GOVERNO, MAXIEMENDAMENTO IN STABILITA';IPOTESI DL. DA PRIVATIZZAZIONI A SEMPLIFICAZIONI, ROMANI RILANCIA SU CONDONO - FISCO: BEFERA, CONDONI? MEGLIO NON CREARE ASPETTATIVE, UN PREMIO PER CHI PAGA LE TASSE - CRISI: GRECIA CAMBIATI TUTTI I VERTICI MILITARI

mercoledì 02 novembre 2011

GOVERNO, MAXIEMENDAMENTO IN STABILITA';IPOTESI DL
DA PRIVATIZZAZIONI A SEMPLIFICAZIONI, ROMANI RILANCIA SU CONDONO
(ANSA) - ROMA, 1 NOV - La tempesta sui mercati finanziari da'
un'ulteriore spinta a stringere i tempi per la messa a punto
delle misure anti-crisi richieste dall'Europa e si fa strada
l'ipotesi di inserire, con un maxiemendamento o piu'
emendamenti, i primi provvedimenti nella legge di
stabilita' all'esame della commissione Bilancio del Senato. Il
termine per la presentazione e' vicino, la data fissata e'
venerdi' 4 novembre. Ma in serata, durante il vertice
interministeriale a Palazzo Chigi, e' anche spuntata l'ipotesi
di un decreto legge per le misure piu' urgenti che potrebbe
essere discusso, se i tempi lo consentiranno, da un cdm prima
del G20. Si dovrebbe decidere domani mattina in una nuova
riunione interministeriale.
L'intenzione e' agire in fretta, tanto che, come ha fatto
sapere oggi Palazzo Chigi, le misure verranno presentate ai
partner del G20, che si riunira' giovedi' e venerdi' a Cannes. E
sui tempi rapidi ha assicurato lo stesso presidente del
Consiglio, Silvio Berlusconi. E nelle stesse ore e' arrivato
anche il monito dal Capo dello stato che considera ormai
''improrogabile l'assunzione di decisioni efficaci nell'ambito
della lettera di impegni indirizzata dal governo alle autorita'
europee''.
Se di certo questa settimana sara' all'insegna di una corsa
per dare operativita' agli impegni presi nella lettera
presentata venerdi' a Bruxelles, resta da capire quali
iniziative saranno veicolate dalla legge di stabilita',
attraverso emendamenti, o meglio un maxi emendamento del
governo, e quali strumenti potranno concorrere. Infatti, non e'
esclusa la convocazione di un consiglio dei ministri prima del
G20.
L'ipotesi del ddl stabilita' oggi si e' rafforzata, con il
capogruppo del Pdl in Senato, Maurizio Gasparri, che ha spiegato
come la legge ''ha procedure e tempi certi e rappresenta un
solido veicolo''. Il presidente dei deputati del Pdl alla
Camera, Fabrizio Cicchitto, ha ammesso che se ne ''sta
discutendo''. Anche il sottosegretario alla Difesa, Guido
Crosetto, ha invitato a non ricorrere al veicolo decreto,
considerando piu' idoneo un ddl. E il ministro dello Sviluppo
economico, Paolo Romani, in un'intervista al Corriere della
Sera, ha invitato a non parlare di decreto. Quanto all'iter
della legge di stabilita': ora e' in commissione a Palazzo
Madama, con relatore Massimo Garavaglia (Lnp), alle 18 di
venerdi' scade il termine per gli emendamenti, anche se il
governo potrebbe presentarli successivamente. Approdera' in Aula
per meta' novembre, subito dopo passera' alla Camera.
Tuttavia, non si possono mettere da parte le altre ipotesi:
l'idea di un 'decreto omnibus' o 'decreto Europa' potrebbe
restare in piedi, come risultato di un prossimo Cdm. Inoltre, i
due strumenti potrebbero anche affiancarsi. E altre misure
potrebbero essere contenute nel decreto sviluppo. Per rispettare
i tempi non si esclude di porre la fiducia. D'altra parte, oltre
alle dichiarazioni sull'impegno ad agire in tempi stretti, ci
sono anche delle date che premono, a partire dal G20 del 3-4
novembre, per passare al 9-10 novembre quando Berlusconi
presentera' alle Camere le misure per la crescita. Due importati
appuntamenti sono fissati per domani: l'Ufficio di presidenza
del Pdl e il Comitato per la salvaguardia della stabilita'
finanziaria convocato dal ministro dell'Economia, Giulio
Tremonti.
Quanto ai contenuti, diverse sono le materie si cui poter
agire subito: il piano di privatizzazioni e dismissioni del
patrimonio pubblico (5 miliardi di proventi all'anno nel
prossimo triennio); le liberalizzazioni (dagli orari dei negozi,
ai carburanti fino alle assicurazioni); la delega fiscale; le
semplificazioni; ed e' anche circolata l'ipotesi di un ulteriore
rialzo dell'Iva. Inoltre, Romani non ha escluso ''formule come
il concordato o il condono fiscale'', rilanciando una misura
circolata in occasione delle indiscrezioni emerse sul decreto
sviluppo (si era parlato dell'arrivo di ben 12 condoni).
Y08(ANSA).

FISCO: BEFERA, CONDONI? MEGLIO NON CREARE ASPETTATIVE
(ANSA) - ROMA, 1 NOV - Gli annunci dei condoni da parte del
Governo ''non ostacolano il mio lavoro, ma creano delle
aspettative che forse sarebbe bene non creare'' Lo ha detto il
direttore dell'Agenzia delle Entrate Attilio Befera ospite a
Otto e Mezzo su La7. (ANSA).

FISCO: BEFERA, UN PREMIO PER CHI PAGA LE TASSE
Giornata come oggi costa rifre rilevanti in tema di interessi
(ANSA) - ROMA, 1 NOV - ''Stiamo pensando di dare qualche
forma di premio o di riconoscimento a chi paga regolarmente le
imposte o supera indenne i nostri controlli''.
Lo ha detto il direttore dell'Agenzia delle Entrate Attilio
Befera intervistato da Lilli Gruber a Otto e Mezzo,
sottolineando poi come ''in Italia le tasse siano effettivamente
alte, anche se di poco superiori alla media europea''. Quanto
all'andamento della Borsa, Befera ha affermato: ''In tema di
interessi sul debito pubblico una giornata come quella di oggi
puo' costare cifre rilevanti che non sono valutabili e siamo
tutti preoccupati, non solo io, perche' il paese sta vivendo un
periodo di difficolta' da cui deve uscire il piu' presto
possibile, anche perche' ha le risorse per farlo''.(ANSA).

CRISI: GRECIA; CAMBIATI TUTTI I VERTICI MILITARI
(ANSA-AFP) - ATENE, 1 NOV - La Grecia ha annunciato oggi il
cambiamento di tutti i suoi vertici militari, nel pieno di una
crisi economico-politica che potrebbe portare alla caduta del
governo dopo la decisione a sorpresa, annunciata ieri sera dal
premier Georges Papandreou, di indire un referendum sul piano di
salvataggio europeo del Paese.
Un consiglio di sicurezza dello Stato, riunito sotto
presidenza del premier Georges Papandreou, ha sostituito i capi
di stato maggiore di Esercito, Marina e Aviazione e il capo di
stato maggiore Interforze, e ha inoltre sostituito una dozzina
di alti ufficiali dell'Esercito e della Marina.
Una fonte del ministero della Difesa, ha detto all'Afp che
questo vasto rimpasto militare era previsto e non ha alcun
legame con la situazione politica.
Ma i partiti dell'opposizione hanno subito attaccato il
governo: ''Siete finiti, lasciate stare le forze armate'', ha
dichiarato Margaritis Tzimas, responsabile delle questioni della
Difesa in seno al partito Nuova Democrazia (opposizione di
destra), definendo ''antidemocratico'' il rimpasto dei vertici
militari.
Gli annunci da parte di Papandreou di un referendum
all'inizio del 2012 sul piano di salvataggio, e, oggi, di un
voto di fiducia venerdi' prossimo, hanno innescato speculazioni
su una caduta del premier e/o lo svolgimento di elezioni
anticipate.
Secondo gli osservatori della politica greca, i capi di
governo ellenici, di qualsiasi appartenenza politica, cambiano
gli stati maggiori militari prima di una alternanza politica
anticipata, piazzando ai vertici ufficiali ritenuti vicini al
loro campo politico.(ANSA-AFP).



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