PENSIONI: ASCIERTO (PDL), ESCLUDERE SICUREZZA DA RIFORMA - FISCO:CONTATTI INFORMALI SVIZZERA-ITALIA SU REGOLARIZZAZIONE - CONTI PUBBLICI:GLI IMMOBILI P.A.; VALGONO 42 MLD - SVILUPPO: NELLA BOZZA 12 CONDONI;MINISTERO SVILUPPO SMENTISCE

mercoledì 26 ottobre 2011


PENSIONI: ASCIERTO (PDL), ESCLUDERE SICUREZZA DA RIFORMA
(ANSA) - ROMA, 24 OTT - Escludere da una possibile riforma
delle pensioni il personale del Comparto Sicurezza e Difesa: e'
l'auspicio del deputato Pdl Filippo Ascierto.
''La crisi economica internazionale - spiega Ascierto - ci
impone di prendere decisioni urgenti su riforme strutturali che
riguardano il nostro Paese. Molti ritengono che sia necessario
intervenire anche sulle pensioni adeguando il nostro sistema a
quello del resto dei Paesi europei. Io ritengo pero' sia
importante escludere da una possibile riforma delle pensioni il
personale del Comparto Sicurezza e Difesa . Non e' infatti
possibile immaginare, vista la specificita' del ruolo che
ricoprono gli uomini in divisa e l'attivita' svolta
quotidianamente, un nonno sessantenne ancora in servizio
rincorrere un ragazzo black block di venti anni Mi auguro
pertanto qualora la riforma delle pensioni vada in porto che il
Governo tenga conto di queste cose''. (ANSA).


FISCO:CONTATTI INFORMALI SVIZZERA-ITALIA SU REGOLARIZZAZIONE
(ANSA) - GINEVRA, 24 OTT - ''Ci sono stati contatti 'tecnici'
e informali tra Svizzera e Italia sulla questioni fiscale. Ma si
tratta di contatti a livello di funzionari per esplorare il
terreno. A livello dei governi non vi e' ancora alcuna
decisione''. Cosi' un portavoce del dipartimento (ministero)
svizzero delle finanze (Dff) ha fatto il punto sui rapporti tra
tra Svizzera e Italia per trovare una soluzione al contenzioso
fiscale che divide i due paesi attraverso una regolarizzazione
dei fondi depositati nel Paese da parte di contribuenti
italiani.
Da alcuni mesi, ''ci sono stato contatti. Abbiamo presentato
il modello. Si continuera', a livello tecnico, ma a livello dei
governi niente e' deciso su eventuali negoziati'', ha detto a
Berna il portavoce del Dff, Roland Meier. E' il processo
abituale. ''Prima di possibili negoziati, bisogna sapere se si
puo', se vale la pena negoziare, per le due parti'', ha
osservato. ''Per l'avvio di negoziati - ha aggiunto - serve una
decisione dei governi''.(ANSA).

CONTI PUBBLICI:GLI IMMOBILI P.A.; VALGONO 42 MLD
(ANSA) - ROMA, 24 OTT - Gli immobili della pubblica
amministrazione valgono complessivamente 368 miliardi: ma la
parte 'libera' cioe' quella non utilizzata direttamente dalla
P.a. vale circa 42 miliari. E' quanto emerso di recente al
seminario sulla valorizzazione del patrimonio pubblico
organizzato dal Tesoro.
Ecco una 'mappa' di chi possiede gli immobili e di quanto
valgono (in miliardi di euro):
Stima del valore di mercato Stima parte libera***
- Stato 72 7
- Regioni 11 2
- Province 29 3
- Comuni 227 25
- Asl 25 4
- Universita' * 10 1
- Altri Enti Pub. 4 1
- Ed. Res. pub.** 150 150
- Totale 368 42
* = Il valore degli immobili delle Universita' non e' incluso
nel totale perche' gia' contabilizzato nella voce 'Stato'.
** = L'Edilizia Residenziale Pubblica non e' inclusa nel totale.
*** = Per 'libera' si intende non utilizzata direttamente dalla
P.A.(ANSA).


SVILUPPO: MINISTERO, NESSUN CONDONO NEL PROVVEDIMENTO ++
(ANSA) - ROMA, 24 OTT - ''Nelle anticipazioni stampa vi sono
norme non contenute nel provvedimento di sviluppo su cui sta
lavorando il ministero dello Sviluppo economico. In particolare,
notizie riguardanti l'esistenza nel testo di '12 condoni' o di
sanatorie sono del tutto infondate''. Lo precisa il Ministero di
via Veneto. (ANSA).


NELLA BOZZA 12 CONDONI;MINISTERO SVILUPPO SMENTISCE
SANATORIE ANCHE CUMULABILI, DA CONCORDATO PER LITI A CANONE RAI
(di Manuela Tulli)
(ANSA) - ROMA, 24 OTT - Dodici condoni. Se gli annunci
avevano in qualche modo preparato all'arrivo di un concordato
per le liti fiscali pendenti, le norme studiate abbracciano nel
perdono invece una gamma molto piu' ampia di evasori. Si va da
chi negli anni passati non ha per niente presentato la
dichiarazione fino alla regolarizzazione del canone Rai non
pagato. Nella bozza del decreto Sviluppo circolata oggi la
copertura delle spese e' garantita proprio dalle sanatorie:
undici norme diverse piu' una dodicesima che consente ai
contribuenti infedeli di cumulare anche piu' 'definizioni'
fiscali tra loro. Il ministero dello Sviluppo economico si e'
affrettato a smentire: ''Nelle anticipazioni stampa vi sono
norme non contenute nel provvedimento di sviluppo su cui sta
lavorando il ministero dello Sviluppo economico. In particolare,
notizie riguardanti l'esistenza nel testo di dodici condoni o di
sanatorie sono del tutto infondate''.
Fatto sta pero' che nel corposo testo da 126 articoli non
solo c'e' il concordato, sul quale si era sviluppato un acceso
confronto nelle scorse settimane, ma anche una gamma molto piu'
vasta di definizioni. Un intero capitolo porta infatti il
titolo: ''Misure fiscali e fondo''. Fondo alimentato appunto dal
futuro gettito dei condoni. Il segretario del Pd, Pierluigi
Bersani, commenta: ''I condoni sono un pugno in un occhio''.
Si parte con la riapertura dei termini per gli anni
pregressi, nei casi in cui la dichiarazione non e' proprio stata
presentata. ''Per i redditi e gli imponibili conseguiti
all'estero con qualunque modalita', anche tramite soggetti non
residenti o loro strutture interposte, e' dovuta un'imposta
sostitutiva'' pari al 20%. Possibile anche la regolarizzazione
delle scritture contabili, l'accertamento con adesione per i
periodi d'imposta pregressi, la definizione dei ritardati od
omessi versamenti, la definizione dei tributi locali, la proroga
dei termini per la definizione agevolata ai fini delle imposte
di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e
donazioni. Per la sanatoria degli importi non versati, in
presenza di cartelle esattoriali, e' possibile cavarsela pagando
il 25% dell'importo iscritto a ruolo, senza neanche gli
interessi di mora. Si puo' fare pace anche con il canone Rai
versando 50 euro per ogni annualita' non pagata.
C'e' poi il concordato, ovvero la possibilita' di definire le
liti pendenti; le norme rinviano alla analoga sanatoria del 2002
che fissava al 10% la somma da pagare per chiudere la
controversia con il fisco.
Nessuna norma invece sui conti in Svizzera, che invece ha
stretto gia' intese con altri Paesi, come la Germania. ''Ci sono
stati contatti tecnici e informali tra Svizzera e Italia sulla
questioni fiscale. Ma si tratta di contatti a livello di
funzionari per esplorare il terreno. A livello dei governi non
vi e' ancora alcuna decisione'', ha detto oggi un portavoce del
dipartimento svizzero delle Finanze sull'ipotesi di
regolarizzazione dei fondi depositati nel Paese da parte di
contribuenti italiani.(ANSA).



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