INDIGNATI: POLIZIOTTO, IN PIAZZA PER 7 EURO/GIORNO. FUNZIONARIO REPARTO MOBILE IMPEGNATO, TRA NOI TROPPI 50ENNI

martedì 18 ottobre 2011

INDIGNATI: POLIZIOTTO, IN PIAZZA PER 7 EURO/GIORNO
FUNZIONARIO REPARTO MOBILE IMPEGNATO IERI, TRA NOI TROPPI 50ENNI
(di Massimo Nestico')
(ANSA) - ROMA, 16 OTT - Poliziotti ultracinquantenni
all'inseguimento di teppisti ventenni, che ''attaccavano con
raffinate tecniche di guerriglia'', dopo avere filmato ed
indicato ai loro compagni ''i varchi meno presidiati dalle forze
dell'ordine''. Il tutto ''per sette euro al giorno''. C'e' anche
questo elemento a spiegare la giornata di ieri a Roma. Lo
segnala, in un colloquio con l'ANSA, un funzionario del Reparto
mobile di Roma, ieri impegnato per ore in strada a contrastare i
violenti in nero. ''Ho visto anche - rileva - carabinieri reduci
dall'Afghanistan indietreggiare: abbiamo passato momenti
difficili''
La giornata, racconta il poliziotto dall'Olimpico, dove si
prepara a gestire un'altra dura serata sul fronte dell'ordine
pubblico, quella del derby, ''si e' conclusa purtroppo con pochi
fermi ed arresti dopo ore di battaglia. Si poteva fare di piu',
ma un problema che pochi considerano e' quello
dell'invecchiamento degli agenti. Nel mio reparto ieri il piu'
giovane aveva 47 anni ed e' durissima fare lunghe corse per
cinque ore con addosso casco, scudo e maschera antigas, mentre
si fronteggiano diciottenni che hanno ben altra prestanza
fisica. Non dimentichiamo che ieri un carabiniere e' stato colto
da infarto mentre correva''. Sulla strada, nei servizi di ordine
pubblico, sottolinea, ''devono starci i giovani, che hanno il
fisico ed anche l'entusiasmo. Io capisco che un padre di
famiglia, con figli a casa, ci pensi non due, ma dieci volte,
prima di lanciarsi con impeto contro chi ti scaglia addosso
mazzette di cinque chili. E non dimentichiamo che percepiamo
sette euro lorde per rischiare la vita in questo servizio''.
Servirebbe, ha aggiunto, ''un ricambio generazionale, ma l'eta'
media dei poliziotti continua ad alzarsi (ora e' di 48 anni),
visto che non si assume e si va in pensione sempre piu' tardi''.
L'agente passa poi a descrivere la giornata. Le avvisaglie
degli scontri, spiega, ''c'erano: fin dall'inizio abbiamo visto
nel corteo frange di malintenzionati col volto travisato, scudi
e corpi contundenti. Li tenevamo sotto controllo fin da quando
sono arrivati dalla metropolitana, ma si sono nascosti tra la
folla pacifica. E non e' vero - precisa - che i manifestanti li
hanno isolati, perche' uscivano continuamente per attacchi a
negozi, banche ed auto per poi tornare nel corteo''. Cio',
osserva, ''ha reso difficile il nostro intervento perche'
catturare queste persone avrebbe comportato il rischio di
colpire la folla''.
Rispetto ad un'altra giornata nera, quella dello scorso 14
dicembre, prosegue il funzionario, ''i violenti hanno
ulteriormente affinato le loro tecniche di guerriglia,
avvicinandosi alle forze dell'ordine, filmandole e chiamando poi
sul cellulare i loro compagni per segnalare i punti deboli. E
li' hanno colpito, dopo il Colosseo ed in via Labicana, dove i
nuclei erano meno numerosi perche' il grosso stava presidiando
le zone istituzionali''. L'intento preciso dei 'neri', secondo
l'uomo, ''era quello di dividerci per aggredirci. Noi dovevamo
quindi non rispondere alle provocazioni e rimanere compatti''.
Il problema, considera l'agente, ''e' che occorrerebbe fermare i
violenti prima che entrino nel corteo. Per farlo bisognerebbe
capire chi sono e da dove vengono e ieri, contrariamente a
quanto avvenuto in altre occasioni, non avevamo il supporto
delle Digos delle altre province di provenienza dei manifestanti
perche' non ci sono soldi per pagare le missioni''. (ANSA).

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