FUGGE E INVESTE FINANZIERE A PADOVA, ARRESTATO NEL REGGIANO - RAI3: REPORT, INCHIESTA SU EVASIONE FISCALE - 4 NOVEMBRE: RETE PER DISARMO,'IN UN MOMENTO CRISI SPESO CIRCA UN MILIONE'. LA RUSSA, SOLIDARIETA' ALLE FORZE ARMATE
domenica 06 novembre 2011
FUGGE E INVESTE FINANZIERE A PADOVA, ARRESTATO NEL REGGIANO
MAROCCHINO ERA IN AUTOSTRADA, SCAPPAVA CON LA MOGLIE E I FIGLI
(ANSA) - REGGIO EMILIA, 5 NOV - Non si era fermato all'alt e
aveva investito un militare della Guardia di finanza, a Padova.
Ieri sera Said Labrini, marocchino di 40 anni, e' stato
intercettato in autostrada con la moglie e due figli piccoli,
nel Reggiano, da una pattuglia della sottosezione Polizia
stradale di Modena Nord, e quindi sottoposto a fermo. Allo
straniero vengono contestati i reati di resistenza aggravata e
lesioni personali a pubblico ufficiale, oltre a concorso in
detenzione ai fini di spaccio di un ingente quantitativo di
sostanza stupefacente.
In mattinata lo straniero, residente a Dolo (Venezia), era
alla guida di una Fiat Stilo. In un'altra auto, un'Alfa 166 che
lo precedeva, c'era il cognato Belkassmi Mohamed: a bordo, circa
400 chilogrammi di hascisc. L'Alfa e' stata fermata ad un posto
di blocco, e Belkassmi arrestato. Labrini invece, per fuggire,
e' passato con una ruota sul piede destro del finanziere,
procurandogli dieci giorni di prognosi. Il nordafricano ha
quindi cambiato auto e, con una Passat intestata alla moglie, si
e' allontanato dalla citta' veneta. Intanto la Guardia di
Finanza ha diramato una nota di ricerca del veicolo e dello
straniero. Poco prima delle 23, al chilometro 148 dell'A1, all'
altezza di Gazzata San Faustino di Reggio Emilia, la Polstrada,
con l'aiuto di una volante della questura di Reggio, ha fermato
la vettura.
E' stata identificata anche la moglie, 21 anni, alla guida.
Nei sedili posteriori c'erano i due figli, di uno e tre anni.
Labrini, che ha diversi precedenti, e' stato portato nel carcere
di Reggio Emilia. (ANSA).
RAI3: REPORT, INCHIESTA SU EVASIONE FISCALE
(ANSA) - ROMA, 05 NOV - E' stata appena varata una manovra da
60 miliardi, ma per arrivare a questa cifra, nelle intenzioni
del governo, sara' centrale la lotta all'evasione, dal recupero
dei 4 miliardi mai versati per il condono 2002 alla lotta a
lavoro nero e alla sottofatturazione: un giro d'affari di circa
260 miliardi l'anno che coinvolge un po' tutti, dal piccolo
commerciante alla grande impresa. Alla fine, l'evasione stimata
e' di circa 120 miliardi l'anno. Ma oltre all'evasione c'e' un
modo piu' sottile e ambiguo di non pagare le tasse: l'elusione.
Non violi la legge, ma l'aggiri con l'ausilio di finanziarie
estere e sfrutti le detrazioni fiscali.
Di tutto questo si parlera' a 'Report', in onda domani alle
21.30 su Rai3, con l'indagine di Giovanna Boursier sui
meccanismi della grande evasione e sui modi e risultati con cui
lo Stato riesce a contrastarla.
Tra il 2005 e il 2009, l'elusione ha riguardato quasi tutte le
banche, da Unicredit a Intesa, da Credem a Popolare di Milano, a
Carige e Monte dei Paschi. Adesso il fisco contesta loro
miliardi e gli istituti hanno deciso di transare con l'Agenzia
delle Entrate che ha gia' riscosso piu' di 500 milioni. La
Procura di Milano, intanto, ha sequestrato 245 milioni a
Unicredit e sottoposto a indagini anche l'ex amministratore
delegato Alessandro Profumo.
Ma quanto riescono effettivamente a recuperare ogni anno Agenzia
delle Entrate e Guardia di Finanza? (ANSA).
4 NOVEMBRE: BLITZ PACIFISTA AL CIRCO MASSIMO, 'ECCO I COSTI'
RETE PER DISARMO,'IN UN MOMENTO CRISI SPESO CIRCA UN MILIONE'
(ANSA) - ROMA, 5 NOV - 'Blitz pacifista' alla mostra delle
Forze armate al Circo Massimo a Roma. Questa mattina un gruppo
di persone, rappresentanti della Rete italiana per il disarmo e
cittadini, hanno inscenato una insolita 'visita guidata
all'archeologia della guerra' esponendo davanti ai mezzi
militari in mostra, cartelli con su scritto 'Stop F35'.
Nel corso della visita Emilio Emmolo e Riccardo Troisi della
Rete italiana per il disarmo hanno informato i visitatori che si
fermavano incuriositi sui costi dell'esposizione: ''questa
mostra e' costata al ministero della Difesa 500 mila euro, un
quinto del fondo nazionale annuo per le politiche sociali. Sette
mila euro sono stati spesi per le bandierine, 18 mila per
compensi straordinari; 15 mila per il noleggio pullman, 20 mila
per i bagni e 12 mila euro per l'acquisto di manichini per
l'esposizione di uniformi....La nostra e' un'azione simbolica
per denunciare l'assurdita' di questa mostra''.
Al gruppo si e' unito anche il consigliere provinciale di
Roma Gianluca Peciola (Sel) che ha commentato: ''spendere
centinaia di migliaia di euro per allestire una mostra sulle
tecnologie di morte e' uno schiaffo a milioni di cittadini che
si vedono ridurre servizi fondamentali e stipendi. In un momento
di crisi come questa e' un'assurdita'''. (ANSA).
4 NOVEMBRE: LA RUSSA, SOLIDARIETA' ALLE FORZE ARMATE
(ANSA) - ROMA, 5 NOV - "Esprimo tutta la mia solidarieta'
alle Forze armate e in particolare a chi ha organizzato
l'iniziativa Caserme in piazza che da diversi anni ormai vede
l'evento del Circo Massimo visitato da migliaia e migliaia di
persone". Lo dichiara il ministro della Difesa Ignazio La Russa,
dopo il blitz pacifista di oggi.
"In particolare l'iniziativa - aggiunge La Russa - consente
ogni anno il 4 novembre, Giorno dell'Unita' Nazionale e Giornata
delle Forze armate" di avvicinare tanti giovani ai valori di
solidarieta', identita' e Unita' nazionale di cui le Forze
armate sono portatrici. Chi cerca, gonfiando cifre e spulciando
preventivi da confermare, di gettare fango e discredito sulle
Forze armate, e' come al solito nel solco del finto e imbelle
pacifismo a senso unico che spesso maschera posizioni politiche
anti italiane e anti occidentali".
"Rivolgo - prosegue il ministro - un plauso ai militari per
l'ottima organizzazione delle tre giornate di esposizioni,
illustrazioni ed esibizioni che, come mi e' stato riferito,
hanno un costo al netto delle spese doverosamente riferite al
personale militare, di circa solo 300 mila euro. Ricordo che,
per la festa di tutte le Forze armate si e' spesa una cifra
assai inferiore a quella che spende una citta' medio piccola, di
destra o di sinistra, per la festa del Santo Patrono. Va
comunque detto che questo modesto importo, puo' non gravare sul
bilancio della Difesa grazie all'esistenza di un piccolo ma
sufficiente fondo destinato esclusivamente alle celebrazioni da
parte delle Forze armate del 150esimo anniversario dell'Unita'
d'Italia".
"Ma forse qualcuno - conclude La Russa - vorrebbe negare il
valore di questa celebrazione. Sono gli stessi pronti ad
osannarla solo se serve a polemizzare con la Lega. Sono gli
stessi che in realta' sperano di tornare a quando il Tricolore
era solo la bandiera della nazionale di calcio ed era vietato
chiamare Patria l'Italia. Noi non ci stancheremo invece di
essere orgogliosi della nostra storia e delle nostre Forze
armate in ogni occasione e di celebrarle ogni 4 novembre insieme
al Capo dello Stato a cui rivolgiamo sincera gratitudine per la
sua vicinanza". (ANSA).