NELLA CASERMA DELLE MOLESTIE. ISTRUTTORI CHE RINCHIUDEVANO LE RECLUTE PER PALPARLE. ALTRI CHE LE MINACCIAVANO O SPOGLIAVANO. "...TANTO NESSUNO TI CREDERA' E' LA MIA PAROLA CONTRO LA TUA...". (L'Espresso)

sabato 22 ottobre 2011

L'istruttore, dopo aver molestato la soldatessa, le dice:
"...TANTO NESSUNO TI CREDERA' E' LA MIA PAROLA CONTRO LA TUA...".

In allegato l’inchiesta choc de L’espresso sulla caserma dell’Esercito di Ascoli.

Il problema non è tanto la presenza in caserma di soldatesse ed istruttori, quanto l'assenza (in caserma) del principio di legalità  alla base del rapporto di dipendenza; retaggio di una concezione medioevale del concetto di onore militare, dalla quale deriva che la parola del superiore prevale sempre su quella dell'inferiore.

Una chiave di lettura dei fatti accaduti nella caserma di Parolisi, e descritti dal settimanale L'Espresso, la potete trovare nell'articolo seguente, a firma di Cleto IAFRATE.  link :

http://www.ficiesse.it/home-page/5518/il-paradosso-di-un’europa-piu-attenta-a-forme-e-dimensioni-dei-cetrioli-che-non-al-diritto-di-liberta-personale-dei-cittadini-militari-_prima-parte_---di-cleto-iafrate
 

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