TANGENTI: FINANZIERE ARRESTATO NEGA CONCUSSIONE - ESCORT: 3 PM BARI A CSM,MAI NESSUN RITARDO INDAGINI - FORZE ARMATE: LA RUSSA, SCONFITTI MOBBING E BULLISMO. DI STANISLAO (IDV), FALSO, MILITARI IN STATO ARRETRATEZZA - FISCO: C.CONTI, RIFORMA NON COPERTA

mercoledì 12 ottobre 2011

TANGENTI: FINANZIERE ARRESTATO NEGA CONCUSSIONE
DIFENSORE PRESENTA ISTANZA REVOCA ARRESTI DOMICILIARI
(ANSA) - LANCIANO(CHIETI), 10 OTT - Ha risposto a tutte le
contestazioni il brigadiere della Finanza Crescenzo Di Marzio
arrestato lo scorso 4 ottobre per presunta concussione
continuata (dal 2008 al 2011), nei confronti di sei commercianti
di Lanciano e comuni limitrofi, e falso per la distruzione di un
documento.
Oggi, dinanzi al gip Francesca Del Villano Aceto, presente
il pm Rosaria Vecchi, Di Marzio ha negato di avere mai
minacciato controlli fiscali piu' severi nei confronti dei
commercianti per ottenere regalie.
Il difensore Gaetano Pedulla' ha presentato istanza di revoca
degli arresti domiciliari, gia' spostati dal gip da Poggio
Imperiale (Foggia), citta' natale del brigadiere, a Lanciano
dove e' in servizio da 11 anni. Il gip si e' riservato la
decisione.(ANSA).

ESCORT: 3 PM BARI A CSM,MAI NESSUN RITARDO INDAGINI
'DA SCELSI NESSUNA LAMENTELA PRIMA DELL'ESPOSTO'
(di Roberto Buonavoglia)
(ANSA) - BARI, 11 OTT - Hanno negato ogni ritardo nelle
indagini sulle escort che Gianpaolo Tarantini ha portato nelle
residenze di Berlusconi tra il 2008 e il 2009 i tre pubblici
ministeri inquirenti di Bari ascoltati ieri dalla prima
commissione del Csm.
L'audizione di Eugenia Pontassuglia, Renato Nitti e Ciro
Angelillis ha riguardato l'istruttoria sul procuratore di Bari
Antonio Laudati, accusato dall'ex sostituto del suo ufficio,
Giuseppe Scelsi, di aver ritardato la conclusione delle
indagini. Pontassuglia e Angelillis sono i due pm a cui e'
affidato il fascicolo escort, che fino al giugno scorso
condividevano con Scelsi, poi passato alla procura generale di
Bari; Nitti, invece, e' stato fino a poco tempo fa il
coordinatore del pool sanita' e si e' occupato in questa veste
anche dell'inchiesta, conclusa nel settembre scorso con la
notifica di otto avvisi di conclusione delle indagini per
associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della
prostituzione.
Nella loro audizione - a quanto si e' appreso - i tre
magistrati hanno negato che vi siano stati ritardi nelle
indagini, hanno ricordato che in nessuna occasione Scelsi si e'
mai lamentato con loro sui tempi di trattazione del fascicolo e
hanno sostenuto che cio' risulta anche dai verbali delle
riunioni di coordinamento che Scelsi ha tenuto con i suoi tre
colleghi con i quali ha sempre condiviso ogni scelta
investigativa. Per quanto riguarda le cosiddette 'indagini
parallele' che - secondo Scelsi - Laudati avrebbe compiuto
utilizzando un'aliquota della Guardia di finanza, i magistrati
hanno detto che gli investigatori di cui parla Scelsi altro non
sono che la polizia giudiziaria a cui loro avevano dato le
deleghe a indagare e che utilizzavano per l'indagine escort. Se
vi siano state effettivamente 'indagini parallele' i pm hanno
detto di non saperne nulla.
Oggi, invece, il Csm ha ascoltato il procuratore di Brindisi,
Marco Dinapoli, fino al settembre 2009 procuratore aggiunto a
Bari, i due attuali procuratori aggiunti, Pasquale Drago e Anna
Maria Tosto e il presidente dell'ufficio gip-gup del tribunale
di Bari, Antonio Lovecchio. Solo sull'audizione di Dinapoli e'
emerso qualche particolare perche' il magistrato avrebbe
confermato a Palazzo dei Marescialli quanto aveva gia' detto il
18 agosto scorso al pg di Bari, Antonio Pizzi, nell'ambito
dell'istruttoria su Laudati avviata su disposizione del pg della
Cassazione.
Durante quella deposizione, Dinapoli spiego' di aver saputo
da Scelsi, tra fine giugno e inizio di luglio del 2009, che
Laudati (che era stato nominato dal Csm procuratore di Bari ma
non si era ancora insediato, cosa che fece il 9 settembre 2009)
aveva tenuto una riunione, il 26 giugno, in una caserma della
Guardia di finanza di Bari alla quale avevano partecipato il
generale della Gdf Vito Bardi, ufficiali e militari delle Fiamme
Gialle e lo stesso Scelsi. Della riunione, sebbene Dinapoli
fosse il coordinatore anche di quelle indagini, non fu
''informato da alcuno'', se non da Scelsi a cose fatte e con
tono ''meravigliato e seccato''. Scelsi racconto' a Dinapoli - a
quanto risulta dall'audizione dell'agosto scorso da parte del pg
di Bari - che durante la riunione, in sostanza, Laudati ''aveva
chiesto ai presenti di non prendere iniziative in relazione alle
indagini sulle escort sino a quando non si fosse insediato alla
procura di Bari''. ''Inoltre - e' scritto nel verbale -
(Laudati, ndr) indico' ai presenti il gen.Bardi come punto
terminale di tale indagine, nel senso che tutto doveva essere
riferito al gen.Bardi da parte della Gdf che investigava''.
''Ricordo - conclude Dinapoli - che Scelsi riteneva questo
comportamento di Laudati alquanto anomalo e lo viveva come una
vera e propria interferenza. Ricordo che discutemmo se prendere
delle iniziative. Scelsi disse che, poiche' il procuratore era
in arrivo, non era il caso di formalizzare il tutto per non
creare un clima negativo in procura fin dall'inizio. Difatti
Scelsi non mi fece una relazione scritta e quindi, di
conseguenza, non presi alcuna iniziativa''. (ANSA).

FORZE ARMATE: LA RUSSA, SCONFITTI MOBBING E BULLISMO
DI STANISLAO (IDV), FALSO, MILITARI IN STATO ARRETRATEZZA
(ANSA) - ROMA, 11 OTT - I fenomeni di bullismo, mobbing e
prevaricazione fisica e morale sono stati debellati nelle forze
armate italiane grazie all'azione di contrasto predisposta dal
ministero della Difesa e dalle istituzioni. E' questo il dato
fornito da Ignazio La Russa che ha risposto per iscritto a
un'interrogazione del dipietrista Augusto Di Stanislao.
''Le Forze Armate e l'Arma dei Carabinieri sono fortemente
impegnate - scrive il ministro della Difesa - in tutti i livelli
di comando nel contrasto di ogni forma di prevaricazione fisica
e morale''. Secondo i dati forniti da La Russa ''le fattispecie
riconducibili a fenomeni di nonnismo sono pressoche' scomparse:
dal 2006 al 2009 si e' registrato un solo caso. ''Nonostante
cio' il livello di attenzione - assicura il ministro - rimane
sempre elevato, cosi' da individuare tempestivamente eventuali
sintomi di malessere ed evitare l'insorgenza di fattori di
rischio''.
Una particolare attenzione viene rivolta dal ministro alla
presenza del personale femminile nelle Forze Armate nei
confronti del quale ''si continua ad essere impegnati nel
favorire e nel monitorare l'integrazione. Anche le segnalazioni
informali vengono attentamente verificate al fine di far
emergere l'eventuale sussistenza di discriminazioni nei
confronti delle donne''.
Di Stanislao non e' d'accordo con La Russa. Cita infatti
l'ultima relazione al Parlamento del dicastero sullo ''stato
della disciplina militare'' per ricordare che nel 2009 sono
stati segnalati nelle Forze Armate un caso di mobbing e ben 11
di molestie sessuali, tutti all'esame della magistratura.''Discutibile e' la maniera - e' la critica del parlamentare
del'Idv - con la quale questi episodi vengono affrontati e
classificati, dimostrando ancora una volta l'arretratezza
culturale in cui vive e lavora il mondo delle Forze Armate''.
(ANSA).

FISCO: C.CONTI, RIFORMA NON COPERTA, TASSARE BENI REALI
TAGLIARE SPESA SOCIALE NON PERCORRIBILE, ALTRIMENTI E' RECESSIVA
(di Giovanni Innamorati)
(ANSA) - ROMA, 11 OTT - La Corte dei Conti boccia il disegno
di legge delega di riforma fiscale e assistenziale del governo,
innanzi tutto perche' e' privo di copertura e poi perche' porta
ad un taglio della spesa sociale che ''non e' percorribile'' in
quanto danneggerebbe le fasce piu' deboli, creando effetti
recessivi per l'economia. Il giudizio e' stato espresso dal
presidente della Magistratura Contabile, Luigi Giampaolino alle
commissioni Finanze e Affari sociali della Camera che stanno
esaminando il testo del governo.
Giampaolino ha parlato di ''conflitto'' tra ''l'aspettativa''
di abbassamento delle tasse con cui e' nata la delega fiscale in
primavera, e le esigenze di ''rigore'' nella finanza pubblica
emerse in estate. Ed ecco che il testo del governo prevede di
''far cassa'' per 20 miliardi. Il primo problema riguarda le
coperture della legge, cioe' le voci con le entrate: alcune di
esse (aumento delle aliquote sulle rendite finanziarie e
dell'Iva) sono state gia' utilizzate dal decreto di agosto.
Senza contare le ''perplessita''' sulle ''stime'' di un'altra
fonte di copertura, e cioe' la lotta all'evasione.
''Oltre a largamente affidarsi a mezzi incerti - ha detto
Giampaolino - limitati e talora superati dagli eventi, la
copertura del ddl risulta intaccata e messa in forse''. Insomma
si puo' parlare di uno ''spiazzamento'' del testo rispetto alle
nuove esigenze di rigore. Ma c'e' un altro aspetto negativo: la
manovra di agosto ha previsto il taglio lineare di tutte le
agevolazioni fiscali per famiglie e imprese, se non verra'
approvata entro un anno la riforma fiscale che dovra' dare i
risparmi indicati. E' la cosiddetta clausola di salvaguardia.
Ma i tagli lineari avrebbero ''inevitabili effetti
regressivi'' che ''si concentrerebbero soprattutto su coloro che
gia' pagano l'imposta e, piu' specificamente, sui contribuenti
che si collocano nelle classi di reddito meno elevate''. Per
questo l'approvazione della delega ''in tempi stringenti'' e'
''auspicabile'' in quanto male minore. E Giampaolino ha invitato
a domandarsi se le ''incertezze'' delle coperture ''non rendano
necessario esplorare fonti di gettito nuove, in direzione di
basi imponibili personali o reali che non insistano sul lavoro e
sulle imprese''.
Infine un ammonimento sul taglio della spesa sociale, anche
esso previsto dalla delega: i tagli sarebbero ''controbilanciati
dalle risorse che sara' necessario mettere in campo per
assicurare servizi adeguati ad una prevedibile impennata del
fenomeno della non autosufficienza''. In tal senso la riduzione
della spesa sociale ''risulta difficile da percorrere e rischia
di produrre effetti non diversi da quelli derivanti da un
prelievo eccessivo e distorto''. (ANSA).


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