MALATTIE CARDIACHE: DOPO IL CASO DEL M/LLO GDF PASCALE (RISOLTOSI FELICEMENTE), àˆ ORA IL BRIG. SEPE CHE RISCHIA DI ESSERE RIFORMATO PER TABELLE MEDICHE NON AGGIORNATE RISALENTI AL 1923 E APPLICATE SOLO AL CORPO

mercoledì 02 novembre 2011

Pubblichiamo di seguito la lettera che abbiamo ricevuto dal Brigadiere della Guardia di finanza Massimo SEPE che rischia di essere riformato a seguito di una malattia cardiaca (completamente risolta) per disposizioni in tema di malattie cardiache attualmente in vigore soltanto per il Corpo e non per le Forze armate.

Si tratta di una situazione analoga a quella affrontata dal sito di Ficiesse nei mesi scorsi con riferimento al Maresciallo delle Fiamme Gialle Savino PASCALE (vgs. http://www.ficiesse.it/home-page/5277/malattie-cardiache_-le-vicissitudini-di-un-ispettore-gdf-che-puo_-fare-di-tutto-ma-che-sara_-ugualmente-riformato-sulla-base-di-normative-medico-sanitarie-risalenti-al-1923-–-di-savino-pascale e http://www.ficiesse.it/home-page/5663/io_-maresciallo-della-finanza-costretto-ad-essere-convalescente_-la-storia-di-savino-pascale-bloccato-da-tabelle-mediche-del-1923-_la-gazzetta-del-mezzogiorno).

àˆ importante sottolineare che il Maresciallo PASCALE è stato infine giudicato idoneo, e ha ripreso servizio nello scorso mese di ottobre.

  

LETTERA A FICIESSE DEL BRIG. GDF MASSIMO SEPE

 Spettabile FICIESSE,

sono Massimo Sepe, Brigadiere della Guardia di Finanza in servizio presso la Brigata di Sellia Marina (CZ).

Il 14 novembre 2010, a causa di un malore, sono stato ricoverato d’urgenza presso il reparto di cardiologia del Policlinico universitario di Germaneto (CZ), nel quale mi è stato diagnosticato un infarto coronarico.

Attualmente sono in convalescenza dal 19/11/2010 per “postumi di I.M.A. a sede inferiore trattato con interventi di angioplastica e impianti di stents metallici della coronaria DX e circonflessa dx in soggetto iperteso, in trattamento farmacologico”.

Grazie al vostro sito internet ho letto il caso del Maresciallo Savino Pascale il quale ha giustamente sollevato la questione di inattualità  e mancata rispondenza del D.P.R. 834/81 (che si rifà  ad un Regio Decreto del 1923) alle direttive della N.Y.H.A. (New York Heart Association) in tema di malattie cardiovascolari.

Allo stesso tempo, dalla lettera di Pascale Savino emerge un’altra dissonanza: la disparità  di trattamento tra militari appartenenti alle diverse Forze Armate (e Corpi Armati).

Difatti, basti pensare che i seguenti provvedimenti:

a) DECRETO 16 settembre 2003 del Ministero Difesa “Elenco delle imperfezioni ed infermità  che sono causa di non idoneità  ai servizi di navigazione aerea e criteri da adottare per l'accertamento e la valutazione ai fini dell'idoneità ” (G.U. Serie Generale n. 242 del 17 ottobre 2003);

b) Nota n. MED24363/33204/Sez.Med.Leg./10.3.4.1 del 18/03/2009 del Comando Logistico dell’Esercito Dipartimento di Sanità  – Ufficio Organizzazione Sanitaria ovvero la “Direttiva sui criteri e le procedure da adottare nella formulazione di decisioni sanitarie e giudizi medico – legali in tema di assenza dal Servizio per malattia e di valutazione della idoneità  al servizio militare per il personale della Forza Armata”,

pur procedendo nella direzione delle nuove frontiere conquistate dalla medicina in tema di approccio, interventi, convalescenza e recupero dei pazienti che hanno subito problemi cardiologici, risolti con o senza interventi cardiaci (angioplastiche e/o bypass), le stesse non trovano analogo riscontro in tutte le organizzazioni militari.

Con questi presupposti, il prossimo 3 novembre, sarò sottoposto a visita di idoneità  al servizio militare presso la C.M.O. di Messina, e non posso nascondere la mia preoccupazione in quanto all’età  di soli 40 anni, sulla base delle mie condizioni di salute appurate da esami clinici che hanno evidenziato un ottimo compenso cardiologico, SAREBBE VERAMENTE DRAMMATICO NON POTER SVOLGERE PIà™ SERVIZIO NELLA GUARDIA DI FINANZA. Possibilità , questa, che sarebbe resa ancora più iniqua dalla consapevolezza che un militare dello Stato, appartenente ad un’altra Forza Armata, per la medesima patologia verrebbe sicuramente riammesso in servizio. 

Considerata l’oggettiva difficoltà  di conoscere se dal fronte Fiamme gialle vi siano novità  all’orizzonte, non mi rimane che chiedere a codesta spettabile Associazione di sapere se la Guardia di Finanza stia predisponendo eventuali circolari che facilitino il rientro nel Corpo di finanzieri che si trovino nelle mie stesse condizioni; anche al fine di non perdere un patrimonio di risorse umane che nel corso degli anni hanno acquisito una spiccata professionalità . 

In attesa di una vostra cordiale risposta, vi invio i miei più sinceri saluti e vi autorizzo espressamente, anche ai sensi del decreto legislativo n. 196/2003, a pubblicare integralmente questa mia lettera sul sito www.ficiesse.it

Distinti Saluti 

MASSIMO SEPE
 

  LA RISPOSTA DELLA REDAZIONE DEL SITO

Gentile Brigadiere,

 abbiamo letto la sua lettera e comprendiamo appieno le sue preoccupazioni. Ciò premesso, pur non potendo entrare nel merito della sua questione, le ricordiamo che il Cocer Guardia di Finanza, con delibera n. 04/229/X ha chiesto al Comandante Generale del Corpo di voler attivare le competenti articolazioni per colmare il gap tra Fiamme gialle e Ministero Difesa sulla delicata questione. 

Le rendiamo noto, inoltre, che a parere dei delegati Cocer che fanno parte degli organi nazionali della nostra associazione, a breve dovrebbe uscire una nuova circolare del Comando Generale che adeguerà  la normativa interna della Guardia di finanza ad una parte delle disposizioni contenute nella c.d. circolare “Marmo” (MED 24363/33204/ Sez.Med.Leg./ 10.3.4.1 del 18/03/2009 del Comando Logistico dell’Esercito Dipartimento di Sanità ). 

Con l’augurio che Lei possa rientrare presto in servizio, le inviamo i nostri più cordiali saluti. 
 

LA REDAZIONE DEL SITO
 


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