevano nulla. Gli 007 italiani,
ha spiegato De Gennaro, non si sono interessati alla vicenda
perche' ''non ne hanno alcun titolo" e perche' "nessuno ci ha
contattato per occuparcene''. (ANSA).
TRASFERITO CAPO NAS PALERMO INDAGATO PER TRUFFA MILITARE
(ANSA) - PALERMO, 11 OTT - Ha indagato sulle presunte truffe
in un giro di affari milionario di alcune cliniche private
palermitane e sugli acquisti compiuti dall'Asp. Ma adesso e'
finito lui sul banco degli accusati dopo un esposto anonimo. Il
capitano Francesco Geraci, sotto inchiesta per truffa militare,
e' stato allontanato dal comando del Nas del capoluogo dell'
Isola, il Nucleo antisofisticazione e sanita'. E' stato
trasferito al reparto 'Battaglione', ad occuparsi di compiti
amministrativi.
Geraci, sindacalista del Cocer, il consiglio centrale di
rappresentanza dell'Arma, e' indagato prima davanti alla Procura
ordinaria e poi davanti a quella militare di Napoli, a cui il
fascicolo, come riporta il Giornale di Sicilia, e' stato
trasmesso per competenza. L'ufficiale avrebbe ottenuto la diaria
per le attivita' sindacali, dichiarando di essere stato
impegnato piu' a lungo di quanto non fosse avvenuto in realta'.
Avrebbe cosi intascato, una cifra complessiva compresa fra 300 e
400 euro non dovuti. Il militare si e' difeso sostenendo che in
realta' la partecipazione all'attivita' sindacale sarebbe piu'
breve solo per non sottrarre tempo al servizio. Le attivita' di
rappresentanza sindacale sono considerate interne all'Arma. Per
questo il trasferimento del fascicolo dai pm palermitani a
Napoli, alla Procura militare. (ANSA).
TRASFERITO CAPO NAS: LEGALE, CARTE SMENTISCONO IRREGOLARITA'
(ANSA) - PALERMO, 11 OTT - ''Non abbiamo ricevuto nessuna
contestazione formale in merito al procedimento aperto dalla
Procura militare, ma siamo certi di poter dimostrare, carte alla
mano, che il capitano Geraci non ha commesso alcuna truffa e che
tutti i dati da lui indicati nei fogli di viaggio sono reali''.
Cosi' l'avvocato Salvatore Sansone, legale dell'ex comandante
del Nas di Palermo, il capitano Francesco Geraci, ha commentato
la notizia dell'indagine relativa al suo cliente rimosso
dall'incarico e trasferito una decina di giorni fa al reparto
Battaglione.
Geraci, tra l'altro, ha indagato su una maxitruffa alla Asp di
Palermo che ha coinvolto tre note case di cura cittadine.
L'inchiesta sul militare, aperta un anno fa sulla base di un
esposto anonimo, e' stata trasmessa alla procura militare.
Geraci ha reso un interrogatorio a luglio. Qualche giorno fa,
dopo la pubblicazione di notizie sull'indagine che riguardava le
cliniche, gli e' stato notificato il trasferimento ad altro
incarico.
''Il mio cliente - ha detto l'avvocato - non ha ricevuto
nessun avviso di garanzia. Conosciamo quindi vagamente la
materia del contendere, ma siamo in possesso di una
documentazione enorme da cui risulta evidente che mai il
capitano ha alterato i dati sulle missioni, sostenute come
rappresentante del Coir, per percepire i rimborsi. Peraltro su
centinaia di viaggi gli si contesta una somma di meno di 400
euro''. Nei prossimi giorni l'ufficiale si presentera' alla
procura militare di Napoli per rendere altri chiarimenti.
(ANSA).
CONDONO: COMMISSIONE UE,NON PIACE IDEA,ALTRE PRIORITA'
RISCHIA DI MINARE LA CREDIBILITA' DELLA LOTTA ALL'EVASIONE
(ANSA) - BRUXELLES, 11 OTT - L'idea di varare un condono
fiscale non piace alla Commissione Ue. Fonti dell'esecutivo
comunitario hanno sottolineato che ''il dibattito apertosi a
questo riguardo rischia di distogliere l'attenzione dalle piu'
urgenti priorita''' e di ''minare la credibilita' della lotta
all'evasione''.(ANSA).
CONDONO: COMMISSONE UE; NON PIACE IDEA, ALTRE PRIORITA' (2)
(ANSA) - BRUXELLES, 11 OTT - Per Bruxelles al momento
l'attenzione delle autorita' italiane dovrebbe concentrarsi
sull'applicazione delle misure di risanamento dei conti pubblici
gia' adottate, sull'individuazione dei contenuti della riforma
fiscale e sulla definizione di un'''audace'' agenda di riforme
strutturali per rilanciare la crescita.
Le fonti dell'esecutivo Ue interpellate hanno poi
sottolineato che il ricorso a misure non permanenti, come
appunto un condono, per raggiungere l'obiettivo del pareggio di
bilancio nel 2013 ''non contribuisce a rafforzare la
credibilita''' della strategia impostata dall'Italia per la
riduzione del deficit e del debito. Inoltre, per le stesse
fonti, le esperienze gia' fatte indicano che i condoni possono
incidere negativamente sul regolare pagamento delle imposte e
quindi minare gli sforzi intrapresi per combattere l'evasione
fiscale.(ANSA).