STABILITA': DA SRL A INFRASTRUTTURE, STRETTA SU MAXI. CONFRONTO FISCALE RINVIATO A DELEGA DA PATRIMONIALINA A IVA - SVILUPPO: SAVARINO(AGDP), P.A. NON PAGHI COLPE POLITICHE. SU NORMA MOBILITA', NO A LICENZIAMENTI E NO AGLI ESUBERI

domenica 06 novembre 2011

STABILITA': DA SRL A INFRASTRUTTURE, STRETTA SU MAXI
CONFRONTO FISCALE RINVIATO A DELEGA DA PATRIMONIALINA A IVA
(ANSA) - ROMA, 5 NOV - L'arrivo di defiscalizzazioni - Ires e
Irap - per le societa' concessionarie che investono nelle
infrastrutture e la possibilita' di costituire Srl con un atto
privato dal notaio con la possibilita' per chi ha scelto la
piena tracciabilita' di sostituire la tenuta delle scritture
contabili con l'estratto conto bancario. E poi: le agevolazioni
per i privati che investono in strutture sanitarie, che avranno
la possibilita' di sostituire finanziamenti con bonus fiscali;
un piano per dotare di infrastrutture antincendio gli alberghi;
e l'obbligo per le amministrazioni pubbliche di rilasciare entro
due mesi alle imprese fornitrici una certificazione del loro
credito, cosi' da renderlo negoziabile con le banche.
Il maxi emendamento prende forma. Il governo ha delineato
l'impalcatura in una riunione che, a Palazzo Chigi, e' andata
avanti fino a notte fonda. Una ulteriore stretta e' prevista per
domenica pomeriggio in vista della presentazione, lunedi'
pomeriggio, in Senato. Di certo il provvedimento conterra'
misure che hanno gia' una propria copertura, tanto che e' gia'
in gran parte ''bollinato'' dalla Ragioneria dello Stato. Non ci
saranno, invece, interventi sulle pensioni mentre, l'ampio
capitolo sul lavoro, non affrontera' il tema dell'articolo 18
sui licenziamenti. I temi fiscali sono invece rinviati al
momento di messa a punto della delega fisco-previdenziale: e'
qui che sara' affrontato il tema della patrimoniale (che se
introdotta sarebbe finalizzata a ridurre il costo del lavoro) o
dell'eventuale ritocco dell'Iva, anche in questo caso con una
finalizzazione certa: l'alleggerimento Irpef secondo la logica
''dalle persone alle cose''.
Gli ostacoli comunque non mancano. C'e' il nodo delle
risorse. Al quale si aggiunge quello ''tecnico'' dei paletti che
regolano gli emendamenti alla nuova legge Finanziaria. La legge
di Stabilita' non puo' contenere misure per lo sviluppo, ma solo
norme che incidono concretamente sui saldi di bilancio, oppure
che riguardano la pubblica amministrazione e il fisco. Il
presidente della Commissione, Antonio Azzollini (Pdl) fara'
probabilmente una scrematura' lunedi' mattina. Ma utilizzera'
anche un altro criterio: non finiranno sotto la scure le misure
che, annunciate a Bruxelles con la lettera del governo, devono
essere attuate in fretta, pena la credibilita' del Paese.
Proprio per questo l'organizzazione del testo seguira' la
struttura della Lettera all'Ue: dimissioni e privatizzazioni,
liberalizzazioni, sburocratizzazione, lavoro e pubblico impiego.
Cio' che rimarra' fuori sara' inserito nel decreto che il
governo conta di mettere a punto in qualche settimana.
Ma il Rubicone piu' difficile da superare e' certamente
quello politico. Il pressing su Berlusconi e' aumentato e il
pallottoliere della maggioranza e' in movimento. Il primo test
sara' il voto sul Rendiconto generale dello Stato alla Camera,
fissato per martedi', proprio mentre partira' l'esame della
Legge di Stabilita' in commissione Bilancio; un iter che si
preannuncia difficile, stretto tra la necessita' di fare in
fretta e la richiesta esplicita del presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano di trovare il massimo di coesione possibile,
evitando guerre politiche.(ANSA).

SVILUPPO: SAVARINO(AGDP), P.A. NON PAGHI COLPE POLITICHE
SU NORMA MOBILITA', NO A LICENZIAMENTI E NO AGLI ESUBERI
(ANSA) - TAORMINA (MESSINA), 5 NOV - ''No ai licenziamenti e
no agli esuberi''. E' netta la risposta del presidente
dell'associazione Giovani classi dirigenti delle pubbliche
amministrazioni, Pompeo Savarino, all'ipotesi di mettere in
discussione il posto fisso anche ai dipendenti pubblici con il
maxi emendamento al vaglio del governo.
''Non possiamo essere noi - aggiunge a margine del convegno
nazionale dell'Agdp a Taormina - a pagare le colpe delle scelte
politiche degli anni precedenti: fino a 10 anni fa lo Stato era
considerato un ammortizzatore sociale e adesso si vogliono fare
pagare le scelte politiche ai dipendenti che hanno costruito la
loro vita sul loro lavoro''.
Savarino dice ''no ai licenziamenti generalizzati per fare
quadrare i conti, ma si' a quelli che vengono adottati per gli
incapaci, le norme per quest'ultimo caso - sottolinea - ci sono
basta solo applicarle''.
Il presidente dell'Agdp invita il governo ''a fare in modo
che chi partecipa e vince un concorso in una citta', come ad
esempio a Milano, sappia nel momento in cui accetta l'incarico
che restera' li' per sempre e non potra' dopo 5 anni cominciare
a chiedere un riavvicinamento alla sua citta' d'origine: la sua
vita sara' nella sede del concorso che ha vinto''. (ANSA).


Tua email:   Invia a: