DIFESA: 'IL FUTURISTA', LA RUSSA DIA MASERATI A FORZE ORDINE. FIANO (PD), LA RUSSA RISPONDA SULLE 19 MASERATI - TAV: SIULP, NO PROTESTE IN VAL SUSA O QUALCUNO SI FARA' MALE
domenica 30 ottobre 2011
DIFESA: 'IL FUTURISTA', LA RUSSA DIA MASERATI A FORZE ORDINE
(ANSA) - ROMA, 29 OTT - ''Il ministro La Russa consegni
quelle auto alle forze dell'ordine''. Cosi' il quotidiano on
line ''Il futurista'' si rivolge al ministro della difesa in
merito all'acquisto di diciannove Maserati blindate per i
dirigenti del ministero.
Il fatto era stato reso noto, nei giorni scorsi, dal deputato
Pd Emanuele Fiano, che aveva denunciato ''lo sperpero di denaro
pubblico''.
''Il ministro della difesa Ignazio La Russa, a cui rivolgiamo
un accorato appello anche su facebook, come al solito fa
spallucce. E replica - si legge sul web quotidiano - con
giustificazioni che non reggono''. ''Un governo che si dichiara
di centrodestra e che fino ad oggi si e' riempito la bocca con
propositi di solidarieta' alle forze dell'ordine, avrebbe
l'obbligo morale - sottolinea 'Il futurista' - di dare almeno un
segnale: allora consegni quelle diciannove macchine a
Carabinieri e Polizia, come lo invita a fare il deputato di Fli
Enzo Raisi, affinche' possano essere usate in modo piu' efficace
e produttivo per la sicurezza dei cittadini. Sarebbe un gesto
nobile da parte sua''.
''Mentre il ministero della difesa pensa alla sicurezza dei
generali, per le strade del paese ci sono agenti e militari
costretti persino ad anticipare i soldi per missioni e
carburante per le auto di servizio. Per una volta La Russa passi
dalle parole ai fatti e consegni quelle macchine a chi ne ha
sicuramente piu' bisogno'', conclude il giornale on-line.(ANSA).
DIFESA: FIANO (PD), LA RUSSA RISPONDA SULLE 19 MASERATI
(ANSA) - ROMA, 29 OTT - Emanuele Fiano, il deputato del Pd
che ha sollevato il 'caso' delle 19 Maserati blindate per i
vertici della Difesa, chiede ulteriori spiegazioni.
Il parlamentare dei Democratici si chiede se, dopo i pesanti
tagli al settore sicurezza, ''esistono ragioni comprensibili e
spiegabili per le quali il ministero della Difesa ha sentito il
bisogno di arricchire il proprio parco auto con 19 Maserati
blindate? A quali dirigenti sono destinate?''
E perche' ''non si e' preferito scegliere vetture comunque di
fascia alta ma di prezzo minore - come ad esempio Lancia Thesis,
Bmw serie 5, Audi A6 o Mercedes serie E - per le quali e'
comunque prevedibile la blindatura?''.
''Perche' infine nessuno ha sentito il bisogno di
sottolineare l'inopportunita' di quella scelta in questo momento
o di rinunciarvi comunque? Di fronte a queste domande - conclude
Fiano - la risposta di La Russa oltre ad essere insufficiente ha
un grave difetto: risulta essere del tutto prepolitica''.(ANSA).
TAV: SIULP, NO PROTESTE IN VAL SUSA O QUALCUNO SI FARA' MALE
(ANSA) - TORINO, 29 OTT - Vietare le manifestazioni del
movimento No Tav in Val Susa, altrimenti ''qualcuno si fara'
male'': lo ha chiesto stamani il segretario nazionale del Siulp,
(Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia), Felice Romano.
''Quello che si verifica ogni giorno in Val Susa - ha detto
Roma intervenendo al congresso provinciale del sindacato, a
Torino - e' uno scontro impari. Se non si interverra' per tempo,
qualcuno potrebbe farsi molto male e allora sara' troppo tardi
anche per gli annunci e le chiacchiere''.
Secondo Romano, ''a seguito del fallimento della mediazione
politica e l'assenza di una fermezza risolutiva dello Stato,
nonostante il ministro dell'Interno denunci il pericolo per
l'incolumita' di poliziotti e Carabinieri, si preferisce
abbandonare le forze di polizia agli insulti, agli sputi e al
lancio di pericolosi oggetti contundenti. Siamo alla merce' di
esaltati facinorosi''.
''I poliziotti, i carabinieri e i finanzieri - ha aggiunto
Romano - non possono continuare a lavorare in una guerra
permanente sprovvisti dei necessari mezzi e strumenti difensivi
e offensivi tipici delle polizie europee. Inoltre, la
concentrazione di forze di polizia in Val Susa ha di fatto
sguarnito le citta' di forze dell'ordine''.
Il Siulp lamenta anche ''la scarsa collaborazione delle
istituzioni locali'' che - sostiene Romano - ''non risponde
affatto allo spirito innovativo del sistema sicurezza. Alcuni
sindaci di quei Comuni - ha aggiunto - riescono a ricordarsi di
essere responsabili istituzionali solo quando manifestano ad
alta voce contro la Tav, riducendosi poi al piu' totale silenzio
sulle violente aggressioni subite dalle forze dell'ordine e
perpetrate da simpatizzanti del movimento No Tav. Nonostante
questi atteggiamenti - ha concluso Romano - l'autorita'
nazionale di pubblica sicurezza ancora non si convince ad
autorizzare le manifestazioni contro la Tav solo in localita'
distanti dalla Val Susa''.(ANSA).